Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Daniele 4


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Ego Nabuchodonosor quietus eram in domo mea et florens in palatio meo;1 Io Nabucodonosor era quieto nella casa mia, e trionfante nel mio palazzo.
2 somnium vidi, quod perterruit me, et cogitationes in stratu meo et visionescapitis mei conturbaverunt me.2 Vidi uno sogno, lo quale molto mi sbigottì; e le cogitazioni mie erano nel mio letto, e le visioni del mio capo mi conturbarono.
3 Et per me propositum est decretum, utintroducerentur in conspectu meo cuncti sapientes Babylonis, ut solutionemsomnii indicarent mihi.3 E avendo richiesti tutti li savii di Babilonia, acciò che mi dicessono la soluzione del mio sogno;
4 Tunc ingrediebantur harioli, magi, Chaldaei etharuspices; et somnium narravi in conspectu eorum, et solutionem eius nonindicaverunt mihi;4 ed entrati tutti li divinatori, maghi e incantatori di Caldea a me, narrai lo mio sogno nel conspetto loro; e non fu mai chi me lo sapesse dire,
5 donec denique ingressus est in conspectu meo Daniel, cuinomen Baltassar secundum nomen dei mei et qui habet spiritum deorum sanctorum insemetipso. Et somnium coram ipso locutus sum:5 insino a tanto che non venne lo eletto mio Daniele nel conspetto mio, a cui nome era Baltassar, secondo lo nome del mio Dio, lo quale hae in lui lo spirito delli dii santi; e parlai dinanzi a lui lo mio sogno (e dissi).
6 Baltassar, princeps hariolorum,quem ego scio quod spiritum deorum sanctorum habeas in te, et omne sacramentumnon est impossibile tibi, visiones somnii mei, quas vidi, et solutionem eiusnarra.6 Baltassar principe delli divinatori, lo qual io so che hai in te lo spirito delli dii santi, e ogni sacramento non è a te impossibile (di conoscerlo); le visioni delli miei sogni, le quali io vidi, e la sua soluzione, nàrramele.
7 Visio capitis mei in cubili meo:
Videbam, et ecce arbor in medio terrae,
et altitudo eius nimia.
7 La visione del mio capo si è questa: io era nel mio letto, e vedea uno arboro nel mezzo del mondo, la cui altezza era massima.
8 Magna arbor et fortis,
et proceritas eius contingens caelum;
aspectus illius erat usque ad terminos universae terrae.
8 Uno arboro grande e forte, sì che la sua altezza toccava il cielo; e suo aspetto spandeva insino alli termini di tutta la terra.
9 Folia eius pulcherrima,
et fructus eius nimius,
et esca universorum in ea.
Subter eam habitabant bestiae agri,
et in ramis eius conversabantur volucres caeli,
et ex ea vescebatur omnis caro.
9 Le sue foglie erano bellissime, e li frutti suoi in grandissima quantità, ed erano in su questo arboro vivande per tutte creature; e sotto questo abitavano animali e bestie, e nelli rami suoi conversavano li uccelli del cielo; e di questo mangiavano tutti li animali del mondo.
10 Videbam in visione capitis mei super stratum meum,
et ecce vigil et sanctus de caelo descendit.
10 E vedea nella visione del mio capo sopra lo mio letto, ed ecco che del cielo apparea che venisse uno santo vigilante.
11 Clamavit fortiter et sic ait:
“Succidite arborem et praecidite ramos eius,
excutite folia eius et dispergite fructus eius.
Fugiant bestiae de sub ea,
et volucres de ramis eius.
11 E gridò con gran voce, e disse così: tagliate questo arbore, e li suoi rami; e levate le sue foglie, e disperdete li suoi frutti; fuggano le bestie che sono sotto lui, e li uccelli delli rami suoi.
12 Verumtamen germen radicum eius in terra sinite
et in vinculo ferreo et aereo in herbis agri,
et rore caeli tingatur,
et cum feris pars eius in herba terrae.
12 Nientedimeno lasciate lo seme delle sue radici sopra della terra; e sia legato con una catena di ferro e di bronzo nelle erbe che sono fuori (per li campi), e sia bagnato della rugiada del cielo, e con le bestie salvatiche sia la parte sua nell' erbe della terra.
13 Cor eius ab humano commutetur,
et cor ferae detur ei,
et septem tempora mutentur super eum.
13 Lo cuore suo da umana natura si disparta, e dato li sia cuore di bestia; e sette tempi si mutino sopra di lui.
14 In sententia vigilum decretum est,
et sermo sanctorum petitio,
ut cognoscant viventes
quoniam dominatur Excelsus in regno hominum
et, cuicumque voluerit, dabit illud
et humillimum hominem constituet super eo”.
14 Nella sentenza delli vigilanti è statuito, e la parola de' santi e la petizione, per sino che conoscano li viventi, che lo eccelso signoreggia nello regno degli uomini; e a chiunque vorrà, darà a lui quello, e constituirà sopra di lui uno uomo povero e di bassa condizione.
15 Hoc somnium vidi ego rex Nabuchodonosor. Tu ergo, Baltassar, interpretationemnarra, quia omnes sapientes regni mei non queunt solutionem edicere mihi; tuautem potes, quia spiritus deorum sanctorum in te est ”.15 Questo è lo sogno ch' io Nabucodonosor re vidi; tu dunque, Baltassar, sanza dimora narrami la sua interpretazione; però che tutti li savii del regno mio non possono dirmi la soluzione; ma tu hai questo potere, però che lo spirito delli dii santi è in te.
16 Tunc Daniel, cuius nomen Baltassar, obstupuit quasi una hora, et cogitationeseius conturbabant eum. Respondens autem rex ait: “ Baltassar, somnium etinterpretatio eius non conturbent te ”. Respondit Baltassar et dixit: “Domine mi, somnium his, qui te oderunt, et interpretatio eius hostibus tuis sit.16 Allora Daniele, a cui nome era Baltassar, cominciò fra sè stesso pensare quasi una ora, e le sue cogitazioni lo conturbavano, (però che la esposizione dello sogno toccava alla persona dello re). E rispondendo lo re disse: Baltassar, lo sogno e la sua esposizione non ti conturbino. Rispose Baltassar, e disse signor mio, (lo) sogno sia a quegli che te ha avuto in odio, e la interpretazione alli tuoi nimici.
17 Arborem, quam vidisti sublimem atque robustam, cuius altitudo pertingit adcaelum, et aspectus illius in omnem terram,17 L'arbore lo quale tu hai veduto così sublime e robusto, l'altezza dello quale si estendeva sino al cielo, e lo aspetto suo si spandea in tutta la terra,
18 et rami eius pulcherrimi, etfructus eius nimius, et esca omnium in ea, subter eam habitantes bestiae agri,et in ramis eius commorantes aves caeli,18 e li suoi rami bellissimi, e li suoi frutti in grandissima moltitudine; ed eravi vivande per tutte le creature; sotto lei abitavano le bestie de' campi, e nelli rami suoi eravi li uccelli del cielo;
19 tu es, rex, qui magnificatus es etinvaluisti, et magnitudo tua crevit et pervenit usque ad caelum, et potestas tuain terminos terrae.19 tu sei quello, re, lo quale sei magnificato, e sei fortificato; e la tua grandezza è molto cresciuta, ed è pervenuta insino al cielo, e la tua potenza è ampliata insino alli termini di tutta la terra.
20 Quod autem vidit rex vigilem et sanctum descendere decaelo et dicere: “Succidite arborem et dissipate illam; attamen germen radicumeius in terra dimittite, et vinculo ferreo et aereo in herbis agri, et rorecaeli conspergatur, et cum feris sit pars eius, donec septem tempora mutentursuper eum”,20 E quello che hae veduto il re, uno santo vigilante scendere del cielo, e dire: tagliate questo arbore, e dissipatelo, niente di meno lo seme della sua radice lasciatelo sopra la terra, e sia legato con catene di ferro e di bronzo di fuori nell' erbe, e sia bagnato dalla rugiada del cielo, e cogli animali bruti sia lo suo cibo, per sino a tanto che si commutino. sette tempi sopra di lui;
21 haec est interpretatio, rex, et sententia Altissimi, quaepervenit super dominum meum regem:21 questa è la esposizione della sentenza dell' altissimo Iddio, la qual pervenne sopra lo signore mio re:
22 et eicient te ab hominibus, et cum bestiisferis erit habitatio tua, et fenum ut boves comedes et rore caeli infunderis;septem quoque tempora mutabuntur super te, donec scias quod dominetur Excelsussuper regnum hominum et, cuicumque voluerit, det illud.22 Tu sarai cacciato dalla conversazione degli uomini, e con le bestie salvatiche sarà la tua abitazione, e mangerai fieno come bue, e la rugiada ti cascherà al dorso; e sette tempi si muteranno sopra te, per sino a tanto che sappi ch' egli è uno Signore eccelso, lo quale ha signoria sopra lo regno degli uomini, e in sua autoritade darlo a chi li piace.
23 Quod autempraeceperunt, ut relinqueretur germen radicum eius, id est arboris, regnum tuumtibi manebit, postquam cognoveris potestatem caeli.23 Ma quello che comandò che fosse lasciato lo seme delle sue radici, cioè dell' arbore, significa che lo tuo regno ti rimarrà, dopo che tu avrai conosciuto ch' egli è potenza in cielo.
24 Quam ob rem, rex,consilium meum placeat tibi, et peccata tua eleemosynis redime et iniquitatestuas misericordiis pauperum; sic longitudo erit prosperitati tuae ”.
24 Per la qual cosa, re, piacciati lo mio consiglio, e li peccati tuoi con le elemosine ricompera, e le tue iniquitadi con le misericordie de' poveri; forse che Iddio ti perdonerà.
25 Omnia haec venerunt super Nabuchodonosor regem.25 Tutte queste cose vennero sopra Nabucodonosor re.
26 Post finem mensiumduodecim in palatio regni Babylonis deambulabat;26 Dopo (questa visione per ispazio di) XII mesi, uno dì andava lui per la sala del suo palagio.
27 responditque rex et ait: “Nonne haec est Babylon magna, quam ego aedificavi in domum regni, in roborefortitudinis meae et in gloria decoris mei? ”.27 Parlava (nel suo cuore con grandissimo spirito di superbia), e disse: non è questa Babilonia, quella città grande la quale io ho edificata in casa. del mio regno, nella potenza della mia fortezza, e nella gloria del mio ornato?
28 Cum adhuc sermo esset in oreregis, vox de caelo ruit: “ Tibi dicitur, Nabuchodonosor rex: Regnum tuumtransiit a te,28 Ed essendo anco la parola nella bocca del re, discese una voce dal cielo: a te si dice, Nabucodonosor re, che tuo regno è passato (e tolto) da te.
29 et ab hominibus te eicient, et cum bestiis feris erithabitatio tua: fenum quasi boves comedes; et septem tempora mutabuntur super te,donec scias quod dominetur Excelsus in regno hominum et, cuicumque voluerit, detillud ”.29 E caccerannoti dalla abitazione degli uomini, e con le bestie salvatiche sarà la tua abitazione; tu mangerai fieno come bue, e sette tempi (cioè sette anni) si muteranno sopra di te, persino a tanto che tu conoscerai ch' egli è uno Signor eccelso, lo qual ha signoria sopra lo regno degli uomini, e dallo a cui li piace.
30 Eadem hora sermo completus est super Nabuchodonosor, et exhominibus abiectus est et fenum ut boves comedit, et rore caeli corpus eiusinfectum est, donec capilli eius in similitudinem aquilarum crescerent, etungues eius quasi avium.
30 In quella ora istessa fu compiuta (e verificata) la parola detta sopra Nabucodonosor; e fu cacciato dagli uomini, e mangiò fieno come bue, e fu bagnato lo suo corpo dalla rugiada del cielo, sino che li suoi capelli furono cresciuti lunghi come sono le penne dell' aquila, e le sue unghie come le unghie degli uccelli.
31 “ Igitur post finem dierum ego Nabuchodonosor oculos meos ad caelum levavi,et sensus meus redditus est mihi, et Altissimo benedixi et Viventem insempiternum laudavi et glorificavi,
quia potestas eius potestas sempiterna,
et regnum eius in generationem et generationem;
31 Dopo adunque lo fine delli giorni ( ch' era statuito ch' io dovessi stare in questo modo) io Nabucodonosor levai li miei occhi al cielo, e lo mio sentimento fummi renduto; e benedissi allo Altissimo, e lodai lo vivente in sempiterno, e a lui diedi gloria; però che la sua potenza è potenza sempiterna, e lo suo regno dalla generazione alla generazione.
32 et omnes habitatores terrae apud eum in nihilum reputati sunt:
iuxta voluntatem enim suam facit
tam in virtutibus caeli quam in habitatoribus terrae,
et non est qui resistat manui eius
et dicat ei: “Quid facis?”.
32 E tutti li abitatori della terra per niente sono riputati appo lui; secondo la sua volontade. egli fa, così nelle virtù celesti, come negli abitatori della terra; e non è chi facci resistenza alla mano sua, e chi li dica: per che hai tu fatto questo?
33 In ipso tempore sensus meus reversus est ad me, et ad honorem regni meimaiestas mea et splendor meus reversa sunt ad me; et optimates mei etmagistratus mei requisierunt me, et in regno meo constitutus sum, etmagnificentia amplior addita est mihi.33 In quel tempo lo mio sentimento tornò a me, (e fui restituito) e pervenni allo onore e ornamento del mio regno; e la figura mia mi fu restituita; li miei principi savii e li miei baroni e li miei magistrati mi ricercorono, e fui restituito nel mio regno; e la magnificenza mia mi fu molto più ampliata.
34 Nunc igitur ego Nabuchodonosor laudoet magnifico et glorifico Regem caeli, quia omnia opera eius veritas, et viaeeius iudicium, et gradientes in superbia potest humiliare ”.
34 Ora io Nabucodonosor lodo e magnifico e glorifico lo re del cielo; però che tutti i suoi fatti sono veri, e le sue vie giuste, e quegli che vanno pieni di ambizione puote umiliare.