Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Matthæum 5


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Videns autem Jesus turbas, ascendit in montem, et cum sedisset, accesserunt ad eum discipuli ejus,1 Ma vedendo Iesù le turbe, salì in sul monte; (puosesi a sedere), e sedendo egli, i discepoli suoi andorono a lui.
2 et aperiens os suum docebat eos dicens :2 Ed egli incominciò a (parlare e) ammaestrare Joro, dicendo:
3 Beati pauperes spiritu : quoniam ipsorum est regnum cælorum.3 Beati li poveri per spirito; imperò che di loro è il regno del cielo.
4 Beati mites : quoniam ipsi possidebunt terram.4 Beati li miti; imperò che possederanno la terra.
5 Beati qui lugent : quoniam ipsi consolabuntur.5 Beati coloro che piangono; imperò che saranno consolati.
6 Beati qui esuriunt et sitiunt justitiam : quoniam ipsi saturabuntur.6 Beati coloro che hanno fame e sete della giustizia; imperò che saranno saziati.
7 Beati misericordes : quoniam ipsi misericordiam consequentur.7 Beati i misericordiosi; imperò che troveranno misericordia.
8 Beati mundo corde : quoniam ipsi Deum videbunt.8 Beati coloro che sono mondi di cuore; imperò che vederanno Iddio.
9 Beati pacifici : quoniam filii Dei vocabuntur.9 Beati li pacifici; imperò che saranno chiamati figliuoli di Dio.
10 Beati qui persecutionem patiuntur propter justitiam : quoniam ipsorum est regnum cælorum.10 Beati coloro che patiscano persecuzione per la giustizia; imperò che di loro è il reame del cielo.
11 Beati estis cum maledixerint vobis, et persecuti vos fuerint, et dixerint omne malum adversum vos mentientes, propter me :11 Beati sarete, quando li uomini vi malediranno, e perseguiteranno, e diranno contra di voi ogni male, mentendo egli, per amor mio.
12 gaudete, et exsultate, quoniam merces vestra copiosa est in cælis. Sic enim persecuti sunt prophetas, qui fuerunt ante vos.
12 Godete e rallegratevi imperò che la mercede vostra copiosa è in cielo; perchè così perseguitorono li profeti che furono innanzi da voi.
13 Vos estis sal terræ. Quod si sal evanuerit, in quo salietur ? ad nihilum valet ultra, nisi ut mittatur foras, et conculcetur ab hominibus.13 Voi sete il sale della terra. Se il sale si estinguerà, in che si salerà? A nulla vale più, se non da metterlo fuori, e serà conculcato dagli uomini.
14 Vos estis lux mundi. Non potest civitas abscondi supra montem posita,14 Voi sete la luce del mondo. Non si può ascondere la città ch' è posta sopra il monte.
15 neque accendunt lucernam, et ponunt eam sub modio, sed super candelabrum, ut luceat omnibus qui in domo sunt.15 La lucerna, quando s' accende, non si pone sotto lo staio, ma sopra il candeliere, acciò ch' ella faccia lume a tutti quelli che sono in casa.
16 Sic luceat lux vestra coram hominibus : ut videant opera vestra bona, et glorificent Patrem vestrum, qui in cælis est.
16 Così risplenderà la luce vostra dinanzi dagli uomini, acciò che veggano le vostre buone opere, e che glorifichino il padre vostro il quale è in cielo.
17 Nolite putare quoniam veni solvere legem aut prophetas : non veni solvere, sed adimplere.17 Non vogliate pensare ch' io sia venuto a sciogliere la legge ovver li profeti; non sono venuto a guastare, ma adempiere.
18 Amen quippe dico vobis, donec transeat cælum et terra, jota unum aut unus apex non præteribit a lege, donec omnia fiant.18 In verità vi dico, che insino a tanto che trapassi il cielo e la terra, una minima particella della legge non mancherà (nè verrà meno), insino che tutte queste cose non siano fatte.
19 Qui ergo solverit unum de mandatis istis minimis, et docuerit sic homines, minimus vocabitur in regno cælorum : qui autem fecerit et docuerit, hic magnus vocabitur in regno cælorum.19 Ma qualunque (vorrà insegnare, e) non farà uno di questi (miei) minimi comandamenti, e insegnerà così alli uomini, sarà chiamato minimo nel reame del cielo; ma qualunque osserverà, e così (ad altri) insegnerà, sarà chiamato grande nel regno del cielo.
20 Dico enim vobis, quia nisi abundaverit justitia vestra plus quam scribarum et pharisæorum, non intrabitis in regnum cælorum.
20 Ma io vi dico, che se la vostra giustizia non abbonderà più che quella de' Scribi e Farisei, non intrarete nel regno de' cieli.
21 Audistis quia dictum est antiquis : Non occides : qui autem occiderit, reus erit judicio.21 Avete udito ch' egli è detto dalli antiqui: non ucciderai; colui che ucciderà, sarà degno del giudicio.
22 Ego autem dico vobis : quia omnis qui irascitur fratri suo, reus erit judicio. Qui autem dixerit fratri suo, raca : reus erit concilio. Qui autem dixerit, fatue : reus erit gehennæ ignis.22 Ma io vi dico, che ogni uomo che si adirarà contro il suo fratello, sarà degno del giudicio; e colui che dirà al suo fratello: sei pazzo, sarà degno di consiglio colui che dirà: pazzo, sarà degno del fuoco eternale.
23 Si ergo offers munus tuum ad altare, et ibi recordatus fueris quia frater tuus habet aliquid adversum te :23 Se adunque offerisci il tuo dono all' altare, e quivi sarai arricordato che il tuo fratello ha contra. di te alcuna cosa,
24 relinque ibi munus tuum ante altare, et vade prius reconciliari fratri tuo : et tunc veniens offeres munus tuum.24 lasia quivi il tuo dono dinanzi all' altare; e vattene, e prima ti riconcilia col tuo fratello, dopo venendo offerirai il tuo dono.
25 Esto consentiens adversario tuo cito dum es in via cum eo : ne forte tradat te adversarius judici, et judex tradat te ministro : et in carcerem mittaris.25 Sii presto consenziente al tuo avversario, mentre che sei con lui nella via, acciò forse il tuo avversario non ti ponga in mano del giudice, e il giudice ponga te nella mano del ministro, e sii posto in prigione..
26 Amen dico tibi, non exies inde, donec reddas novissimum quadrantem.
26 In verità io ti dico: d' indi non uscirai, insino che non li restituisci insino al minimo quadrante.
27 Audistis quia dictum est antiquis : Non mœchaberis.27 Avete udito dalli antiqui: non fornicarai.
28 Ego autem dico vobis : quia omnis qui viderit mulierem ad concupiscendum eam, jam mœchatus est eam in corde suo.28 Ma io vi dico, che ogni uomo che vederà la femina con desiderio carnale, già egli ha fornicato con quella nel suo cuore.
29 Quod si oculus tuus dexter scandalizat te, erue eum, et projice abs te : expedit enim tibi ut pereat unum membrorum tuorum, quam totum corpus tuum mittatur in gehennam.29 Che se il tuo occhio destro ti scandalizza, cavalo e gittalo da te; imperò che a te è meglio che perisca uno de' tuoi membri, che tutto il tuo corpo sia posto nella fiamma del fuoco.
30 Et si dextra manus tua scandalizat te, abscide eam, et projice abs te : expedit enim tibi ut pereat unum membrorum tuorum, quam totum corpus tuum eat in gehennam.30 E se la tua mano dritta ti scandalizza, tagliala e gittala da te; e' ti è meglio che perisca uno de' tuoi membri, che tutto il tuo corpo vadi nell' ardente fuoco.
31 Dictum est autem : Quicumque dimiserit uxorem suam, det ei libellum repudii.31 Ed etiam egli è detto: ogni uomo che lascerà la mogliere sua, a lei doni il libello di repudio.
32 Ego autem dico vobis : quia omnis qui dimiserit uxorem suam, excepta fornicationis causa, facit eam mœchari : et qui dimissam duxerit, adulterat.
32 Ma io vi dico, che ogni uomo che lascerà la sua mogliere, salvo per cagione di fornicazione, fa ella esser meretrice; e colui che dopo che l'averà lassata se la retorrà, commette adulterio.
33 Iterum audistis quia dictum est antiquis : Non perjurabis : reddes autem Domino juramenta tua.33 Ancora avete udito dalli antiqui: non spergiurerai, ma renderai al Signore li tuoi giuramenti.
34 Ego autem dico vobis, non jurare omnino, neque per cælum, quia thronus Dei est :34 Ma io vi dico, che non giuriate per niuno modo; nè per il cielo, imperò ch' egli è il trono di Dio;
35 neque per terram, quia scabellum est pedum ejus : neque per Jerosolymam, quia civitas est magni regis :35 nè per la terra, chè egli è il scabello dei suoi piedi; nè per Ierosolima, imperò ch' ella è città del grande re.
36 neque per caput tuum juraveris, quia non potes unum capillum album facere, aut nigrum.36 E non giurerai per il tuo capo, imperò che non puoi fare uno capillo bianco ovver nigro.
37 Sit autem sermo vester, est, est : non, non : quod autem his abundantius est, a malo est.
37 Ma il vostro parlare sia: egli è, e no, no; e tutto quello ch' egli è più di questo, egli è male.
38 Audistis quia dictum est : Oculum pro oculo, et dentem pro dente.38 Avete udito ch' egli è detto: sarà l'occhio per l'occhio, e il dente per il dente.
39 Ego autem dico vobis, non resistere malo : sed si quis te percusserit in dexteram maxillam tuam, præbe illi et alteram :39 E io vi dico, che non è da resistere all' iniquo; ma se alcuno ti percuoterà nella guancia diritta, porgili l'altra.
40 et ei, qui vult tecum judicio contendere, et tunicam tuam tollere, dimitte ei et pallium :40 E a quello che vuole teco contendere in giudicio, e tòrti le vestimenta, lassali etiam il mantello.
41 et quicumque te angariaverit mille passus, vade cum illo et alia duo.41 E qualunque che ti averà affaticato per mille passi, vattene con lui etiam due altri milia.
42 Qui petit a te, da ei : et volenti mutuari a te, ne avertaris.
42 E colui che a te domanda, dàgli; e non ti volgere dal dimandante a te ad imprestito.
43 Audistis quia dictum est : Diliges proximum tuum, et odio habebis inimicum tuum.43 Avete udito che si diceva: amerai l'amico tuo, e in odio averai l' inimico tuo.
44 Ego autem dico vobis : diligite inimicos vestros, benefacite his qui oderunt vos, et orate pro persequentibus et calumniantibus vos :44 E io vi dico: amate li vostri inimici, e fate bene a coloro che vi hanno in odio, e pregate per cui vi persèguita e calunnia,
45 ut sitis filii Patris vestri, qui in cælis est : qui solem suum oriri facit super bonos et malos : et pluit super justos et injustos.45 acciò che siate figliuoli del padre vostro che è in cielo, il qual fa nascere il sole sopra gli giusti e ingiusti, e fa piovere sopra li buoni e sopra li rei.
46 Si enim diligitis eos qui vos diligunt, quam mercedem habebitis ? nonne et publicani hoc faciunt ?46 Imperò che se voi amate coloro che amano voi, che mercede avete voi? imperò ch' e' pubblicani fanno questo.
47 Et si salutaveritis fratres vestros tantum, quid amplius facitis ? nonne et ethnici hoc faciunt ?47 E se solamente voi salutarete li vostri fratelli, che più farete? imperò che questo fanno li pagani.
48 Estote ergo vos perfecti, sicut et Pater vester cælestis perfectus est.48 E imperò siate perfetti, come il vostro padre celestiale il qual è perfetto.