Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 5


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DIODATINOVA VULGATA
1 ED egli, vedendo le turbe, salì sopra il monte; e postosi a sedere, i suoi discepoli si accostarono a lui.1 Videns autem turbas, ascendit in montem; et cum sedisset, ac cesserunt adeum discipuli eius;
2 Ed egli, aperta la bocca, li ammaestrava, dicendo:2 et aperiens os suum docebat eos dicens:
3 Beati i poveri in ispirito, perciocchè il regno de’ cieli è loro.3 “ Beati pauperes spiritu, quoniam ipsorum est regnum caelorum.
4 Beati coloro che fanno cordoglio, perciocchè saranno consolati.4 Beati, qui lugent, quoniam ipsi consolabuntur.
5 Beati i mansueti, perciocchè essi erederanno la terra.5 Beati mites, quoniam ipsi possidebunt terram.
6 Beati coloro che sono affamati ed assetati della giustizia, perciocchè saranno saziati.6 Beati, qui esuriunt et sitiunt iustitiam, quoniam ipsi saturabuntur.
7 Beati i misericordiosi, perciocchè misericordia sarà loro fatta.7 Beati misericordes, quia ipsi misericordiam consequentur.
8 Beati i puri di cuore, perciocchè vedranno Iddio.8 Beati mundo corde, quoniam ipsi Deum videbunt.
9 Beati i pacifici, perciocchè saranno chiamati figliuoli di Dio.9 Beati pacifici, quoniam filii Dei vocabuntur.
10 Beati coloro che son perseguitati per cagion di giustizia, perciocchè il regno de’ cieli è loro.10 Beati, qui persecutionem patiuntur propter iustitiam, quoniam ipsorum estregnum caelorum.
11 Voi sarete beati, quando gli uomini vi avranno vituperati, e perseguitati; e, mentendo, avran detto contro a voi ogni mala parola per cagion mia.11 Beati estis cum maledixerint vobis et persecuti vos fuerint et dixerint omnemalum adversum vos, mentientes, propter me.
12 Rallegratevi, e giubilate; perciocchè il vostro premio è grande ne’ cieli; perciocchè così hanno perseguitati i profeti che sono stati innanzi a voi12 Gaudete et exsultate, quoniammerces vestra copiosa est in caelis; sic enim persecuti sunt prophetas, quifuerunt ante vos.
13 VOI siete il sale della terra; ora, se il sale diviene insipido, con che lo si salerà egli? non val più a nulla, se non ad esser gettato via, e ad essere calpestato dagli uomini.13 Vos estis sal terrae; quod si sal evanuerit, in quo salietur? Ad nihilumvalet ultra, nisi ut mittatur foras et conculcetur ab hominibus.
14 Voi siete la luce del mondo; la città posta sopra un monte non può esser nascosta.14 Vos estis lux mundi. Non potest civitas abscondi supra montem posita;
15 Parimente, non si accende la lampana, e si mette sotto il moggio; anzi si mette sopra il candelliere, ed ella luce a tutti coloro che sono in casa.15 neque accendunt lucernam et ponunt eam sub modio, sed super candelabrum, utluceat omnibus, qui in domo sunt.
16 Così risplenda la vostra luce nel cospetto degli uomini, acciocchè veggano le vostre buone opere, e glorifichino il Padre vostro che è ne’ cieli16 Sic luceat lux vestra coram hominibus, utvideant vestra bona opera et glorificent Patrem vestrum, qui in caelis est.
17 NON pensate ch’io sia venuto per annullar la legge od i profeti; io non son venuto per annullarli; anzi per adempierli.17 Nolite putare quoniam veni solvere Legem aut Prophetas; non veni solvere, sedadimplere.
18 Perciocchè, io vi dico in verità, che, finchè sia passato il cielo e la terra, non pure un iota, od una punta della legge trapasserà, che ogni cosa non sia fatta.18 Amen quippe dico vobis: Donec transeat caelum et terra, iota unumaut unus apex non praeteribit a Lege, donec omnia fiant.
19 Chi adunque avrà rotto uno di questi minimi comandamenti, ed avrà così insegnati gli uomini, sarà chiamato il minimo nel regno de’ cieli; ma colui che li metterà ad effetto, e li insegnerà, sarà chiamato grande nel regno de’ cieli.19 Qui ergo solveritunum de mandatis istis minimis et docuerit sic homines, minimus vocabitur inregno caelorum; qui autem fecerit et docuerit, hic magnus vocabitur in regnocaelorum.
20 Perciocchè io vi dico che se la vostra giustizia non abbonda più che quella degli Scribi e de’ Farisei, voi non entrerete punto nel regno de’ cieli20 Dico enim vobis: Nisi abundaverit iustitia vestra plus quam scribarum etpharisaeorum, non intrabitis in regnum caelorum.
21 Voi avete udito che fu detto agli antichi: Non uccidere; e: Chiunque ucciderà sarà sottoposto al giudizio.21 Audistis quia dictum est antiquis: “Non occides; qui autem occiderit, reuserit iudicio”.
22 Ma io vi dico che chiunque si adira contro al suo fratello, senza cagione, sarà sottoposto al giudizio; e chi gli avrà detto: Raca, sarà sottoposto al concistoro; e chi gli avrà detto: Pazzo, sarà sottoposto alla geenna del fuoco.22 Ego autem dico vobis: Omnis, qui irascitur fratri suo, reuserit iudicio; qui autem dixerit fratri suo: “Racha”, reus erit concilio; quiautem dixerit: “Fatue”, reus erit gehennae ignis.
23 Se dunque tu offerisci la tua offerta sopra l’altare, e quivi ti ricordi che il tuo fratello ha qualche cosa contro a te,23 Si ergo offeres munustuum ad altare, et ibi recordatus fueris quia frater tuus habet aliquid adversumte,
24 lascia quivi la tua offerta dinanzi all’altare, e va’, e riconciliati prima col tuo fratello; ed allora vieni, ed offerisci la tua offerta.24 relinque ibi munus tuum ante altare et vade, prius, reconciliare fratrituo et tunc veniens offer munus tuum.
25 Fa’ presto amichevole accordo col tuo avversario, mentre sei tra via con lui; che talora il tuo avversario non ti dia in mano del giudice, e il giudice ti dia in mano del sergente, e sii cacciato in prigione.25 Esto consentiens adversario tuo cito,dum es in via cum eo, ne forte tradat te adversarius iudici, et iudex tradat teministro, et in carcerem mittaris.
26 Io ti dico in verità, che tu non uscirai di là, finchè tu non abbia pagato l’ultimo quattrino26 Amen dico tibi: Non exies inde, donecreddas novissimum quadrantem.
27 Voi avete udito che fu detto agli antichi: Non commettere adulterio.27 Audistis quia dictum est: "Non moechaberis".
28 Ma io vi dico che chiunque riguarda una donna, per appetirla, già ha commesso adulterio con lei nel suo cuore.28 Ego autem dicovobis: Omnis, qui viderit mulierem ad concupiscendum eam, iam moechatus est eamin corde suo.
29 Ora, se l’occhio tuo destro ti fa intoppare, cavalo, e gettalo via da te; perciocchè egli val meglio per te che un de’ tuoi membri perisca, che non che tutto il tuo corpo sia gettato nella geenna.29 Quod si oculus tuus dexter scandalizat te, erue eum et proiceabs te; expedit enim tibi, ut pereat unum membrorum tuorum, quam totum corpustuum mittatur in gehennam.
30 E se la tua man destra ti fa intoppare, mozzala, e gettala via da te; perciocchè egli val meglio per te che un de’ tuoi membri perisca, che non che tutto il tuo corpo sia gettato nella geenna.30 Et si dextera manus tua scandalizat te, abscideeam et proice abs te; expedit enim tibi, ut pereat unum membrorum tuorum, quamtotum corpus tuum abeat in gehennam.
31 Or egli fu detto, che chiunque ripudierà la sua moglie, le dia la scritta del divorzio.31 Dictum est autem: “Quicumque dimiserit uxorem suam, det illi libellumrepudii”.
32 Ma io vi dico, che chiunque avrà mandata via la sua moglie, salvo che per cagion di fornicazione, la fa essere adultera; e chiunque avrà sposata colei ch’è mandata via commette adulterio32 Ego autem dico vobis: Omnis, qui dimiserit uxorem suam, exceptafornicationis causa, facit eam moechari; et, qui dimissam duxerit, adulterat.
33 Oltre a ciò, voi avete udito che fu detto agli antichi: Non ispergiurarti; anzi attieni al Signore le cose che avrai giurate.33 Iterum audistis quia dictum est antiquis: "Non periurabis; reddes autemDomino iuramenta tua".
34 Ma io vi dico: Del tutto non giurate; nè per lo cielo, perciocchè è il trono di Dio;34 Ego autem dico vobis: Non iurare omnino, nequeper caelum, quia thronus Dei est,
35 nè per la terra, perciocchè è lo scannello de’ suoi piedi; nè per Gerusalemme, perciocchè è la città del gran Re.35 neque per terram, quia scabellum est pedumeius, neque per Hierosolymam, quia civitas est magni Regis;
36 Non giurare eziandio per lo tuo capo, conciossiachè tu non possa fare un capello bianco, o nero.36 neque per caputtuum iuraveris, quia non potes unum capillum album facere aut nigrum.
37 Anzi, sia il vostro parlare: Sì, sì; no, no; ma ciò che è di soverchio sopra queste parole, procede dal maligno37 Sitautem sermo vester: “Est, est”, “Non, non”; quod autem his abundantiusest, a Malo est.
38 Voi avete udito che fu detto: Occhio per occhio, e dente per dente.38 Audistis quia dictum est: "Oculum pro oculo et dentem pro dente".
39 Ma io vi dico: Non contrastate al male; anzi, se alcuno ti percuote in su la guancia destra, rivolgigli ancor l’altra.39 Ego autem dico vobis: Non resistere malo; sed si quis te percusserit indextera maxilla tua, praebe illi et alteram;
40 E se alcuno vuol contender teco, e torti la tonica, lasciagli eziandio il mantello.40 et ei, qui vult tecum iudiciocontendere et tunicam tuam tollere, remitte ei et pallium;
41 E se alcuno ti angaria un miglio, vanne seco due.41 et quicumque teangariaverit mille passus, vade cum illo duo.
42 Da’ a chi ti chiede, e non rifiutar la domanda di chi vuol prendere alcuna cosa in prestanza da te42 Qui petit a te, da ei; etvolenti mutuari a te, ne avertaris.
43 Voi avete udito ch’egli fu detto: Ama il tuo prossimo, e odia il tuo nemico.43 Audistis quia dictum est: "Diliges proximum tuum et odio habebisinimicum tuum".
44 Ma io vi dico: Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi fanno torto, e vi perseguitano;44 Ego autem dico vobis: Diligite inimicos vestros et oratepro persequentibus vos,
45 acciocchè siate figliuoli del Padre vostro, che è ne’ cieli; poichè egli fa levare il suo sole sopra i buoni, e sopra i malvagi; e piovere sopra i giusti, e sopra gl’ingiusti.45 ut sitis filii Patris vestri, qui in caelis est, quiasolem suum oriri facit super malos et bonos et pluit super iustos et iniustos.
46 Perciocchè, se voi amate coloro che vi amano, che premio ne avrete? non fanno ancora i pubblicani lo stesso?46 Si enim dilexeritis eos, qui vos diligunt, quam mercedem habetis? Nonne etpublicani hoc faciunt?
47 E se fate accoglienza solo a’ vostri amici, che fate di singolare? non fanno ancora i pubblicani il simigliante?47 Et si salutaveritis fratres vestros tantum, quidamplius facitis? Nonne et ethnici hoc faciunt?
48 Voi adunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro, che è ne’ cieli48 Estote ergo vos perfecti,sicut Pater vester caelestis perfectus est.