Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Isaia 37


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Et factum est cum audisset rex Ezechias, scidit vestimen ta sua etobvolutus est sacco et intravit in domum Domini;1 E avvenne, poi che Ezechia avè udite queste parole, egli stracciò le sue vestimenta, e avvolsesi in uno sacco, ed entrò nella casa di Dio.
2 et misit Eliachim, qui eratsuper domum, et Sobnam scribam et seniores de sacerdotibus opertos saccis adIsaiam filium Amos prophetam,2 E mandò Eliacim maestro della casa, e Sobna scrivano, e li antichi sacerdoti, coperti di sacco, a Isaia figliuolo di Amos [profeta].
3 et dixerunt ad eum: “ Haec dicit Ezechias:Dies tribulationis et correptionis et contumeliae dies haec, quia venerunt filiiusque ad partum, et virtus non est pariendi.3 E dissono a lui: questo dice Ezechia: questo di sì è di tribulazione (e d'angoscia) e di correzione e di biastemia; però che gli figliuoli vennero infino appresso al parto, e non fu virtude del partorire.
4 Forsitan audiet Dominus Deus tuusverba Rabsacis, quem misit rex Assyriorum, dominus suus, ad blasphemandum Deumviventem, et puniet sermones, quos audivit Dominus Deus tuus; leva ergoorationem pro reliquiis, quae repertae sunt ”.
4 Se in alcuno modo oda il tuo Signore Iddio le parole di Rabsace, lo quale mandò lo re delli Assirii suo signore a biastemare lo Signore vivente, e a biastemarlo colle parole le quali udio il tuo Signore Iddio; adunque leva suso e fa orazione a Dio per lo rimanente, che sono ritornati.
5 Et venerunt servi regis Ezechiae ad Isaiam;5 E vennero li servi di Ezechia a Isaia.
6 et dixit ad eos Isaias: “Haecdicetis domino vestro: Haec dicit Dominus: Ne timeas a facie verborum, quaeaudisti, quibus blasphemaverunt pueri regis Assyriorum me.6 E disse Isaia a loro: questo direte al vostro signore, che questo dice Iddio: non temere la faccia delle parole le quali tu udisti, colle quali parole li servi dello re delli Assirii bestemmiarono me.
7 Ecce ego dabo eispiritum, et audiet nuntium et revertetur ad terram suam, et corruere eum faciamgladio in terra sua ”.
7 Ecco io darò a lui lo spirito, e udirà li messaggi, e ritornerà alla terra sua; e farollo rovinare per (percussione di) coltello nella sua terra.
8 Reversus est autem Rabsaces et invenit regem Assyriorum proeliantem adversusLobnam; audierat enim quia profectus esset de Lachis.8 E Rabsace ritornò, e trovò lo re delli Assirii che combattea contro (una terra che aveva nome) Lobna. Ed elli avea udito ch' elli era andato (e partitosi) di Lachis (cioè una terra).
9 Et audivit de Tharacarege Aethiopiae dicentes: “ Egressus est, ut pugnet contra te ”.
Quod cum audisset, misit nuntios ad Ezechiam dicens:
9 E udio che diceano di Taraca, re di Etiopia: io sono uscito fuori per combattere contro a te. E quando egli ebbe udito questo, mandoe messaggio allo re Ezechia, [dicendo]:
10 “ Haec dicetisEzechiae regi Iudae loquentes: Non te decipiat Deus tuus, in quo tu confidis,dicens: “Non dabitur Ierusalem in manu regis Assyriorum”.10 ... non ti inganni ora lo tuo Iddio, per lo quale tu tieni fermo per fidanza, [dicendo]: e tu, Ierusalem, non sarai data nelle mani del re delli Assirii.
11 Ecce tu audistiomnia, quae fecerunt reges Assyriorum omnibus terris, quas ad interitumdevoverunt, et tu poteris liberari?11 Ecco, tu hai udito quello che hanno fatto tutti li nobili re di Assur a tutte le terre le quali loro rivolsono sottosopra; e tu se' quello che potrai essere libero?
12 Numquid eruerunt eos dii gentium, quossubverterunt patres mei, Gozan et Charran et Reseph et filios Eden, qui erant inThelassar?12 Or i dii delle genti hanno potuto liberare coloro i quali i padri miei rivolsono sottosopra, cioè Gozam e Aram e Resef e li figliuoli di Eden, i quali erano in Talassar (di Raim)?
13 Ubi est rex Emath et rex Arphad et rex urbis Sepharvaim, Ana etAva? ”.13 Dov'è lo re di Emat, e lo re di Arfad e lo re della terra di Sefarvaim, e Ana e Ava? (Quasi dica questo re delli Assirii: tutti questi signori non poterono liberare nè difendere).
14 Et tulit Ezechias epistulam de manu nuntiorum et legit eam. Et ascendit indomum Domini et expandit eam Ezechias coram Domino.14 E (poi che questi messaggi ebbono finita loro ambasciata) lo re Ezechia tolse li libri (le lettere, cioè) di mano alli messaggi, e lesseli, e salìo nella casa di Dio (cioè nella chiesa), e sparse [li] dinanzi allo Signore.
15 Et oravit Ezechias ad Dominum dicens:15 E fece orazione a Dio, dicendo:
16 “ Domine exercituum, Deus Israel, qui sedes super cherubim, tu es Deussolus omnium regnorum terrae, tu fecisti caelum et terram.16 O Signore delli esèrciti, Iddio d' Israel, il quale siede sopra i cherubini; tu se' solo Iddio di tutti i reami (Signore) della terra; (cioè) tu facesti (e formasti) lo cielo e la terra.
17 Inclina, Domine,aurem tuam et audi; aperi, Domine, oculos tuos et vide et audi omnia verbaSennacherib, quae misit ad blasphemandum Deum viventem.17 O Signore, (assai umiliandomi ti prego che) ti piaccia d'udirmi; o Signore, apri li tuoi occhi, e vedi, e odi (e riguarda) tutte le parole di Sennacherib, le quali egli mandò a biastemmiare lo Iddio vivente.
18 Vere enim, Domine,dissipaverunt reges Assyriorum gentes et regiones earum18 Veramente, o Signore, li re delli Assirii hanno fatte le terre deserte, e le loro contrade.
19 et dederunt deosearum igni: non enim erant dii, sed opera manuum hominum, lignum et lapis; etcomminuerunt eos.19 E loro li dii di quelle contrade diedono al fuoco; ma loro non erano dii, ma opera manuale d' uomini; erano legni e pietre, e spezzarono quelli.
20 Et nunc, Domine Deus noster, salva nos de manu eius; etcognoscant omnia regna terrae quia tu, Domine, es solus Deus ”.
20 E ora ti vogliamo pregare, nostro Signore Iddio, che tu salvi noi della sua mano; e (sappiano e) conoscano tutti li reami del mondo, che tu sei solo Signore Iddio.
21 Et misit Isaias filius Amos ad Ezechiam dicens: “ Haec dicit Dominus, DeusIsrael: Pro quibus rogasti me de Sennacherib rege Assyriorum,21 E Isaia figliuolo di Amos mandò dicendo allo re Ezechia: questo dice lo Signore Iddio di Israel: per le quali cose pregasti me di Sennacherib re delli Assirii,
22 hoc est verbum,quod locutus est Dominus super eum:
Despexit te, subsannavit te virgo filia Sion;
post te caput movit filia Ierusalem.
22 questa è la parola la quale Iddio ha parlato sopra lui: te, vergine [figliuola] di Sion, ha dileggiato (e ha dispregiato), e fattosi beffe di te; e la (vergine) figliuola di Ierusalem moverà (e scrollerà) lo capo sopra te.
23 Cui exprobrasti et quem blasphemasti?
Et super quem exaltasti vocem
et levasti altitudinem oculorum tuorum?
Contra Sanctum Israel!
23 Cui hai tu biastemato, e cui biastemasti tu con la tua voce, e alzasti l'altezza de' tuoi occhi? Tu hai fatto questo al santo di Israel.
24 In manu servorum tuorum exprobrasti Domino
et dixisti: “In multitudine quadrigarum mearum
ego ascendi altitudinem montium, iuga Libani;
et succidi excelsa cedrorum eius
et electas abietes illius
et introivi altitudinem summitatis eius,
silvam condensam.
24 Nella mano de' tuoi servi biastemasti lo Signore Iddio, e dicesti: per la moltitudine de' miei carri io salii in suso l'altezza de' monti, che sono li gioghi dello Libano; e taglierò li alti suoi cedri, e li eletti abeti, ed entrarò l'altezza della sua cima, e lo bosco (cioè lo termine del monte) di Carmelo.
25 Ego fodi et bibi aquam alienam
et exsiccavi vestigio pedis mei
omnes rivos Aegypti”.
25 Io (lo) cavai, e bevvi l'acqua, e seccai con lo vestigio dello mio piede tutti li rivoli che vanno per li campi (per che stiano freschi).
26 Numquid non audisti?
A saeculo feci illud; a diebus antiquis
ego plasmavi illud et nunc adduxi,
ut fiat in eradicationem,
in lapides eversos civitates munitae.
26 Or non hai tu udito quello che io hoe fatto loro? Già è antico tempo ch' io mi dispuosi per fare quello, e ora l' hoe fatto, (cioè che tanto vuole dire: egli è lungo tempo ch' io pensai di fare male alli Giudei, e ora l'ho fatto venire sopra loro); hoe fatto eradicare li colli delli combattitori e delle cittadi armate.
27 Habitatores earum breviata manu
contremuerunt et confusi sunt;
facti sunt sicut fenum agri
et gramen viride et herba tectorum, quae exaruit a facie austri.
27 Li abitatori di quelle temerono, perchè la loro mano era abbreviata, e sono confusi; e sono fatti come lo fieno del campo, e come la gramigna della pastura, e come erba delli tetti, la quale si secca inanzi che la si maturi.
28 Sessionem tuam
et egressum tuum et introitum tuum cognovi
et insaniam tuam contra me.
28 Io ho sapulo la tua abitazione (cioè lo tuo stare), e lo tuo entrare, e lo tuo uscire, e la tua pazzia.
29 Cum fureris adversum me,
et superbia tua ascenderit in aures meas,
ponam circulum in naribus tuis
et frenum in labiis tuis
et reducam te in viam,
per quam venisti.
29 Quando tu impazzivi contro a me, la tua superbia ascese nelle mie orecchie; io porrò lo cerchiello nel tuo naso (a modo d' uno anello), e metterò lo freno nella tua bocca, e rimenerò te per la via, per la quale tu venisti.
30 Tibi autem hoc erit signum:
Comedantur hoc anno, quae colligi poterunt,
et in anno secundo, quae sponte nascuntur;
in anno autem tertio seminate et metite
et plantate vineas et comedite fructum earum.
30 E a te sarà questo segno: mangia in questo primo anno quelle [cose] che nascono da loro voglia (cioè di quelle cose che ti verranno), e lo secondo anno usa le poma; e nel terzo anno seminate e mietete; e piantate le vigne, e mangiate lo loro frutto.
31 Et mittet id, quod salvatum fuerit de domo Iudae,
quod reliquum est, radicem deorsum
et faciet fructum sursum.
31 E quello che sarà stato salvo dalla casa di Giuda, e quello che sarà rimaso, metterà le radici di sotto, e farà lo suo frutto.
32 Quia de Ierusalem exibit residuum,
et, quod salvum fuerit, de monte Sion.
Zelus Domini exercituum faciet istud.
32 Per che di Ierusalem usciranno le reliquie, e la salvazione del monte di Sion; e lo zelo (e lo amore) dello Signore delli esèrciti farà questo.
33 Propterea haec dicit Dominus de rege Assyriorum:
Non introibit civitatem hanc
et non iaciet ibi sagittam
et non opponet ei clipeum
et non mittet contra eam aggerem.
33 E però questo dice lo Signore (delli esèrciti) dello re delli Assirii: egli non entrerà in questa cittade, e non ci saetterà, e scudo non occuperà lei, e non metterà nel suo circuito argine.
34 In via, qua venit, per eam revertetur,
et civitatem hanc non ingredietur, dicit Dominus.
34 Per la via ch' egli venne, per quella sì ritornerà, e non entrerà per questa città, dice lo Signore.
35 Et protegam civitatem istam, ut salvem eam
propter me et propter David servum meum ”.
35 E difenderò questa cittade, per salvare quella per me, e per David servo mio.
36 Egressus est autem angelus Domini et percussit in castris Assyriorum centumoctoginta quinque milia; et surrexerunt mane, et ecce omnes illi cadaveramortuorum.
36 E l'angelo di Dio uscì fuori, e percosse nel campo di quelli di Assur CLXXXV milia di uomini; e levaronsi la mattina, e tutti erano corpi morti.
37 Et egressus est et abiit; et reversus est Sennacherib rex Assyriorum ethabitavit in Nineve.37 E uscirono fuori e partironsi; e Sennacherib, re delli Assirii, sì tornò, e abitò in (una terra che si chiama) Ninive.
38 Et factum est, cum adoraret in templo Nesroch dei sui,Adramelech et Sarasar filii eius percusserunt eum gladio fugeruntque in terramArarat. Et regnavit Asarhaddon filius eius pro eo.
38 E avvenne, mentre ch' elli adorava nel tempio lo suo Iddio (che avea nome) Nesroc, e vennero due suoi figliuoli che avean nome Adramelec e (l'altro) Sarasar, e percossono lui collo coltello, e fuggirono nella terra che si chiama Ararat; e regnò (per lui) Asaraddon suo figliuolo per lui.