SCRUTATIO

Martedi, 7 ottobre 2025 - Beata Maria Vergine del Rosario ( Letture di oggi)

Izaija 56


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1 Ovako govori Jahve: »Držite se prava i činite pravdu, jer će uskoro doći moj spas i objaviti se moja pravednost.«1 Questo dice lo Signore Iddio: custodite lo giudicio, e fate la giustizia; però che la mia salute sì è presso per venire, e la mia giustizia sì è presso per essere rivelata.
2 Blago čovjeku koji čini tako i sinu čovječjem što se toga pridržava: koji poštuje subotu da je ne oskvrni i koji ruke svoje čuva od svakoga zla djela.2 Beato lo (figliuolo dell' ) uomo il quale farà questo, e lo figliuolo dell' uomo il quale s' appiglierà a questo; che guardi lo sabbato, e non corrompa quello; che guardi le sue mani, acciò che non faccia alcuno male.
3 Neka sin tuđinčev koji je prionuo uz Jahvu ne govori: »Jamačno će me Jahve odvojiti od svojega naroda.« Neka uškopljenik ne govori: »Ja sam, evo, tek suho drvo.«3 E non dica lo [figliuolo del] forestiere, lo quale s'accosta al Signore, dicendo: lo Signore scparerà me dal popolo. L'uomo (lo quale non puote fare suoi figliuoli, cioè che sia) castrato non dica (della cosa): ecco io sono uno legno arido.
4 Jer ovako govori Jahve: »S uškopljenicima koji obdržavaju subotu, koji izabiru što je meni drago i ostanu postojani u savezu mome –4 Però che questo dice lo Signore a quelli (u omini così fatti, i quali la legge sì appella) castrati : coloro (dice Iddio) i quali guarderanno lo sabbato, e averanno eletto quello ch' io averò voluto, e averanno tenuto fermo lo patto,
5 podići ću u kući svojoj i među svojim zidovima spomenik i ime, bolje nego sinovima i kćerima, dat ću im vječno ime koje neće biti iskorijenjeno.5 io darò loro nella mia casa, e nelli muri miei, luogo e lo nome, meglio che non è d' avere figliuoli e figliuole; io darò loro nome sempiterno, lo quale non potrà perire.
6 A sinove tuđinske koji pristadoše uz Jahvu da mu služe i da ljube ime Jahvino i da mu budu službenici, koji poštuju subotu i ne oskvrnjuju je i postojani su u savezu mome,6 E li figliuoli del forestiere, li quali s' accostono (per amore e) per servire a Dio, e per amare il suo santo nome, acciò che siano loro servi; e ogni uomo che guardi lo sabbato e non lo corrumpa, e che tenga fermo lo patto mio;
7 njih ću dovesti na svoju svetu goru i razveseliti u svojem domu molitve. Njihove žrtve paljenice i klanice bit će ugodne na mojem žrtveniku, jer će se dom moj zvati dom molitve za sve narode.«7 (dice Iddio) io menerò loro nello santo monte mio, e farogli allegri nella casa della mia orazione; li loro sacrificii e li loro animali piaceranno a me (e sì saranno in accetto) sopra lo mio altare; però che la mia casa sarà chiamata (e detta) casa d'orazione a tutti li populi.
8 Riječ je Gospoda Jahve koji sabire raspršene Izraelce: »Sabrat ću ih još povrh onih koji su već sabrani.«8 Così disse lo Signore Iddio, il quale raduna li dispersi d' Israel: ancora io radunerò a lui tutti li suoi ricolti.
9 Sve zvijeri poljske, dođite jesti,
i sve vi, zvijeri šumske!
9 Tutte bestie del campo, e quelle del bosco, venite a pascere.
10 Svi su mu stražari slijepi,
i ništa ne shvaćaju.
Svi su oni psi nijemi,
ne mogu lajati.
Sanjaju i drijemlju,
najmilije im spavati.
10 Li loro guardiani sono tutti ciechi, e non lo seppono; e tutti li cani furono muti e non poterono abbaiare, vedendo le cose vane (cioè le visioni), e dormenti [e amanti] li sogni.
11 Psi su to proždrljivi, nezasitni;
pastiri su to bez razbora:
svaki svojim putem okreće,
svaki za dobitkom svojim.
11 E li cani svergognati non seppono che si fusse saturamento; (e nota che per questi cani si intendono li peccatori, i quali non sanno che si sia altro che peccare; e confessansi e poi pure ricaggiono); quelli pastori (non seppono e) non conobbono la intelligenza; tutti andorono alla via sua, ciascuno alla sua avarizia, dal primo insino all' ultimo (di).
12 »Dođite, donijet ću vina;
napit ćemo se pića žestoka,
i sutra će biti kao danas,
izobilje veliko, preveliko!«
12 Venite e pigliamo del vino, e riempieracci di ebriezza; come oggi fu, così sarà domani, e più e più; (chè se oggi siamo inebriati, domani saremo più).