Scrutatio

Sabato, 10 maggio 2025 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Iob 13


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Ed ecco, ogni cosa vidde l'occhio mio, e udio l'orecchio mio, e intesi ogni cosa.1 Ecco, tutto questo ha visto il mio occhio,
l’ha udito il mio orecchio e l’ha compreso.
2 Secondo la vostra scienza e io conobbi, e non sono da meno di voi.2 Quel che sapete voi, lo so anch’io;
non sono da meno di voi.
3 Ma pure all' Onnipotente favelleroe, e disputare con Dio desidero;3 Ma io all’Onnipotente voglio parlare,
con Dio desidero contendere.
4 in prima mostrando che voi siete fabbricatori della bugia, e amatori delle perverse sentenze.4 Voi imbrattate di menzogne,
siete tutti medici da nulla.
5 E Iddio il volesse, che voi foste taciuti, acciò che voi foste tenuti savii.5 Magari taceste del tutto:
sarebbe per voi un atto di sapienza!
6 Adunque udite le mie correzioni, e al giudicio delli miei labbri intendete.6 Ascoltate dunque la mia replica
e alle argomentazioni delle mie labbra fate attenzione.
7 Or ha bisogno Iddio della vostra bugia, acciò che per lui favelliate inganno?7 Vorreste forse dire il falso in difesa di Dio
e in suo favore parlare con inganno?
8 Or desiderate voi la faccia sua, e per Dio vi sforzate giudicare?8 Vorreste prendere le parti di Dio
e farvi suoi avvocati?
9 Ovvero piacerà a lui, il quale celare niuna cosa puote? Ovvero sarae ingannato, sì come l'uomo, colle vostre fraudi?9 Sarebbe bene per voi se egli vi scrutasse?
Credete di ingannarlo, come s’inganna un uomo?
10 Elli reprenderà voi, perciò che nascosamente la faccia sua ricevete.10 Severamente vi redarguirà,
se in segreto sarete parziali.
11 Incontanente che si muoverà, turberà voi, e la paura sua rovinerae sopra voi.11 La sua maestà non vi incute spavento
e il terrore di lui non vi assale?
12 La vostra memoria s'assomiglierae alla cenere, e ritorneranno in luto li capi vostri.12 Sentenze di cenere sono i vostri moniti,
baluardi di argilla sono i vostri baluardi.
13 Tacete uno poco, acciò ch' io favelli qualunque cosa la mente rapporterà a me.13 Tacete, state lontani da me: parlerò io,
qualunque cosa possa accadermi.
14 Perchè lacero io le carni mie colli denti miei, e l'anima mia porto nelle mani mie?14 Prenderò la mia carne con i denti
e la mia vita porrò sulle mie palme.
15 Ancora s' elli ucciderà me, in lui spererò; ma pure le vie mie nel cospetto suo riprenderò.15 Mi uccida pure, io non aspetterò,
ma la mia condotta davanti a lui difenderò!
16 Ed elli sarae lo mio Salvatore; e in veritade ogni ipocrita non verrà dinanzi a lui.16 Già questo sarebbe la mia salvezza,
perché davanti a lui l’empio non può presentarsi.
17 Udite la parola mia, e li miei parlari oscuri ricevete colle orecchie vostre.17 Ascoltate bene le mie parole
e il mio discorso entri nei vostri orecchi.
18 S' io sarò giudicato, so che giusto sarò trovato.18 Ecco, espongo la mia causa,
sono convinto che sarò dichiarato innocente.
19 Chi è colui il quale sia giudicato meco? venga; perchè tacendo mi consumo (nella mente)?19 Chi vuole contendere con me?
Perché allora tacerei e morirei.
20 Due cose non mi fare, e allora della faccia tua non mi nasconderò.20 Fammi solo due cose
e allora non mi sottrarrò alla tua presenza:
21 La tua mano fa di lungi da me, e la paura tua non mi spaventi.21 allontana da me la tua mano
e il tuo terrore più non mi spaventi.
22 E chiama me, e io risponderò a te; ovvero certo io favelleroe, e tu risponderai a me.22 Interrogami pure e io risponderò,
oppure parlerò io e tu ribatterai.
23 Quante iniquitadi ho io e quanti peccati, le fellonie mie e peccati mostra a me.23 Quante sono le mie colpe e i miei peccati?
Fammi conoscere il mio delitto e il mio peccato.
24 Perchè nascondi tu la faccia tua, e pensi tu me esser tuo nemico?24 Perché mi nascondi la tua faccia
e mi consideri come un nemico?
25 Contro la foglia, che si tolle dal vento, mostri la tua potenza; e la paglia secca persèguiti.25 Vuoi spaventare una foglia dispersa dal vento
e dare la caccia a una paglia secca?
26 Certo tu scrivi contro a me la amaritudine, e vogli consumare me per li peccati della mia fanciullezza.26 Tu scrivi infatti contro di me sentenze amare
e su di me fai ricadere i miei errori giovanili;
27 Tu ponesti nel nervo lo mio piede, e osservasti tutte le mie vie, e le vestigie de' miei piedi considerasti.27 tu poni in ceppi i miei piedi,
vai spiando tutti i miei passi
e rilevi le orme dei miei piedi.
28 Il quale sono da essere consumato come puzza, e sì come vestimento mangiato dalla tignuola.28 Intanto l’uomo si consuma come legno tarlato
o come un vestito corroso da tignola.