Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Isaia 33


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DIODATIBIBBIA CEI 1974
1 GUAI a te che predi, e non sei stato predato; e a te, o disleale, che non sei stato trattato dislealmente! quando avrai finito di predare, sarai predato; quando avrai cessato di operar dislealmente, sarai trattato dislealmente.1 Guai a te, che devasti e non sei stato devastato,
che saccheggi e non sei stato saccheggiato:
sarai devastato, quando avrai finito di devastare,
ti saccheggeranno, quando avrai finito di saccheggiare.
2 O Signore, abbi pietà di noi, noi ti abbiamo aspettato; sii il braccio di costoro per ogni mattina; ed anche la nostra salute al tempo della distretta.2 Signore, pietà di noi, in te speriamo;
sii il nostro braccio ogni mattina,
nostra salvezza nel tempo dell'angoscia.
3 I popoli se ne son fuggiti per lo suon dello strepito; le genti sono state disperse per lo tuo innalzamento.3 Al rumore della tua minaccia fuggono i popoli,
quando ti levi si disperdono le nazioni.
4 E la vostra preda sarà raccolta come si raccolgono i bruchi; egli scorrerà per mezzo loro, come scorrono le locuste.4 Si ammucchia la preda come si ammucchiano le cavallette
vi si precipita sopra come vi si precipitano le locuste.
5 Il Signore è innalzato; perciocchè egli abita un luogo eccelso; egli empierà Sion di giudicio e di giustizia.5 Eccelso è il Signore poiché dimora lassù;
egli riempie Sion di diritto e di giustizia.
6 E la fermezza de’ tuoi tempi, e la forza delle tue liberazioni sarà sapienza, e scienza; il timor del Signore sarà il suo tesoro.6 C'è sicurezza nelle sue leggi,
ricchezze salutari sono sapienza e scienza;
il timore di Dio è il suo tesoro.
7 Ecco, i loro araldi hanno gridato di fuori; i messi della pace hanno pianto amaramente.7 Ecco gli araldi gridano di fuori,
i messaggeri di pace piangono amaramente.
8 Le strade son deserte, i viandanti son cessati. Egli ha rotto il patto, ha disdegnata le città, non ha fatta alcuna stima degli uomini.8 Sono deserte le strade,
non c'è chi passi per la via.
Egli ha violato l'alleanza,
ha respinto i testimoni,
non si è curato di alcuno.
9 La terra fa cordoglio, e languisce; il Libano è confuso, e tagliato; Saron è divenuto come un deserto; e Basan e Carmel sono stati scossi.9 La terra è in lutto e piena di squallore,
si scolora il Libano e intristisce;
la pianura di Saron è simile a una steppa,
brulli sono il Basan e il Carmelo.
10 Ora mi leverò, dirà il Signore; ora m’innalzerò, ora sarò esaltato.10 "Ora mi alzerò", dice il Signore,
"ora mi innalzerò, ora mi esalterò.
11 Voi concepirete della pula, e partorirete della stoppia; la vostra ira sarà un fuoco che vi divorerà.11 Avete concepito fieno, partorirete paglia;
il mio soffio vi divorerà come fuoco.
12 E i popoli saranno come fornaci da calcina; saranno arsi col fuoco come spine tagliate12 I popoli saranno fornaci per calce,
spini tagliati da bruciare nel fuoco.
13 Ascoltate, lontani, ciò che io ho fatto; e voi, vicini, conoscete la mia forza.13 Sentiranno i lontani quanto ho fatto,
sapranno i vicini qual è la mia forza".
14 I peccatori saranno spaventati in Sion, tremito occuperà gl’ipocriti, e diranno: Chi di nio dimorerà col fuoco divorante? Chi di noi dimorerà con gli ardori eterni?14 Hanno paura in Sion i peccatori,
lo spavento si è impadronito degli empi.
"Chi di noi può abitare presso un fuoco divorante?
Chi di noi può abitare tra fiamme perenni?".
15 Colui che cammina in ogni giustizia, e parla cose diritte; che disdegna il guadagno di storsioni; che scuote le sue mani, per non prender presenti; che tura gli orecchi, per non udire omicidii; e chiude gli occhi, per non vedere il male;15 Chi cammina nella giustizia e parla con lealtà,
chi rigetta un guadagno frutto di angherie,
scuote le mani per non accettare regali,
si tura gli orecchi per non udire fatti di sangue
e chiude gli occhi per non vedere il male:
16 esso abiterà in luoghi eccelsi; le fortezze delle rocce saranno il suo alto ricetto; il suo pane gli sarà dato, la sua acqua non fallirà.16 costui abiterà in alto,
fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio,
gli sarà dato il pane, avrà l'acqua assicurata.

17 Gli occhi tuoi mireranno il re nella sua bellezza, vedranno la terra lontana.17 I tuoi occhi vedranno un re nel suo splendore,
contempleranno un paese sconfinato.
18 Il tuo cuore mediterà lo spavento, e dirai: Dove è il commessario della rassegna? dove è il pagatore? dove è colui che tiene i registri delle torri?18 Il tuo cuore si chiederà nei suoi terrori:
"Dov'è colui che registra?
Dov'è colui che pesa il denaro?
Dov'è colui che ispeziona le torri?".
19 Ma tu non vedrai il popolo fiero, popolo di linguaggio oscuro, che non s’intende; di lingua balbettante, che non si comprende.19 Non vedrai più quel popolo straniero,
popolo dal linguaggio oscuro, incomprensibile,
dalla lingua barbara che non si capisce.
20 Riguarda Sion, città delle nostre feste solenni; gli occhi tuoi veggano Gerusalemme, stanza tranquilla, tabernacolo che non sarà giammai trasportato altrove, i cui piuoli giammai non saranno rimossi, nè rotta alcuna delle sue funi;20 Guarda Sion,
la città delle nostre feste!
I tuoi occhi vedranno Gerusalemme,
dimora tranquilla, tenda che non sarà più rimossa,
i suoi paletti non saranno divelti,
nessuna delle sue cordicelle sarà strappata.
21 anzi quivi sarà il Signore magnifico inverso noi; quello sarà un luogo di fiumi, di rivi larghi, al quale non potrà giunger nave da remo, nè grosso navilio passarvi.21 Poiché se là c'è un potente,
noi abbiamo il Signore,
al posto di fiumi e larghi canali;
non ci passerà nave a remi
né l'attraverserà naviglio più grosso.
22 Perciocchè il Signore è il nostro Giudice, il Signore è il nostro Legislatore, il Signore è il nostro Re; egli ci salverà.22 Poiché il Signore è nostro giudice,
il Signore è nostro legislatore,
il Signore è nostro re;
egli ci salverà.
23 Le tue corde son rallentate; esse non potranno tener fermamente diritto l’albero della lor nave, nè spiegar la vela; allora sarà spartita la preda di grandi spoglie; gli zoppi stessi prederanno la preda.
24 E gli abitanti non diranno più: Io sono infermo; il popolo che abiterà in quella sarà un popolo, al quale l’iniquità sarà perdonata24 Nessuno degli abitanti dirà:
"Io sono malato";
il popolo che vi dimora
è stato assolto dalle sue colpe.