Atti degli Apostoli 9
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1 E lo predetto Saulo (il quale fu a uccidere Stefano) spirando ancora (cioè tutto animoso e furioso) di minacciare e di percuotere e di uccidere li cristiani, andò al principe delli sacerdoti. | 1 Saulus autem, adhuc spirans minarum et caedis in discipulos Domini,accessit ad principem sacerdotum |
2 E addomandogli, gli dèsse lettere (e autorità e comandamento) alla sinagoga de' giudei ch' erano in Damasco, che li dessono aiuto a prendere e incarcerare, e menare in Ierusalem legati, tutti li cristiani, maschi e femine, ch' elli trovasse in quelle contrade. | 2 et petiit ab eo epistulas in Damascum adsynagogas, ut, si quos invenisset huius viae viros ac mulieres, vinctosperduceret in Ierusalem. |
3 E andando (con la predetta autorità, e con certi compagni) avvenne che s' appressò a Damasco, e subitamente il circonfulse (e attorniò) una luce dal cielo. | 3 Et cum iter faceret, contigit ut appropinquaretDamasco; et subito circumfulsit eum lux de caelo, |
4 Per la quale abbagliato cadde in terra, e udì una voce che disse: Saulo, Saulo, perchè mi persèguiti? | 4 et cadens in terram audivitvocem dicentem sibi: “ Saul, Saul, quid me persequeris? ”. |
5 Ed elli disse: chi se' tu, Signore (che mi parli)? E la voce disse: io son Iesù Nazareno, il quale tu persèguiti; ma (sappi che) dura cosa è calcitrare contra il stimolo. | 5 Qui dixit: “Quis es, Domine? ”. Et ille: “ Ego sum Iesus, quem tu persequeris! |
6 Allora Saulo, tremando e tutto stupefatto, disse: Signore, che vuoi ch' io faccia? | 6 Sedsurge et ingredere civitatem, et dicetur tibi quid te oporteat facere ”. |
7 Il Signore disse: sta sù, ed entra nella città, e quivi ti sarà detto quello che tu debbi fare. Le quali cose udendo e vedendo, quelli suoi compagni che con lui erano, stupirono; però che non vedevano alcuno, e pure la voce udivano. | 7 Viri autem illi, qui comitabantur cum eo, stabant stupefacti, audientes quidemvocem, neminem autem videntes. |
8 Allora Saulo (si rilevò e) rizzossi di terra; e ben che avesse gli occhi aperti, non vedeva niente. Onde li compagni il presero a mano, e menaronlo nella città di Damasco. | 8 Surrexit autem Saulus de terra; apertisqueoculis, nihil videbat; ad manus autem illum trahentes introduxerunt Damascum. |
9 E quivi stette tre dì, che non vide lume, e non mangiò e non bevè. | 9 Et erat tribus diebus non videns et non manducavit neque bibit. |
10 E in Damasco era uno discepolo (cristiano), che aveva nome Anania; al quale il Signore apparve in visione, e disse: Anania. Ed elli rispose: eccomi, Signore. | 10 Erat autem quidam discipulus Damasci nomine Ananias; et dixit ad illum invisu Dominus: “ Anania ”. At ille ait: “ Ecce ego, Domine ”. |
11 Il Signore li disse: sta su, e va in quello luogo che si chiama RETTO, e (domanda) in casa di (uno che si domanda) Iuda, (e) richiedi Saulo di Tarso; tu il troverai, che sta in orazione. | 11 EtDominus ad illum: “ Surgens vade in vicum, qui vocatur Rectus, et quaere indomo Iudae Saulum nomine Tarsensem; ecce enim orat |
12 E gli ho mostrato in visione, come uno che ha nome Anania entra a lui, e pone le mani sue sopra lui per alluminarlo. | 12 et vidit virum Ananiamnomine introeuntem et imponentem sibi manus, ut visum recipiat ”. |
13 Allora rispose Anania (al Signore e disse): Signore, ho udito da molti, che questo uomo ha fatto molti mali alli santi tuoi in Ierusalem. | 13 Responditautem Ananias: “ Domine, audivi a multis de viro hoc, quanta mala sanctis tuisfecerit in Ierusalem; |
14 E ha potestà dal principe delli sacerdoti (di pigliare e) di legare tutti quegli che invocano il nome tuo, (e questo è venuto qua). | 14 et hic habet potestatem a principibus sacerdotumalligandi omnes, qui invocant nomen tuum ”. |
15 Allora il Signore li disse: va securamente, però ch' (egli è mutato, e) io l'ho fatto vaso d'elezione, di portare il nome mio dinanzi alle genti e alli re e alli figliuoli d'Israel. | 15 Dixit autem ad eum Dominus: “Vade, quoniam vas electionis est mihi iste, ut portet nomen meum coram gentibuset regibus et filiis Israel; |
16 E io li mostrerò bene, quante cose e pene li converrà patire (e portare) per il nome mio. | 16 ego enim ostendam illi quanta oporteat eum pronomine meo pati ”. |
17 Allora andò Anania, ed entrò nella casa (del detto Iuda); e trovandolo, sì li pose la mano in capo (e salutollo) e disse: fratello mio Saulo, (il Signore, cioè) Iesù il quale t'apparve nella via, quando venivi qua, sì mi manda a te, acciò ch' .io ti renda il vedere, e si pieno di Spirito Santo. | 17 Et abiit Ananias; et introivit in domum et imponens ei manus dixit: “ Saulfrater, Dominus misit me, Iesus qui apparuit tibi in via, qua veniebas, utvideas et implearis Spiritu Sancto ”. |
18 E incontanente cadettero dagli occhi di Saulo quelle scaglie, e vidde; e poi ricevette il battesimo. | 18 Et confestim ceciderunt ab oculiseius tamquam squamae, et visum recepit. Et surgens baptizatus est |
19 E prendendo cibo, fu confortato; ed egli stette con i discepoli, ch' erano in Damasco, alquanti dì. | 19 et, cumaccepisset cibum, confortatus est. Fuit autem cum discipulis, qui erant Damasci, per dies aliquot; |
20 Entrando per le sinagoghe, predicava Iesù, (affermando e) mostrando ch' elli era (Cristo, cioè il Messia promesso, e nella legge) Figliuolo di Dio. | 20 et continuoin synagogis praedicabat Iesum, quoniam hic est Filius Dei. |
21 Della quale cosa si meravigliavano molti giudei che l'udivano, e dicevano: or non è questo quello il quale perseguitava in Ierusalem tutti quelli che invocavano (e ricordavano) questo nome? e però venne qua, per menarli presi in Ierusalem? | 21 Stupebant autemomnes, qui audiebant, et dicebant: “ Nonne hic est, qui expugnabat inIerusalem eos, qui invocabant nomen istud, et huc ad hoc venerat, ut vinctosillos duceret ad principes sacerdotum? ”. |
22 Ma pur Saulo arditamente predicava, e confondeva li giudei li quali abitavano in Damasco, affermando (e dicendo) che Iesù era Cristo (Figliuolo di Dio). | 22 Saulus autem magis convalescebatet confundebat Iudaeos, qui habitabant Damasci, affirmans quoniam hic estChristus. |
23 E sopravenendo la pasca della pentecoste, li giudei fecero consiglio d' ucciderlo. | 23 Cum implerentur autem dies multi, consilium fecerunt Iudaei, ut euminterficerent; |
24 E diligentemente guardavano le porte di dì e di notte, sì che non uscisse; la qual cosa essendo revelata a Saulo, | 24 notae autem factae sunt Saulo insidiae eorum. Custodiebantautem et portas die ac nocte, ut eum interficerent; |
25 li discepoli sì lo calorono di notte in una sporta, fuori dalle mura (di Damasco). | 25 accipientes autemdiscipuli eius nocte per murum dimiserunt eum submittentes in sporta. |
26 E pervenendo Saulo in Ierusalem, e volendosi congiungere agli altri cristiani, tutti il fuggivano, e non potevano credere ch' elli fusse per verità diventato discepolo (di Cristo, e fosse battezzato). | 26 Cum autem venisset in Ierusalem, tentabat iungere se discipulis; et omnestimebant eum, non credentes quia esset discipulus. |
27 Allora Barnaba il prese, e menollo agli apostoli, e narrò loro (il modo per ordine della sua conversione, cioè) come andando in Damasco (a perseguitare li cristiani) aveva veduto il Signore nella via, e quello che aveva da lui udito, e come in Damasco aveva predicato Cristo publicamente. | 27 Barnabas autem apprehensumillum duxit ad apostolos et narravit illis quomodo in via vidisset Dominum, etquia locutus est ei, et quomodo in Damasco fiducialiter egerit in nomine Iesu. |
28 E allora gli apostoli il ricevettero, ed era con loro. | 28 Et erat cum illis intrans et exiens in Ierusalem, fiducialiter agens innomine Domini. |
29 E parlava e disputava con giudei e con greci; per la quale cosa quelli procuravano d' ucciderlo. | 29 Loquebatur quoque et disputabat cum Graecis; illi autemquaerebant occidere eum. |
30 La quale cosa conoscendo gli apostoli, il mandorono a Cesarea, e quindi a Tarso. | 30 Quod cum cognovissent, fratres deduxerunt eumCaesaream et dimiserunt Tarsum. |
31 E (per quelli tempi) la Chiesa per tutta la Iudea e Galilea e Samaria avea pace, e cresceva in buona edificazione e timore di Dio, e Dio la riempiva. della consolazione del suo Santo Spirito. | 31 Ecclesia quidem per totam Iudaeam et Galilaeam et Samariam habebat pacem;aedificabatur et ambulabat in timore Domini et consolatione Sancti Spirituscrescebat. |
32 Or avvenne che passando Pietro per le predette contrade, pervenne a quelli santi cristiani, che abitavano nelle contrade di Lidda. | 32 Factum est autem Petrum, dum pertransiret universos, devenire et ad sanctos,qui habitabant Lyddae. |
33 Trovò lì uno uomo, che avea nome Enea, il quale era stato paralitico per bene VIII anni, e giaceva in su uno letticciuolo. | 33 Invenit autem ibi hominem quendam nomine Aeneam abannis octo iacentem in grabato, qui erat paralyticus. |
34 Al quale Pietro (avendo compassione, sì lo chiamò, e) disse: Enea, io prego il nostro Signore Iesù Cristo, che ti sani; (e poi disse:) sta su, e sii guarito. E incontanente si levò (su sano e libero). | 34 Et ait illi Petrus: “Aenea, sanat te Iesus Christus; surge et sterne tibi ”. Et continuo surrexit. |
35 E ciò vedendo, molti li quali abitavano nella predetta terra di Lidda e di Sarona, si convertirono alla fede di Cristo. | 35 Et viderunt illum omnes, qui inhabitabant Lyddam et Saron, qui conversi suntad Dominum. |
36 E nella terra di Ioppe fu una (devota) discepola (di Pietro e degli altri apostoli), la quale avea nome Tabita, che in altra lingua viene a dire Dorcas. Questa era piena di (molte) buone opere, e molte elemosine faceva (a' poveri cristiani). | 36 In Ioppe autem erat quaedam discipula nomine Tabitha, quae interpretatadicitur Dorcas; haec erat plena operibus bonis et eleemosynis, quas faciebat. |
37 Or avvenne, che in quelli dì (che Pietro era in Lidda) ella infermossi e morì; e poi che il corpo suo fu lavato, sì il puosono in uno certo cenaculo. | 37 Factum est autem in diebus illis ut infirmata moreretur; quam cum lavissent,posuerunt in cenaculo. |
38 E per che Ioppe era molto appresso a Lidda, parve alli discepoli a farlo sapere a Pietro, (come Tabita era morta, inanzi ch' ella si sepellisse); e mandoronli due giovani (per li quali il mandarono) pregando che non indugiasse di venire a loro. | 38 Cum autem prope esset Lydda ab Ioppe, discipuliaudientes quia Petrus esset in ea, miserunt duos viros ad eum rogantes: “ Nepigriteris venire usque ad nos! ”. |
39 Onde Pietro si mosse, e venne con loro. E poi che fu pervenuto in Ioppe nel predetto cenacolo (nel quale Tabita giaceva morta, e) molte vedove l' attorniorono piangendo, e mostrando le toniche e gonnelle le quali la predetta Tabita faceva (e dava) loro (per elemosina). | 39 Exsurgens autem Petrus venit cum illis;et cum advenisset, duxerunt illum in cenaculum; et circumsteterunt illum omnesviduae flentes et ostendentes tunicas et vestes, quas faciebat Dorcas, cum essetcum illis. |
40 Allora Pietro mandandoli tutti fuori, (rimasto solo), si pose in ginocchione (nel predetto cenacolo) e orò; e poi si rivolse al corpo della morta, e (con grande fiducia) disse: Tabita, sta su. Allora quella (incontinente) aperse gli occhi, e vedendo Pietro si drizzò a sedere. | 40 Eiectis autem omnibus foras Petrus, et ponens genua oravit etconversus ad corpus dixit: “ Tabitha, surge! ”. At illa aperuit oculos suoset, viso Petro, resedit. |
41 E allora Pietro la prese per la mano, e drizzolla in piedi; e chiamando quelli cristiani che 'erano, sì la rassegnò loro viva. | 41 Dans autem illi manum erexit eam et, cum vocassetsanctos et viduas, exhibuit eam vivam. |
42 (La quale virtù e) il quale miracolo pubblicandosi per le contrade di Ioppe, molti si convertirono alla fede di Cristo. | 42 Notum autem factum est per universam Ioppen, et crediderunt multi in Domino. |
43 E dopo molti dì, che Pietro stette nel predetto luogo di Ioppe, appresso uno coriario che aveva nome Simone, | 43 Factum est autem, ut dies multos moraretur in Ioppe apud quendam Simonemcoriarium. |