Secondo di Esdra 9
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1Lo re Dario fece una cena grande alli suoi servi e magistrati di Media e di Persia,2e a tutti li vestiti di porpora (cioè di rosato) e a tutti i prepositi delle città, e consoli e perfetti i quali erano sotto di lui, da India insino in Etiopia, di CXXVII provincie.3E avendo mangiato e bevuto, e dopo che furono saziati, tornavano. Allora Dario re andò nella camera sua; e dormì, e poi si desedoe.4Allora quelli tre giovani, guardiani del corpo, i quali avean custodia della persona del re, dissero l'uno all' altro:5Diciamo ciascuno di noi alcuna parola savia ed eccellente; e quello che dirà cosa più savia, darà a lui lo re Dario grandi doni,6e vestirallo di rosato, e beverà in oro, e dormirà nelli luoghi d' oro; e avrà il carro d' oro, e il cappello (ovver mitra) di lino bianco, e la collana dintorno al collo;7e sederà nel secondo luogo appo Dario, per la sua sapienza, e chiamerassi famigliare di Dario.8Allora tutti scrissero la sua sentenza, e sigillorla, e poserla sotto il capezzale di Dario re.9E dissero: quando Dario si leverà, daremo li scritti nostri a lui; e quello che sarà giudicato dal re e dalli magistrati di Persia, che sia più savio detto, sia data a quello la vittoria, siccome è scritto.10Uno scrisse: lo vino è potente.11L'altro scrisse: più potente è lo re.12Lo terzo scrisse: più potenti sono le donne, e sopra tutto la verità vince.13E levandosi lo re, pigliorono li suoi scritti, e diedero a lui; e lui li lesse.14E mandò e fece chiamare tutti li magistrati di Persia e li Medi, i vestiti di rosato e li prepositi delle città e li prefetti.15E sedettero nello consiglio, e furono letti dinanzi a loro.16E disse: chiamate li giovani, e loro dimostreranno li suoi detti. E furono chiamati, ed entrarono,17e disse a loro: dichiarateci di tutte queste cose che sono scritte. E cominciò il primo, il quale avea detto della virtù del vino,18e disse: o uomini, quanto è grande la forza del vino sopra tutti gli uomini i quali lo bevono! confonde lo intelletto,19e fa la mente del re e de' pupilli vana anco de' servi e de' liberi, de' poveri e de' ricchi, e converte lo intelletto di tutti20in sicurtà e in letizia, e fa che non si ricordi alcuna tristizia nè obbligazione.21E tutte le cose che li viene nella mente, sì le fa oneste; e non si ricorda del re nè de' magistrati, e fa parlare tutte le cose che sono appo lui secrete.22E non si ricordano, quando hanno bevuto, di amicizia nè di fraternità; e non troppo dopo questo vengono alle coltella.23E quando si levano dopo che hanno patito il vino, non si ricordano di cosa che abbino (detto o) fatto.24O uomini, non è questa grande dignità e virtù del vino? lo qual fa pensar a questo modo? E detto questo, istette cheto.25E dopo questo cominciò il secondo a parlare, quello che disse di potenza del re:26O uomini, non è grande eccellenza quella degli uomini, li quali vincono la terra e lo mare, (signoreggiano quelli e) tutte le cose che sono in essi?27Ma lo re è di maggior (autorità ed) eccellenza, però che lui signoreggia gli uomini (e tutte l'altre cose); e tutto quello che è detto loro per lo re, fanno (senza difetto).28E se manda loro a combattere, vi vanno; e rovinano li monti, le muraglie e le torri.29E uccidono e sono uccisi, e non preteriscono la parola del re. Quando vincono, portano al re tutte quelle cose che hanno rubate (sempre e tutte l' altre cose).30E tutti coloro che non fanno fatti d'armi, nè vanno a combattere, ma lavorano la terra, anco quando hanno raccolto, dànno il tributo al re.31Ed esso è uno solo; e se lo re dice: che sia ucciso, l'uccidono; e se dice: siali perdonato, li è perdonato.32E se dice: che sia battuto, lo battono; e se dice che sia esterminato, lo estèrminano; e se dice: si edifichi, edificano.33E se dice: sia tagliato, lo tagliano; e se dice: sia piantato, lo piantano.34E tutti i popoli e tutte le potenze udendo l'ubbediscono; e sopra di questo anco lui giace, beve e dorme.35E tutti costoro lo custodiscono dintorno, e non possono alcuno di costoro partirsi per far alcuna sua opera; e anco non è alcuna cosa comandata, e sono preparati ad udire.36Or non vi pare, o uomini, che questa sia una grande autorità e dignità (e potenza sopra tutte l'altre cose) la dignità regale, la qual per tanti diversi modi è laudata e magnificata? E poi ch' ebbe detto, istette cheto.
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Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Esd2 Ne Tb Gdt Est Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml 1Mac 2Mac Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap
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