Scrutatio

Venerdi, 23 maggio 2025 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Iob 26


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1 Rispose Iob, e disse:1 E Giobbe rispose, e disse:
2 Di chi se' tu posto in adiutorio? or (perchè) alli miseri? e sostenti lo braccio (loro) a colui che non è forte?2 A chi vuoi tu dar soccorso? forse ad uno che sia spossato? e vuoi tu sostentar le braccia di un che forza non abbia?
3 A chi desti lo consiglio? forse che a colui che non ha sapienza, e la providenza tua hai dimostrato esser molta.3 A chi dai tu consiglio? forse a colui che saggezza non ha? ed hai fatto mostra della moltissima tua prudenza?
4 Chi volesti ammaestrare? Forse colui che fece la vita?4 A chi volevi tu insegnare, se non a lui che fece gli spiriti?
5 Ecco li giganti piagnono sotto le acque, e coloro che àbitano con loro.5 Ecco che i giganti gemono sotto le acque insieme cogli altri, che in esso dimorano.
6 Ignudo è l' inferno dinanzi a lui, e niuno coprimento è alla perdizione.6 Agli occhi di lui è aperto l'inferno, e l'abisso non ha telo che lo ricuopra.
7 Il quale estende lo vento aquilonare sopra lo vôto, e appicca la terra sopra nulla.7 Egli ne' vuoti spazj stese il settentrione, e sopra il niente sospese la terra.
8 Il quale lega l'acque sopra i nuvoli, accid che non rompano parimente (da ogni parte e vengano) di sotto.8 Egli che serra le acque nelle sue nuvole, affinchè tutte insieme non precipitino al basso.
9 Il quale tiene lo volto del suo trono, e spande sopra quello la sua nebbia.9 Egli nasconde alla vista il suo trono, e le sue nubi spande sopra di esso.
10 Intorniò lo termine colle acque, insino che finiscano la luce e le tenebre.10 Tirò i confini intorno alle acque, per sino a tanto che la luce, e le tenebre abbiano fine.
11 Le colonne del cielo tremono, e spaventaronsi alla sua volontade.11 Le colonne del cielo tremano, e si impauriscono ad un cenno di lui.
12 Nella fortezza sua repentemente li mari sono raunati, e la sua prudenza percosse lo superbo.12 Dalla possanza di lui furon riuniti in un attimo i mari, e la sapienza di lui percosse il superbo.
13 Lo spirito suo ornò li (suoi) cieli; e suavemente conducendo, la sua mano tradusse lo serpente tortuoso.13 Lo spirito di lui ornò i cieli, e pelle mani di lui fu tratto in luce il tortuoso serpente.
14 Ecco, queste cose dette sono dalla parte delle sue vie; e conciosiacosa che a pena una piccola stilla del suo sermone abbiamo udita, chi potrà riguardare allo tuono della sua grandezza?14 Ecco che si è rammentata una parte delle opere di lui: che se quello, che abbiamo udito o una piccola stilla rispetto a quel che può dirsi, chi potrà reggere al tuono di sua grandezza?