SCRUTATIO

Domenica, 12 ottobre 2025 - Nostra Signora del Pilar ( Letture di oggi)

Knjiga o Jobu 41


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Biblija HrvatskiDIODATI
1 Zalud je nadu u njega gojiti, na pogled njegov čovjek već pogiba.1 Trarrai tu fuori il leviatan con l’amo, O con una fune che tu gli avrai calata sotto alla lingua?
2 Junaka nema da njega razdraži,
tko će mu se u lice suprotstavit’?
2 Gli metterai tu un uncino al muso? Gli forerai tu le mascelle con una spina?
3 Tko se sukobi s njim i živ ostade?
Pod nebesima tog čovjeka nema!
3 Userà egli molti preghi teco? Ti parlerà egli con lusinghe?
4 Prešutjet neću njegove udove,
ni silnu snagu, ni ljepotu stasa.
4 Patteggerà egli teco, Che tu lo prenda per servo in perpetuo?
5 Tko mu smije razodjenut’ odjeću,
tko li kroz dvostruk prodrijeti mu oklop?
5 Scherzerai tu con lui, come con un uccello? E lo legherai tu con un filo, per darlo alle tue fanciulle?
6 Tko će mu ralje rastvorit’ dvokrilne
kad strah vlada oko zubi njegovih?
6 I compagni ne faranno essi un convito? Lo spartiranno essi fra i mercatanti?
7 Hrbat mu je od ljuskavih štitova,
zapečaćenih pečatom kamenim.
7 Gli empirai tu la pelle di roncigli, E la testa di raffi da pescare?
8 Jedni uz druge tako se sljubiše
da među njima dah ne bi prošao.
8 Pongli pur la mano addosso, Tu non ricorderai mai più la guerra.
9 Tako su čvrsto slijepljeni zajedno:
priljubljeni, razdvojit’ se ne mogu.
9 Ecco, la speranza di pigliarlo è fallace; Anzi l’uomo non sarà egli atterrato, solo a vederlo?
10 Kad kihne, svjetlost iz njega zapršti,
poput zorinih vjeđa oči su mu.
10 Non vi è alcuno così feroce, che ardisca risvegliarlo; E chi potrà presentarsi davanti a me?
11 Zublje plamsaju iz njegovih ralja,
iskre ognjene iz njih se prosiplju.
11 Chi mi ha prevenuto in darmi cosa alcuna? ed io gliela renderò; Quello che è sotto tutti i cieli è mio.
12 Iz nozdrva mu sukljaju dimovi
kao iz kotla što kipi na vatri.
12 Io non tacerò le membra di quello, Nè ciò ch’è delle sue forze, nè la grazia della sua disposizione.
13 Dah bi njegov zapalio ugljevlje,
jer mu iz ralja plamenovi suču.
13 Chi scoprirà il disopra della sua coverta? Chi verrà a lui con le sue doppie redini?
14 U šiji leži sva snaga njegova,
a ispred njega užas se prostire.
14 Chi aprirà gli usci del suo muso? Lo spavento è d’intorno a’ suoi denti.
15 Kad se ispravi, zastrepe valovi
i prema morskoj uzmiču pučini.
15 I suoi forti scudi sono una cosa superba; Son serrati strettamente come con un suggello.
16 Poput pećine srce mu je tvrdo,
poput mlinskoga kamena otporno.
16 L’uno si attiene all’altro, Talchè il vento non può entrar per entro.
17 Pregibi tusta mesa srasli su mu,
čvrsti su kao da su saliveni.
17 Sono attaccati gli uni agli altri, ed accoppiati insieme, E non possono spiccarsi l’uno dall’altro.
18 Zgodi li ga mač, od njeg se odbije,
tako i koplje, sulica i strijela.
18 I suoi starnuti fanno sfavillar della luce, E i suoi occhi son simili alle palpebre dell’alba.
19 Poput slame je za njega željezo,
mjed je k’o drvo iscrvotočeno.
19 Della sua gola escono fiaccole, Scintille di fuoco ne sprizzano.
20 On ne uzmiče od strelice s lûka,
stijenje iz praćke na nj k’o pljeva pada.
20 Delle sue nari esce un fumo, Come d’una pignatta bollente, o d’una caldaia.
21 K’o slamčica je toljaga za njega,
koplju se smije kad zazviždi nad njim.
21 L’alito suo accende i carboni, E fiamma esce della sua bocca.
22 Crepovlje oštro ima na trbuhu
i blato njime ore k’o drljačom.
22 La possa alberga nel suo collo, E la doglia tresca davanti a lui.
23 Pod njim vrtlog sav k’o lonac uskipi,
uspjeni more k’o pomast u kotlu.
23 Le polpe della sua carne son compresse; Egli ha la carne addosso soda, e non tremola punto.
24 Za sobom svijetlu ostavlja on brazdu,
regbi, bijelo runo bezdan prekriva.
24 Il cuor suo è sodo come una pietra, E massiccio come un pezzo della macina disotto.
25 Ništa slično na zemlji ne postoji
i niti je tko tako neustrašiv.
25 I più forti e valenti hanno paura di lui, quando egli si alza; E si purgano de’ lor peccati, per lo gran fracasso.
26 I na najviše on s visoka gleda,
kralj je svakome, i najponosnijim.«
26 Nè la spada di chi l’aggiungerà potrà durare, Nè l’asta, nè lo spuntone, nè la corazza:
27 Egli reputa il ferro per paglia, E il rame per legno intarlato.
28 La saetta non lo farà fuggire; Le pietre della frombola si mutano inverso lui in istoppia.
29 Gli ordigni son da lui riputati stoppia; Ed egli si beffa del vibrare dello spuntone.
30 Egli ha sotto di sè de’ testi pungenti; Egli striscia come una trebbia di ferro in sul pantano.
31 Egli fa bollire il profondo mare come una caldaia; Egli rende il mare simile a una composizione d’unguentaro.
32 Egli fa rilucere dietro a sè un sentiero, E l’abisso pare canuto.
33 Non vi è alcuno animale in su la terra che gli possa essere assomigliato, Che sia stato fatto per esser senza paura.
34 Egli riguarda ogni cosa eccelsa, Ed è re sopra tutte le più fiere belve