Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 11


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DIODATIBIBBIA TINTORI
1 OH quanto desidererei che voi comportaste un poco la mia follia! ma sì, comportatemi.1 Oh, se sopportaste un po' la mia stoltezza! Or via, sopportatemi!
2 Poichè io son geloso di voi d’una gelosia di Dio; perciocchè io vi ho sposati ad un marito, per presentare una casta vergine a Cristo.2 Perchè son geloso di voi della gelosia di Dio, avendovi lì danzati ad un sol uomo e volendovi presentare quale casta vergine a Cristo.
3 Ma io temo che come il serpente sedusse Eva, con la sua astuzia; così talora le vostre menti non sieno corrotte, e sviate dalla semplicità che deve essere inverso Cristo.3 Ma temo che, come il serpente sedusse Èva con la sua scaltrezza, così non siano corrotti i vostri sensi e perdano quella semplicità che è in Cristo.
4 Perciocchè se uno viene a voi a predicarvi un altro Gesù che noi non abbiam predicato, o se voi da esso ricevete un altro Spirito che non avete ricevuto, o un vangelo diverso da quello che avete accettato; voi lo tollerate4 Voi, certo, se uno viene a predicare un altro Cristo da noi non predicato, se si tratta di ricevere un altro spirito che non avete ricevuto, o un altro vangelo che non avete accettato, lo sopportereste con ragione.
5 Or io stimo di non essere stato da niente meno di cotesti apostoli sommi.5 Io credo però di non essere stato in nulla inferiore a cotesti grandi apostoli.
6 Che se pur sono idiota nel parlare, non lo son già nella conoscenza; anzi, del tutto siamo stati manifestati presso voi in ogni cosa.6 E se non son troppo esperto nel parlare, non son tale riguardo alla scienza, come interamente ci siam fatti conoscere a voi.
7 Ho io commesso peccato, in ciò che mi sono abbassato me stesso, acciocchè voi foste innalzati? inquanto che gratuitamente vi ho evangelizzato l’evangelo di Dio?7 Commisi forse un peccato, quando abbassai me stesso per innalzare voi? Quandò gratuitamente vi predicai il Vangelo di Dio?
8 Io ho predate le altre chiese, prendendo salario per servire a voi.8 Spogliai altre Chiese e ne ricevei stipendio per servire a voi.
9 Ed anche, essendo appresso di voi, ed avendo bisogno, non sono stato grave ad alcuno; perciocchè i fratelli, venuti di Macedonia, hanno supplito al mio bisogno; ed in ogni cosa mi son conservato senza esservi grave, ed anche per l’avvenire mi conserverò.9 E quando nel mio soggiorno tra voi mi trovai nel bisogno; non fui d'aggravio a nessuno, supplirono i fratelli venuti dalla Macedonia a quello che mi mancava, e cosi in ogni cosa mi son guardato dall'esservi a carico, e me ne guarderò.
10 La verità di Cristo è in me, che questo vanto non sarà turato in me nelle contrade dell’Acaia.10 Quant'è vero che la verità di Cristo è in me, questo vanto non mi sarà tolto nelle contrade dell'Acaia.
11 Perchè? forse perciocchè io non v’amo? Iddio lo sa.11 E perchè? Perchè non vi voglio bene? Lo sa Dio!
12 Anzi ciò che io fo, lo farò ancora, per toglier l’occasione a coloro che desiderano occasione; acciocchè in ciò che si gloriano sieno trovati quali noi ancora.12 Ma quello che faccio lo farò ancora a fin di togliere questo pretesto a quelli che ne cercano uno per apparire simili a noi in quello di cui si gloriano.
13 Perciocchè tali falsi apostoli sono operai frodolenti, trasformandosi in apostoli di Cristo.13 Questa genia di falsi apostoli sono operai finti che si trasfigurano in apostoli di Cristo.
14 E non è maraviglia; perciocchè Satana stesso si trasforma in angelo di luce.14 E non c'è da maravigliarsene, perchè anche Satana si trasforma in angelo di luce.
15 Ei non è dunque gran cosa, se i suoi ministri ancora si trasformano in ministri di giustizia; de’ quali la fine sarà secondo le loro opere15 Non è dunque un gran che, se anche i suoi ministri si travestono da ministri di giustizia, ma la loro fine sarà conforme alle loro opere.
16 IO lo dico di nuovo: Niuno mi stimi esser pazzo; se no, ricevetemi eziandio come pazzo; acciocchè io ancora mi glorii un poco.16 Lo ripeto, (affinchè nessuno mi prenda per stolto e se anche mi prendete come tale mi permettiate di gloriarmi un poco)
17 Ciò ch’io ragiono in questa ferma confidanza di vanto, non lo ragiono secondo il Signore, ma come in pazzia.17 quello che dico in questa materia di vanto, non lo dico secondo Dio,
18 Poichè molti si gloriano secondo la carne, io ancora mi glorierò.18 ma come per pazzia. Ma poiché tanti si vantano secondo la carne, mi vanterò anch'io;
19 Poichè voi, così savi, volentieri comportate i pazzi.19 giacchè voi, che siete saggi, li sopportate volentieri i pazzi,
20 Perciocchè, se alcuno vi riduce in servitù, se alcuno vi divora, se alcuno prende, se alcuno s’innalza, se alcuno vi percuote in sul volto, voi lo tollerate.20 infatti, se uno vi asservisce, se vi spolpa, se vi ruba, se vi tratta con alterigia, se vi piglia a schiaffi, lo sopportate!
21 Io lo dico a nostro vituperio, noi siamo stati deboli; e pure, in qualunque cosa alcuno si vanta, io lo dico in pazzia, mi vanto io ancora21 Lo dico con vergogna, come chi è stato debole in questo lato; del resto in qualunque altra cosa uno ardisca vantarsi (parlo da stolto) ardisco anch'io.
22 Sono eglino Ebrei? io ancora; sono eglino Israeliti? io ancora; sono eglino progenie di Abrahamo? io ancora.22 Son essi Ebrei? Anch'io. Sono Israeliti? Anch'io. Son discendenti di Abramo? Anch'io.
23 Sono eglino ministri di Cristo? io parlo da pazzo, io lo son più di loro; in travagli molto più; in battiture senza comparazione più; in prigioni molto più; in morti molte volte più.23 Son ministri di Cristo? (Parlo da stolto) io son più di loro: più di loro nelle fatiche, più di loro nelle carceri, molto più nelle battiture, e spesso mi son trovato nei perieoli di. morte.
24 Da’ Giudei ho ricevute cinque volte quaranta battiture meno una.24 Dai Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta, colpi meno uno;
25 Io sono stato battuto di verghe tre volte, sono stato lapidato una volta, tre volte ho rotto in mare, ho passato un giorno ed una notte nell’abisso.25 tre volte sono stato battuto colle verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho fatto naufragio; ho passato una notte e un giorno nel profondo del mare.
26 Spesse volte sono stato in viaggi, in pericoli di fiumi, in pericoli di ladroni, in pericoli della mia nazione, in pericoli da’ Gentili, in pericoli in città, in pericoli in solitudine, in pericoli in mare, in pericoli fra falsi fratelli;26 Spesso in viaggio, tra i pericoli dei fiumi, pericoli degli assassini, pericoli da parte dei miei connazionali, pericoli dai Gentili, pericoli nelle città, pericoli nel deserto, pericoli in mare, pericoli dai falsi fratelli.
27 in fatica, e travaglio; sovente in veglie, in fame, ed in sete; in digiuni spesse volte; in freddo, e nudità.27 Nella fatica, nella miseria, in continue vigilie, nella fame, nella sete, in frequenti digiuni, nel freddo e nella nudità.
28 Oltre alle cose che son di fuori, ciò che si solleva tuttodì contro a me, è la sollecitudine per tutte le chiese.28 Oltre a quello che mi vien dal di fuori, ho anche l'affanno quotidiano, la cura di tutte le Chiese.
29 Chi è debole, ch’io ancora non sia debole? chi è scandalezzato, ch’io non arda?29 Chi è debole, senza che io non ne soffra? Chi si scandalizza, senza che io ne arda?
30 Se convien gloriarsi, io mi glorierò delle cose della mia debolezza.30 Se c'è bisogno di gloriarsi, mi glorierò di ciò che è proprio della mia debolezza.
31 Iddio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo, il quale è benedetto in eterno, sa ch’io non mento.31 Dio, Padre del Signore nostro Gesti Cristo, il quale è benedetto nei secoli, sa ch'io non mentisco.
32 In Damasco, il governatore del re Areta avea poste guardie nella città de’ Damasceni, volendomi pigliare;32 A Damasco, il governatore del re Areta aveva posto guardie intorno alla città dei Damasceni, per catturarmi, e da una finestra fui calato in una cesta lungo il muro e così scampai dalle sue mani.
33 ma io fui calato dal muro per una finestra, in una sporta; e così scampai dalle sue mani