Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Ezechiele 33


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Et factum est verbum Do mini ad me dicens:1 E fu fatta la parola di Dio a me, e disse:
2 “ Fili ho minis, loqueread filios populi tui et dices ad eos: Terra, cum induxero super eam gladium, ettulerit populus terrae virum unum de finibus suis et constituerit eum sibispeculatorem,2 O figliuolo d' uomo, parla a' figliuoli delli uomini di Tiro, e dirai loro: questa terra, quando io averò mandato sopra lei lo coltello, e lo popolo della terra averà tolto uno uomo de' suoi novissimi, e averallo constituito ragguardatore sopra sè;
3 et ille viderit gladium venientem super terram et cecineritbucina et annuntiaverit populo;3 e quello averà veduto lo coltello venente sopra la terra, e averà fatto segno colla tromba, e averallo annunziato al popolo;
4 audiens autem quisquis ille est sonum bucinae,non se observaverit, veneritque gladius et tulerit eum: sanguis ipsius supercaput eius erit;4 e udendo, chi [egli] si sia, lo suono della tromba, non si sarà ritenuto, e lo coltello sarà venuto, e torrallo, lo suo sangue sarà sopra lo suo capo.
5 sonum bucinae audivit et non se observavit, sanguis eius inipso erit. Si autem se custodierit, animam suam salvavit.5 Egli udio lo suono della tromba, e non si osservò (cioè di mal fare); però lo suo sangue sarà sopra lui; e se si sarà guardato (cioè di mal fare), egli salverà l'anima sua.
6 Quod si speculatorviderit gladium venientem et non insonuerit bucina, et populus non secustodierit; veneritque gladius et tulerit de eis animam: ille quidem ininiquitate sua captus est, sanguinem autem eius de manu speculatoris requiram.
6 E se lo suo ragguardatore averà veduto lo coltello che vegnìa, e non averà sonata la tromba, e lo popolo non si sarà guardato, e lo coltello sarà venuto, e averà tolto l'anima di loro; in verità quello sì è preso nella sua iniquità, e io richiederò lo sangue [suo] della mano dello riguardatore.
7 Te autem, fili hominis, speculatorem dedi domui Israel. Audiens ergo ex oremeo sermonem, commonebis eos ex me.7 O tu, figliuolo d' uomo, io t'ho posto ragguardatore sopra la casa d' Israel; e tu udendo la parola della mia bocca, annunziera'la loro da me.
8 Si, me dicente ad impium: Impie, mortemorieris, non fueris locutus, ut se custodiat impius a via sua, ipse impius ininiquitate sua morietur, sanguinem autem eius de manu tua requiram.8 Se io dicendo al malvagio: tu sarai morto di morte, allora se tu non averai parlato che si guardi dalla sua mala via; egli morrà nella sua iniquità, ma lo suo sangue io richiederò della tua mano.
9 Si autemcommonueris impium, ut a viis suis convertatur, et ille non fuerit conversus avia sua, ipse in iniquitate sua morietur, porro tu animam tuam liberasti.9 E se tu annunzierai allo malvagio, che si converta delle sue male vie, e non sarà convertito, egli morrà nella sua iniquità; e alla fine tu hai liberata l'anima tua.
10 Tu ergo, fili hominis, dic ad domum Israel: Sic locuti estis, dicentes: “Iniquitatesnostrae et peccata nostra super nos sunt, et in ipsis nos tabescimus; quomodoergo vivere poterimus?”.10 Adunque tu, figliuolo d' uomo, di' alla casa d' Israel: così avete parlato, dicendo: le nostre iniquitadi e li nostri peccati sì sono sopra noi, e in quelli noi ci stiamo; adunque come potremo noi vivere?
11 Dic ad eos: Vivo ego, dicit Dominus Deus; nolomortem impii, sed ut revertatur impius a via sua et vivat. Convertimini,convertimini a viis vestris pessimis; et quare moriemini, domus Israel?11 E tu di' a loro: io vivo, dice lo Signore Iddio; io non voglio la morte del peccatore, ma voglio che si converta dal suo male, e viva. E però convertitevi delle vostre vie ree; e, o tu, casa d'Israel, per che morrete?
12 Tu itaque, fili hominis, dic ad filios populi tui: Iustitia iusti nonliberabit eum in quacumque die praevaricatus fuerit; et impietas impii nonnocebit ei in quacumque die conversus fuerit ab impietate sua; et iustus nonpoterit vivere in iustitia sua in quacumque die peccaverit.12 E tu, figliuolo d' uomo, di' alli figliuoli del popolo tuo: la giustizia del giusto non lo liberrà, in qualunque die averà peccato; e la malvagità del malvagio non li nocerà, in qualunque die egli sarà convertito dalla sua malvagità; e lo giusto non potrà vivere nella sua giustizia, in qualunque die egli averà peccato.
13 Etiamsi dixeroiusto quod vita vivat, et, confisus in iustitia sua, fecerit iniquitatem, omnesiustitiae eius oblivioni tradentur, et in iniquitate sua, quam operatus est, inipsa morietur.13 Ancora s' io averò detto al giusto, che la sua vita viva, e confidato nella sua giustizia averà fatto male; tutte le sue giustizie (cioè tutti i suoi beni) saranno dimenticati, e nel suo male che averà adoperato, in quello morrà.
14 Sin autem dixero impio: Morte morieris, et egerit paenitentiama peccato suo feceritque iudicium et iustitiam,14 E se io averò detto al malvagio: tu morrai, ed egli poi averà fatta penitenza del suo peccato, e farà (bene e) giustizia e giudicio,
15 pignus restituerit illeimpius rapinamque reddiderit, in mandatis vitae ambulaverit nec fecerit quidquaminiustum, vita vivet et non morietur;15 e (quello malvagio) averà restituito lo pegno, e averà renduta la rapina, e sarà andato ne' comandamenti della vita (cioè di Dio), e non averà fatta alcuna cosa ingiusta; viverà, e non morrà.
16 omnia peccata eius, quae peccavit, nonimputabuntur ei: iudicium et iustitiam fecit, vita vivet.16 Tutti i suoi peccati, ch' egli ha fatti, non gli saranno imputati; però ch' egli ha fatto giudicio e giustizia, averà vita.
17 Et dicunt filii populi tui: “Non est aequa via Domini”; et ipsorum viainiqua est.17 E dissono li figliuoli del tuo popolo: la via del Signore non è d' egual peso; e la via di queste cose si è ingiusta.
18 Cum enim recesserit iustus a iustitia sua feceritque iniquitates,morietur in eis;18 Però che quando lo giusto si partirà della sua giustizia, e averà fatto le iniquitadi, morrà in quelle.
19 et cum recesserit impius ab impietate sua feceritqueiudicium et iustitiam, vivet in eis.19 E quando lo malvagio sarà partito della sua malvagità, e averà fatto giudicio e giustizia, egli viverà in quello.
20 Et dicitis: “Non est recta via Domini”.Unumquemque iuxta vias suas iudicabo de vobis, domus Israel ”.
20 E voi dite: la via di Dio non è diritta. Ciascuno di voi, della casa d' Israel, io giudicherò secondo ch' ello averà fatto.
21 Et factum est in duodecimo anno, in decimo, in quinta mensis transmigrationisnostrae, venit ad me, qui fugerat de Ierusalem, dicens: “ Vastata est civitas”.21 E fu fatto nel XII anno, nel mese X, a' V di del mese della nostra transmigrazione, venne uno a me, il quale era fuggito di Ierusalem, e disse: la cittade sì è guastata.
22 Manus autem Domini facta fuerat ad me vespere, antequam veniret quifugerat; aperuitque os meum, donec veniret ad me mane, et, aperto ore meo, nonsilui amplius.22 E la mano di Dio era fatta a me la sera, inanzi che venisse quello ch' era fuggito; e aperso la mia bocca, infino a tanto ch' elli venne la mattina, e aperta la mia bocca non taceo più.
23 Et factum est verbum Domini ad me dicens:23 E disse Iddio a me:
24 “ Fili hominis,qui habitant in ruinosis his super humum Israel, loquentes aiunt: “Unus eratAbraham et hereditate possedit terram; nos autem multi, nobis data est terra inpossessionem”.24 O figliuolo d' uomo, quelli che àbitano la terra d'Israel ne' luoghi rovinosi, parlando dicono: uno era Abraam, e possedeo la terra per ereditate; e noi siamo molti, e la terra è data a noi in possessione.
25 Idcirco dices ad eos: Haec dicit Dominus Deus: Qui insanguine comeditis et oculos vestros levatis ad idola vestra et sanguinemfunditis, numquid terram hereditate possidebitis?25 Però dirai a loro: questo dice lo Signore: voi i quali manicate in sangue, e levate li vostri occhi alle [vostre] brutture, e spargete lo sangue, adunque voi possederete la terra per ereditate?
26 Stetistis in gladiisvestris, fecistis abominationes, et unusquisque uxorem proximi sui polluit, etterram hereditate possidebitis?26 Voi siete stati nelli vostri coltelli, e faceste le (vostre) abominazioni, e ciascuno corruppe la moglie del suo prossimo; e possederete la terra per ereditate?
27 Haec dices ad eos: Sic dicit Dominus Deus:Vivo ego, qui in ruinosis habitant, gladio cadent; et, qui in agro est, bestiistradetur ad devorandum; qui autem in praesidiis et in speluncis sunt, pestemorientur.27 Questo dirai a loro: così dice lo Signore Iddio: io vivo, però che quelli che àbitano nelli luoghi rovinosi, cadranno per lo coltello; e quello del campo sarà dato a rovinare alle bestie; e quelli che sono nelle fortezze e nelle spelonche, morranno di pestilenza.
28 Et dabo terram in solitudinem et desertum, et deficiet superbafortitudo eius, et desolabuntur montes Israel, ita ut nullus sit qui per eostranseat;28 E la terra darò per deserto e per isbandeggiamento, e la superbia e la sua fortezza verrà meno; e li monti d' Israel saranno desolati, però che non sarà chi passi per quelli.
29 et scient quia ego Dominus, cum dedero terram desolatam et desertampropter universas abominationes suas, quas operati sunt.
29 E sapranno ch' io sono Iddio, quando io averò fatta la loro terra desolata per le universe loro abominazioni, le quali hanno adoperate.
30 Et tu, fili hominis, filii populi tui, qui loquuntur de te iuxta parietes etin ostiis domorum et dicunt unus ad alterum, vir ad fratrem suum, loquentes: “Veniteet audite, qui sit sermo egrediens a Domino”.30 E tu, figliuolo d' uomo, li figliuoli del popolo tuo, i quali parlano di te a lato alle mura e nelli usci delle case, dicono l' uno all' altro, l'uomo al suo prossimo, parlando: venite, e udiamo che parola è quella che procede da Dio.
31 Et veniunt ad te quasi siconveniat populus, et sedent coram te populus meus; et audiunt sermones tuos etnon faciunt eos, quia quasi amatores loquuntur, et avaritiam suam sequitur coreorum.31 E veneno a te, così come se lo mio popolo v' entrasse, e lo mio popolo sederanno inanzi a te; e odono le tue parole, e non le osservano, però che le mutano in canzoni, e lo loro cuore sèguita pure l'avarizia.
32 Et es eis quasi carmen amatorum, quod suavi voce et cum dulcichordarum sono canitur, et audiunt verba tua et non faciunt ea.32 Ed è a loro come uno verso di canto, lo quale si canta con dolce e con suave suono; e udiranno le tue parole, e non le osserveranno.
33 Et cumvenerit, quod praedictum est — ecce enim venit — tunc scient quod prophetesfuerit inter eos ”.
33 E quando sarà venuto quello che è predetto; ed ecco che verrà; allora sapranno che li profeti saranno istati in loro.