Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 4


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DIODATIKÁLDI-NEOVULGÁTA
1 IL re Salomone adunque fu re sopra tutto Israele.1 Salamon király tehát egész Izraelnek volt a királya
2 E questi erano i principali signori della sua corte: Azaria, figliuolo di Sadoc, era Governatore;2 és ezek voltak a főemberei: Azarja, Szádok papnak a fia;
3 Elihoref ed Ahia, figliuoli di Sisa, erano Segretari; Iosafat, figliuolo di Ahilud, era Cancelliere;3 Elihóref és Áhia, Sisának a fiai, az íródeákok; Jozafát, Áhilud fia, a jegyző;
4 Benaia, figliuolo di Ioiada, era Capo dell’esercito; e Sadoc ed Ebiatar erano Sacerdoti;4 Benája, Jojáda fia, a hadsereg vezére; Szádok és Abjatár, a papok;
5 ed Azaria, figliuolo di Natan, era sopra i commissari; e Zabud, figliuolo di Natan, era principale Ufficiale, famigliare del re;5 Azarja, Nátán fia, a királyi kamarások feje; Zábud, Nátán fia, a pap, a király barátja;
6 ed Ahizar era il gran Maestro di casa; e Adoniram, figliuolo di Abda, era sopra i tributi.6 Ahisár, a háznagy és Adonirám, Abda fia, a robotfelügyelő.
7 Or Salomone avea dodici commissari sopra tutto Israele, i quali provvedevano di vittuaglia il re e la sua casa; ciascuno di essi avea la cura di provvedere di vittuaglia un mese dell’anno.7 Volt továbbá Salamonnak tizenkét kamarása egész Izraelen; ezek látták el élelemmel a királyt és házát, mindegyik az év egy-egy hónapjában gondoskodott a szükségesekről.
8 E questi erano i nomi loro: Il figliuolo di Ur era commissario nel monte di Efraim.8 Nevük a következő: Benhúr, akihez Efraim hegysége tartozott;
9 Il figliuolo di Decher, in Macas, ed in Saalbim, ed in Bet-semes, ed in Elon, ed in Bet-hanan.9 Bendekár, akihez Mákkes, Szálebim, Bétsemes, Élon és Bétánán tartozott,
10 Il figliuolo di Hesed, in Arubbot; del suo ripartimento era Soco, e tutto il paese di Hefer.10 az Arubótban levő Benheszed, akihez Szokó és az egész Éferföld tartozott;
11 Il figliuolo di Abinadab, in tutta la contrada di Dor; costui ebbe per moglie Tafat, figliuola di Salomone.11 Benabinádáb, akihez az egész Nefát-Dór tartozott, ennek Táfet, Salamon lánya volt a felesége;
12 Baana, figliuolo di Ahilud, in Taanac, ed in Meghiddo, ed in tutta la contrada di Bet-sean, che è presso di Sartan, disotto ad Izreel, da Bet-sean fino ad Abel-mehola, fin di là da Iocmeam.12 Bána, Áhilud fia, akihez Tánák, Megiddó és az egész Bétsán vidék tartozott, amely Szártána mellett Jezreel alatt van, Bétsántól egészen Ábelmehuláig, Jekmaánnal szemben;
13 Il figliuolo di Gheber, in Ramot di Galaad; del suo ripartimento erano le villate di Iair, figliuol di Manasse, che sono in Galaad; ed anche la contrada di Argob che è in Basan; sessanta gran città murate, con isbarre di rame.13 a Rámót-Gileádban levő Bengáber, akihez Jaírnak, Manassze fiának Gileádban levő Ávótja tartozott, ő állt az egész, Básánban levő Árgob vidék élén, hatvan nagy, kőfallal kerített, fémzárral ellátott város élén;
14 Ahinadab, figliuolo d’Iddo, in Mahanaim.14 Ahinádáb, Addó fia, aki Mánaim élén állt;
15 Ahimaas, in Neftali; ancora costui prese una figliuola di Salomone, cioè: Basmat, per moglie.15 Ahimaász, akihez Naftali tartozott; ennek szintén Salamon egyik lánya, Bászemát volt a felesége;
16 Baana, figliuolo di Husai, in Aser, ed in Alot.16 Baána, Húsi fia, akihez Áser és Bálót tartozott;
17 Iosafat, figliuolo di Parua, in Issacar.17 Jozafát, Fárue fia, akihez Isszakár tartozott;
18 Simi, figliuolo di Ela, in Beniamino.18 Szemei, Éla fia, akihez Benjamin tartozott;
19 Gheber, figliuolo di Uri, nel paese di Galaad, che fu il paese di Sihon, re degli Amorrei, e di Og, re di Basan; ed era solo commissario in quel paese19 Gáber, Úri fia, akihez Gileád földje, Szihonnak, az amoriták királyának és Ógnak, Básán királyának a földje, mindaz, ami azon a földön volt, tartozott.
20 Giuda ed Israele erano in gran numero; erano come la rena ch’è in sul lito del mare, in moltitudine; mangiavano, e beveano, e si rallegravano.20 Júda és Izrael megszámlálhatatlan volt, olyan sok, mint a tenger fövenye – s evett, ivott, s vigadozott.
21 E Salomone signoreggiava sopra tutti i regni di qua dal Fiume, infino al paese de’ Filistei, ed infino a’ confini di Egitto; essi portavano presenti a Salomone, e furono suoi soggetti tutto il tempo della vita sua.
22 Ora la provvisione della vittuaglia di Salomone, per ciascun giorno, era di trenta cori di fior di farina, e di sessanta cori d’altra farina;
23 di dieci buoi grassi, e di venti buoi di pasco, e di cento montoni, oltre a’ cervi, e cavriuoli, e daini, e pollame di stia.
24 Perciocchè egli signoreggiava in tutto il paese di qua del Fiume, da Tifsa fino in Gaza, sopra tutti i re ch’erano di qua dal Fiume; ed avea pace d’intorno a sè da ogni lato.
25 E Giuda ed Israele dimoravano in sicurtà, ciascuno sotto alla sua vite, e sotto al suo fico, da Dan fino in Beerseba, tutto il tempo di Salomone.
26 Salomone avea ancora quarantamila luoghi da cavalli per li suoi carri, e per dodicimila cavalieri.
27 E que’ commissari, un mese dell’anno per uno, provvedevano di vittuaglia il re Salomone, e tutti quelli che si accostavano alla sua tavola; non lasciavano mancar cosa alcuna.
28 Facevano eziandio venir l’orzo e la paglia, per i cavalli e per i muli, nel luogo dove erano; ciascuno secondo la sua commissione
29 E IDDIO diede sapienza a Salomone, e grandissimo senno, ed un animo capace di tante cose, quant’è la rena ch’è in sul lito del mare.
30 E la sapienza di Salomone fu maggiore che la sapienza di tutti gli Orientali, e che tutta la sapienza degli Egizi;
31 talchè egli era più savio che alcun altro uomo; più ch’Etan Ezrahita, e che Heman, e che Calcol e che Darda, figliuoli di Mahol; e la sua fama andò per tutte le nazioni d’ogn’intorno.
32 Ed egli pronunziò tremila sentenze; ed i suoi cantici furono in numero di mille e cinque.
33 Parlò eziandio degli alberi, dal cedro ch’è nel Libano, fino all’isopo che nasce nella parete; parlò anche delle bestie, e degli uccelli, e de’ rettili, e de’ pesci.
34 E da tutti i popoli, da parte di tutti i re della terra, che aveano udito parlare della sapienza di Salomone, si veniva per udire la sua sapienza