Scrutatio

Giovedi, 22 maggio 2025 - Santa Rita da Cascia ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo alli Corinti 15


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Fratelli, facciovi manifesto l'evangelio, il quale io predicai a voi, il quale voi riceveste, e nel quale state,1 Vi proclamo poi, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi
2 per il qual voi vi salvate, se il tenete con quella ragione la quale io vi predicai; e se questo non fate, vanamente avete creduto.2 e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!
3 Chè io dètti a voi quello che prima io ricevetti, cioè che Cristo fu morto per li peccati nostri, secondo le Scritture;3 A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
e che
4 ch' egli è sepolto, e resuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture:4 fu sepolto
e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture
5 e ch' egli fu veduto da Pietro, e poi da tutti gli undici apostoli;5 e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
6 e poi fu veduto da più di cinquecento fratelli insieme; de' quali molti ne son vivi ancora, e alquanti ne dormirono;6 In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti.
7 e veduto è da Iacobo, e poi anche da tutti gli apostoli;7 Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.
8 ma dietro a tutti apparve a me, secondo che fanciullo morto nel corpo della madre.8 Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.
9 Chè io son minore di tutti li apostoli; e non son degno d'essere chiamato apostolo, perchè io feci persecuzione alla Chiesa di Dio.9 Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio.
10 Ma per la grazia di Dio io son quello che io sono, e la grazia non fu in me vôta; chè io ho maggiormente operato, che tutti li altri; ma non io solo, ma la grazia di Dio meco.10 Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
11 O sia io o siano egli, così predichiamo, e così credeste.11 Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.
12 (E così v'è predicato che Cristo è resuscitato da morte). Ma se Cristo è predicato, ch' elli resuscitò dagli morti, come adunque dicono alquanti intra voi, che non resusciteranno li morti?12 Ora, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti?
13 E se non è resurrezione di morti, Cristo non è resuscitato.13 Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto!
14 E se Cristo non è resuscitato, sì è vana la nostra predicazione, e vana la vostra fede.14 Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede.
15 E così siamo trovati falsi testimonii di Dio, che abbiamo detto falso testimonio contra Dio, quando noi dicemmo ch' egli avea resuscitato Cristo; il quale non resuscitò, se li morti non denno resuscitare.15 Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono.
16 Chè certo, se li morti non denno resuscitare, nè Cristo non resuscitò.16 Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto;
17 E se Cristo non resuscitò, è vana la vostra fede, e ancora siete nelli peccati vostri.17 ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati.
18 Che se così è come voi dite, tutti coloro che son morti in Cristo sì son periti, (e non hanno bene delle buone opere che feciono).18 Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti.
19 E se noi solamente in questa vita speriamo in Cristo, noi siamo li più miseri di tutti li (altri) uomini.19 Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.
20 Ma ora (io vi dico così: che) Cristo resuscitò da morte, il primo di quelli che dormono.20 Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.
21 Chè certo, secondo che per uno uomo venne la morte, così la resurrezione de' morti è per uno uomo.21 Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti.
22 E secondo che in Adamo tutti morremo, così in Cristo tutti averanno a vivificare.22 Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
23 E ciascuno nel suo ordine; prima Cristo, e poi quelli che son di Cristo, li quali credettero nel suo avvenimento.23 Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.
24 E poi sarà la fine, quando darà il regno a Dio padre, e quando tornerà a niente il principato tutto e la signoria e la virtù.24 Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
25 E conviene ch' egli regni, insino a tanto ch' egli metta sotto li suoi piedi l' inimici suoi.25 È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.
26 Dretanamente sarà destrutta la morte nemica; chè Dio sottopose tutte le cose sotto li piedi di costui (cioè di Cristo). E quando dice,26 L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte,
27 che tutte le sottopose a lui, senza dubbio è così, eccetto quello il qual ha soggetto a lui ogni cosa.27 perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però, quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa.
28 E quando tutte le cose saranno sottoposte al Figliuolo, allora quel Figliuolo sarà soggetto a colui che tutte le cose gli sottopose, acciò che Dio sia tutto in tutte le cose.28 E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.
29 (In altra guisa e) se così non fosse, che faranno quelli che son battezzati per li morti, se al postutto li morti non risorgono? perchè si battezzano per coloro?29 Altrimenti, che cosa faranno quelli che si fanno battezzare per i morti? Se davvero i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro?
30 E noi perchè siamo tormentati ogni ora?30 E perché noi ci esponiamo continuamente al pericolo?
31 Fratelli, cotidianamente io moro per la vostra gloria, la qual abbio in Cristo Iesù nostro Signore.31 Ogni giorno io vado incontro alla morte, come è vero che voi, fratelli, siete il mio vanto in Cristo Gesù, nostro Signore!
32 E se io, secondo che uomo, pugnai (e combattetti) colle bestie di Efeso, che giova a me, se li morti non denno resuscitare? Manduchiamo e beviamo, chè domani morremo.32 Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Èfeso contro le belve, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo.
33 Or non siate ingannati; chè le malvagie parole corrompono li boni costumi.33 Non lasciatevi ingannare: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi».
34 E vogliate essere giusti, e non vogliate peccare; chè alquanti non hanno il conoscimento di Dio; ma io parlo a voi con reverenza.34 Tornate in voi stessi, come è giusto, e non peccate! Alcuni infatti dimostrano di non conoscere Dio; ve lo dico a vostra vergogna.
35 Ma forse dirà alcuno come resusciteranno li morti? e con che corpi verranno?35 Ma qualcuno dirà: «Come risorgono i morti? Con quale corpo verranno?».
36 Or tu, matto, non vedi che il seme, il quale tu semini, non si fa vivo, s'egli non muore in prima?36 Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore.
37 E non semini quel corpo in quella sostanza che dee venire poscia, ma semini uno nudo granello, secondo ch' è di grano, ovver d'altra biada.37 Quanto a ciò che semini, non semini il corpo che nascerà, ma un semplice chicco di grano o di altro genere.
38 E Dio dà a quello granello il corpo, secondo ch' egli vuole; a ciascuno seme il suo proprio corpo (secondo la sua qualità).38 E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo.
39 Non è ogni carne quella medesima carne; ma altra è quella delli uomini e altra di bestie, altra d' uccelli e altra di pesci.39 Non tutti i corpi sono uguali: altro è quello degli uomini e altro quello degli animali; altro quello degli uccelli e altro quello dei pesci.
40 E son corpi celesti, e corpi terrestri; altra è la gloria de' celesti, e altra de' terrestri.40 Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma altro è lo splendore dei corpi celesti, altro quello dei corpi terrestri.
41 E altra è la chiarezza del sole, e altra è la chiarezza della luna, e altra la chiarezza delle stelle; e l' una stella si sguaglia dall' altra in chiarezza.41 Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle. Ogni stella infatti differisce da un’altra nello splendore.
42 E così la resurrezione delli morti. Sèminasi in corruzione; resusciterà in non corruzione.42 Così anche la risurrezione dei morti: è seminato nella corruzione, risorge nell’incorruttibilità;
43 Ed è seminato in vergogna e sozzura; resusciterà in gloria (e in grandezza); ed è seminato in fragilezza, e resusciterà in fermezza.43 è seminato nella miseria, risorge nella gloria; è seminato nella debolezza, risorge nella potenza;
44 Ed è seminato corpo bestiale, e resusciterà corpo spirituale S' egli è corpo bestiale (cioè di carne), sì è spirituale, secondo che è scritto:44 è seminato corpo animale, risorge corpo spirituale.
Se c’è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale. Sta scritto infatti che
45 il primo uomo Adam sì fu fatto in anima vivente; il dretano Adam in spirito vivente.45 il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita.
46 Ma non è [prima] quello ch' è spirituale, ma quello ch' è bestiale; e poi quello ch' è spirituale.46 Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale.
47 Il primo uomo è di terra, terreno; il secondo è di cielo, celestiale.47 Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo.
48 Quale è l' uomo terreno, tali son li terreni; e quale è il celestiale, tali son li celesti.48 Come è l’uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l’uomo celeste, così anche i celesti.
49 Adunque secondo che noi abbiamo portato la imagine dell' uomo terreno, così portiamo la imagine celestiale.49 E come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste.
50 E questo dico, fratelli, imperò che la carne e il sangue non possederanno il regno di Dio; il corrompimento non possederà la cosa non corrotta.50 Vi dico questo, o fratelli: carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che si corrompe può ereditare l’incorruttibilità.
51 Ecco, questo misterio (e questa cosa nascosa) dico: certo noi risorgeremo, ma tutti non saremo remutati.51 Ecco, io vi annuncio un mistero: noi tutti non moriremo, ma tutti saremo trasformati,
52 In uno momento, e in uno battere d' occhio (risusciteremo) nella tromba nuovissima; la tromba sonarà, e li morti resusciteranno (puri e) incorrotti; e noi saremo mutati.52 in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Essa infatti suonerà e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati.
53 Chè bisogno è, che questo corpo corruttibile si vesta di saldezza; e questo corpo mortale bisogna che si vesta di vita che non verrà meno.53 È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta d’incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta d’immortalità.
54 E quando questo sarà, allora adempiuta è la parola ch' è scritta (la quale dice così): inghiottita è la morte nella vittoria.54 Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura:
La morte è stata inghiottita nella vittoria.
55 Ove è la tua vittoria, o morte? e dove è il stimolo tuo?55 Dov’è, o morte, la tua vittoria?
Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?
56 Il stimolo della morte è il peccato; e la virtù del peccato è la legge.56 Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge.
57 Grazia sia a Dio, il quale diede a noi vittoria per Iesù Cristo nostro Signore.57 Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!
58 Adunque, fratelli miei dilettissimi, siate stabili e fermi, e abbondate nell' opera del Signore sempre, sapendo che la vostra fatica non è vana appo il Signore.58 Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, progredendo sempre più nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.