SCRUTATIO

Sabato, 5 luglio 2025 - Sant´Antonio Maria Zaccaria ( Letture di oggi)

Iob 41


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA RICCIOTTI
1 Non come crudele susciterò lui; chi adunque puote resistere al mio volto?1 - Non c'è audace che voglia eccitarlo, perchè chi può resistere alla presenza sua?
2 E chi mi diede innanzi nulla, ch' io glie lo renda? Tutte le cose che sono sotto lo cielo, sono mie.2 Chi ha dato a me prima, onde io a lui restituisca? tutte le cose che stanno sotto al cielo, son mie!
3 Non perdoneroe a lui colle potenti parole e composte a pregare.3 Non voglio tacere circa le sue membra, e circa la forza e bellezza di sua armatura.
4 Chi rivelerae la faccia del suo vestire? e chi entrerà nel mezzo della sua bocca?4 Chi ha scoperto il disopra del suo manto, e in mezzo alla sua bocca chi è penetrato?
5 Le porte del suo volto chi aprirà? Intorno delli suoi denti è la paura.5 Le porte del suo muso chi mai le ha aperte? attorno alle sue zanne dimora il terrore.
6 Lo suo corpo, quasi scuta fondute, è congiunto colle prementi scaglie.6 Il suo corpo è come di scudi fusi insieme, composto di squame che combaciano:
7 L'una all' una si congiugne, acciò che niuno spiraglio vada per quelle.7 l'una con l'altra è congiunta, neppure un soffio passa tra loro;
8 L'una all' altra s' accosteranno, e tenenti sè non si partiranno.8 l'una all'altra aderisce, e si tengono in guisa da non separarsi.
9 Lo sternutamento suo splendore è di fuoco, e gli occhii suoi come palpebre dell' aurora.9 Il suo starnuto è uno splendor di fuoco, e gli occhi suoi come le ciglia dell'aurora;
10 Della sua bocca procederanno le lampade, sì come le tede accese di fuoco.10 dalla sua bocca escono faci, come fiaccole di vivo fuoco;
11 Uscirae delle nari sue fumo, sì come di pentole accese e bollenti.11 dalle sue froge vien fuori fumo, come da caldaio acceso e bollente:
12 L'alito suo fa ardere li pruni, e la fiamma uscì della sua bocca.12 il suo soffio accende tizzoni, ed una vampa dalla sua bocca esce.
13 Nello suo collo starae la fortezza, e la povertà va innanzi alla sua faccia.13 Nel suo collo risiede la forza, dinanzi a lui precede la squallidezza.
14 Le membra delle sue carni accostantisi a lui; manda contro a lui le saette, e ad altro luogo non sono portate.14 Le membra delle sue carni sono compatte: lanciandosi contro esso fulmini, non si volgono altrove.
15 E lo suo cuore s' indurerae come pietra; strignerassi come massa di ferro malleata.15 Il suo cuore è duro come pietra, e saldo come l'incudine del fucinatore.
16 Quando sarae tolto, temeranno gli angeli, e spaventati si purgheranno.16 Quand'esso si rizza ne temono gli angeli, e sbigottiti si discolpano.
17 Quando piglierae lui lo coltello, sostenere non potrae nè l'asta nè la corazza.17 La spada che lo assale non resiste, nè la lancia, nè la corazza.
18 Riputerae come paglia lo ferro, e sì come legno puzzolente lo rame.18 Reputa egli come paglia di ferro, come legno putrido il bronzo.
19 E non scaccerà lui l'uomo sagittario; e tornate sono a lui in istipula le pietre della fionda.19 Non lo mette in fuga l'arciere, in stoppa si cambiano per lui le pietre di fionda.
20 Quasi stipula stimerà lo maglio, e dileggerà lo movente l'asta.20 Come stoppa egli reputa la mazza, della lancia imbrandita esso si burla.
21 Sotto lui saranno li radii del sole, e sottometterà a lui l'oro come il fango.21 Sotto di lui vi sono raggi di sole, egli giace sull'orlo come fosse fango.
22 E bollire farae, come pentola, lo profondo mare; porrà come quando li unguenti bollono.22 Fa bollire come caldaia il profondo mare, lo riduce come a un [vaso d']unguento che spuma;
23 Dopo lui lucerae la via, e stimerae l'abisso quasi come invecchiante.23 dietro a lui risplende il sentiero, si crederebbe che l'abisso sia canuto.
24 Non v'è sopra la terra signoria, che s' assomigli a lui, il quale è fatto che niuno temesse.24 Non v'è sulla terra una forza somigliante a lui, che fu fatto per non temer nessuno;
25 Ogni cosa alta vede, ed elli è re sopra tutti i figliuoli della superbia.25 ogni essere eccelso egli mira [con disprezzo], è re su tutti i figli di fierezza.»