Scrutatio

Venerdi, 9 maggio 2025 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Genesi 29


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1 Partitosi adunque Jacob venne alla terra orientale.1 - Partito di lì, Giacobbe giunse alla terra orientale.
2 E vidde nel campo uno pozzo, e tre greggie di pecore iacenti appresso lui; e certamente di quello pozzo s' abbeveravano le bestie, e la bocca del pozzo con grande pietra si chiudeva.2 Vide alla campagna un pozzo, e tre mandre di pecore sdraiate lì presso. A quello s'abbeveravano gli armenti, e la sua bocca era coperta con una gran pietra;
3 E di costume era, che tutte le pecore raunavano i pastori, e vuolgeano la pietra (ad abbeverare le bestie delle greggie); e bevuto le bestie, anche la pietra sopra la bocca del pozzo la riponeano.3 era uso che la pietra venisse rimossa quando tutti gli armenti s'eran riuniti, e, rinfrescati che s'erano, di nuovo veniva apposta alla bocca del pozzo.
4 E disse ai pastori: fratelli, onde site? Li quali rispuosero, e dissero: da Aran.4 Disse Giacobbe ai pastori: «Fratelli, di dove venite?». Risposero: «Da Haran».
5 I quali domandando disse: conoscete voi Laban, figliuolo di Nacor? Ed eglino dissero: sì cognosciamo.5 Chiese loro: «Conoscete forse Labano figlio di Nacor?». Risposero: «Lo conosciamo».
6 Ed egli disse: è egli sano? E'dissero di sì; ed ecco Rachel, sua figliuola, che viene colla greggia sua.6 Domandò: «Sta bene?». Risposero: «Sì, sta bene; ed ecco Rachele sua figlia, che viene col suo gregge».
7 E disse Jacob: ancora è molto del die, e non è tempo che si reduchino le greggie; innanzi date bere alle pecore, e così al pasto reducete loro.7 Disse Giacobbe: «Vi sono ancora parecchie ore di giorno, e non è anche tempo di ricondurre le mandre all'ovile; date prima da bere alle pecore, e poi riconducetele alla pastura».
8 I quali rispuosero: noi non possiamo, insino che tutte le bestie non sono raunate, e rimoveremo la pietra della bocca del pozzo, acciò che noi adacqueamo le greggie.8 Ma quelli risposero: «Finchè tutte le mandre non siano riunite, non possiamo levare la pietra dalla bocca del pozzo, nè abbeverare il gregge».
9 Ancora favellavano (e dicevano certe cose intra loro); ed ecco Rachel venia colle pecore del padre suo; imperciò ch' ella pasceva la greggia.9 Ancora parlavano, ed ecco arrivare Rachele con le pecore del padre suo, poichè essa stessa pasceva il gregge.
10 La quale quando la vidde Jacob, e savea ch' ella era sua consobrina, e le pecore erano di Laban suo avolo, rimosse la pietra colla quale lo pozzo si chiudea.10 Vedutala, sapendo che era sua cugina, e che le pecore erano di Labano suo zio, Giacobbe rimosse la pietra che chiudeva il pozzo.
11 Ed acquata la greggia, sì la basciò; e levata la voce, pianse.11 E abbeverato il gregge, la baciò, alzò la voce piangendo,
12 E disse a lei, ch' egli era fratello del padre suo, e figliuolo di Rebecca. Ed ella, affrettantesi, nun ciollo al padre suo.12 e le manifestò d'esser fratello del padre suo, e figlio di Rebecca. Ed essa s'affrettò ad annunziarlo al padre.
13 Lo quale, quando udì che Jacob figliuolo della sorella sua venia, corse a lui incontro; abbracciollo, e abbracciato lui, lo basciò, e menollo nella casa sua; e udita la cagione dell' avvenimento,13 Il quale, come seppe ch'era arrivato Giacobbe figlio di sua sorella, gli corse incontro, l'abbracciò, e ricopertolo di baci lo condusse in casa. Udite poi le ragioni del suo viaggio,
14 rispuose: bocca mia, e carne mia! E poscia che furono compiuti i dì d'uno mese,14 gli rispose: «Tu sei osso mio e carne mia».
15 disse a lui: in verità, per ciò che tu se' mio fratello, grazievolmente servirai a me? Dimmi, che mercè torrai.15 Passato un intero mese, gli disse: «Forse, perchè sei mio fratello, mi servirai per niente? Dimmi che mercede vuoi».
16 In verità egli avea due figliuole; lo nome della maggiore Lia era appellata, e la minore era appellata Rachel.16 Ora egli aveva due figlie: la maggiore Lia, e la minore Rachele;
17 Ma Lia avea lacrimanti gli occhii; e Rachel era bellissima, in la faccia venusta, e di bello aspetto.17 Lia però aveva gli occhi malati, mentre Rachele era graziosa di viso, e di bell'aspetto.
18 E in verità quella amava Jacob, e disse: io servirà te per Rachel, tua figliuola minore, sette anni,18 Giacobbe, che l'amava, disse: «Ti servirò sette anni, per aver la tua figlia minore Rachele».
19 Rispuose Laban: meglio è ch' io te la dia a te, che ad altro uomo; sta con esso meco.19 Rispose Labano: «È meglio la dia a te, che a chiunque altro; resta con me».
20 Adunque servitte Jacob per Rachel sette anni; e parvegli a lui pochi dì, per la grandezza dell' amore.20 Giacobbe dunque, per aver Rachele, servì sette anni; e gli parvero pochi giorni, tanto l'amava.
21 E disse a Laban: dammi la moglie mia, im perciò che lo tempo è compiuto, acciò ch' io vada a lei.21 Disse infine a Labano: «Dammi la moglie mia, chè il tempo è compiuto, e ch'io la possegga».
22 Il quale, chiamati molti popoli delli amici al convito, fece le nozze.22 E Labano chiamata al convito gran quantità di amici, fece le nozze.
23 E nel vespro la sua figliuola Lia menò a lui,23 Ma a sera, condusse invece a Giacobbe la figlia Lia,
24 dandogli l'ancilla alla figliuola: Zelfa avea nome. Alla quale, conciosia cosa che per usanza fosse andato Jacob, fatta la mattina, vide Lia.24 dandole un'ancella di nome Zelfa. Stato Giacobbe con essa secondo il costume, fattosi giorno la riconobbe per Lia,
25 E disse al suocero suo: che è questo che tu hae voluto fare? non ti servii io per Rachel? e per chè mi desti Lia?25 e disse al suocero: «Che cosa m'hai voluto fare? Non ti avevo io servito per aver Rachele? Perchè m'hai ingannato?».
26 Rispuose Laban: non è nel luogo nostro usanza, che le minori noi dagiamo, innanzi alle maggiori, alle nozze.26 Rispose Labano: «Non usa fra noi dar prima a marito le figlie minori.
27 Empi la settimana di dì di questa che t'è congiunta; e in verità quest' altra, per lo lavoro che tu mi servirai, darò a te; per la quale tu ser virai a me altri sette anni.27 Compisci la settimana di queste nozze, e ti darò anche l'altra, per il lavoro che farai in mio servizio, per altri sette anni».
28 A questo consentì volentieri; e trapassata la settimana, menò Rachel per moglie.28 Giacobbe s'acquetò al suo desiderio, e, passata la settimana, prese in moglie Rachele,
29 Alla quale lo padre avea data la sua serva Balam.29 alla quale il padre aveva dato per ancella Bala.
30 E alla fine maggiormente desiderate le nozze, antepose l'amore della seguente (cioè di Rachel) alla prima (cioè a Lia); e servì a lui altri sette anni.30 Giunto finalmente alle desiderate nozze, amò la seconda moglie più della prima, servendo a Labano per altri sette anni.
31 E vedendo lo Signore, che Lia gli dispiacea, apersele la vulva, la sorella stando sterile.31 Ora, vedendo il Signore che egli disprezzava Lia, la rese feconda, mentre la sorella rimaneva sterile.
32 La quale, conceputo, generò uno figliuolo; e chiamò lo nome suo Ruben, dicendo: vide lo Signore la umilità mia; adesso amerammi lo marito mio.32 Concepì e partorì un figlio, e lo chiamò Ruben, dicendo: «Il Signore ha veduto la mia umiliazione; ora il mio marito mi amerà».
33 E un' altra volta concepette, e partorì uno figliuolo, e disse: imperciò che udì me il Signore, ch' io avessi conceputo, dièdemi ancora questo altro; e fu chiamato lo nome suo Simeon.33 Concepì ancora e partorì un figlio, e disse: «Avendo udito il Signore ch'io ero tenuta in dispregio, m'ha dato anche questo». E lo chiamò Simeone.
34 E concepette la terza volta, e generò un altro figliuolo, e disse: ora in verità s'accosterà a me lo marito mio, perciò ch' io gli ho partorito tre figliuoli; ed imperciò chiamò lo nome suo Levi.34 Concepì una terza volta, partorì un altro figlio, e disse: «Un'altra volta s'unirà a me il mio marito, avendogli io partorito tre figli»; perciò gli mise nome Levi.
35 La quarta volta concepette, e partorì figliuolo, e disse: ora confesseroe al Signore; e chiamò lui Iuda, e cessò di partorire.35 Per la quarta volta concepì, partorì un figlio, e disse: «Ora io loderò il Signore»; perciò lo chiamò Giuda. Indi cessò d'aver figli.