Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Jeremiæ 1


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Verba Jeremiæ filii Helciæ, de sacerdotibus qui fuerunt in Anathoth, in terra Benjamin.1 Le parole di Ieremia (profeta) figliuolo d' (uno lo quale ebbe nome) Elchia della compagnia de' sacerdoti, i quali furono in (una contrada la quale si chiama) Anatot della terra di Beniamin.
2 Quod factum est verbum Domini ad eum in diebus Josiæ filii Amon, regis Juda, in tertiodecimo anno regni ejus.2 Come Iddio li parlò nel tempo di Iosia, figliuolo d' Amon, re (del popolo) di Giuda, nel tredecimo anno del suo reame.
3 Et factum est in diebus Joakim filii Josiæ, regis Juda, usque ad consummationem undecimi anni Sedeciæ, filii Josiæ, regis Juda, usque ad transmigrationem Jerusalem, in mense quinto.
3 E fu fatto nel tempo di Ioachim, figliuolo che fu di Iosia, re di Giuda, insino alla transmigrazione di Ierusalem nel quinto mese di quello anno.
4 Et factum est verbum Domini ad me, dicens :4 E allora mi parlò [il Signore], e dissemi così:
5 Priusquam te formarem in utero, novi te,
et antequam exires de vulva, sanctificavi te,
et prophetam in gentibus dedi te.
5 Innanzi ch' io ti formassi nel ventre della tua madre, io ti conobbi; e innanzi che tu nascessi, io ti santificai, e sì ti feci profeta tra le genti.
6 Et dixi : A, a, a, Domine Deus, ecce nescio loqui,
quia puer ego sum.
6 Ora risponde e dice così (quasi scusandosi a Dio, che non era sufficiente a tanto ufficio, dicendo): ah, ah, ah, (cioè a dire) o Signore mio! (riguarda e vedi ch' ) io non so parlare, però ch' io sono fanciullo.
7 Et dixit Dominus ad me : Noli dicere : Puer sum :
quoniam ad omnia quæ mittam te ibis,
et universa quæcumque mandavero tibi loqueris.
7 Allora Iddio mi disse: (o Ieremia) non dire: io (non so parlare però ch' io) sono fanciullo; chè dovunque io ti manderò, sarai ubbidiente ad andare; e tutte quelle cose ch' io ti comanderò, tu parlerai.
8 Ne timeas a facie eorum,
quia tecum ego sum ut eruam te,
dicit Dominus.
8 (Ora lo conforta Iddio e dice così:) non temere dalla faccia loro; però ch' io sarò tuo protettore e libererotti, dice Iddio.
9 Et misit Dominus manum suam, et tetigit os meum, et dixit Dominus ad me : Ecce dedi verba mea in ore tuo :
9 E allora istese Iddio la sua mano, e toccommi la bocca, e disse: ecco io t'ho date le mie parole nella bocca tua.
10 ecce constitui te hodie
super gentes et super regna,
ut evellas, et destruas,
et disperdas, et dissipes,
et ædifices, et plantes.
10 E hotti posto e ordinato sopra le genti e sopra li reami, acciò che tu possi cavare e distruggere e dissipare ed edificare e piantare.
11 Et factum est verbum Domini ad me, dicens : Quid tu vides, Jeremia ? Et dixi : Virgam vigilantem ego video.11 E allora Iddio mi parlò, e disse: o Ieremia, che vedi? E io dissi: io veggio una verga vigilante.
12 Et dixit Dominus ad me : Bene vidisti :
quia vigilabo ego super verbo meo,
ut faciam illud.
12 E Iddio disse: bene vedesti; però ch' io vigilerò sopra lo detto mio.
13 Et factum est verbum Domini secundo ad me, dicens : Quid tu vides ? Et dixi : Ollam succensam ego video,
et faciem ejus a facie aquilonis.
13 E favellò la seconda volta, e sì mi parlò Iddio, e disse: (o Ieremia), che vedi? E io dissi: io veggio una pentola accesa, e la sua faccia da aquilone.
14 Et dixit Dominus ad me : Ab aquilone pandetur malum
super omnes habitatores terræ :
14 E Iddio disse a me: lo male si manifestarà e verrà dalla parte d' aquilone sopra tutti quelli che - àbitano in terra.
15 quia ecce ego convocabo omnes cognationes regnorum aquilonis,
ait Dominus :
et venient, et ponent unusquisque solium suum
in introitu portarum Jerusalem,
et super omnes muros ejus in circuitu,
et super universas urbes Juda :
15 Però ch' io (chiamerò e) radunerò tutti li parentadi de' reami d'acquilone, così mi disse lo Signore Iddio; e ciascuno verrà e porrà la sua sedia nello introito delle porte di Ierusalem, e sopra tutte le mura sue nel circuito, e sopra tutte le cittadi di Giuda.
16 et loquar judicia mea cum eis
super omnem malitiam eorum qui dereliquerunt me,
et libaverunt diis alienis,
et adoraverunt opus manuum suarum.
16 E parlerò (e dirò) tutti li miei giudicii con loro sopra tutte le loro malizie; però che m' hanno lasciato (e sonsi partiti da me) e hanno fatto sacrificii alli iddi strani e hanno adorato quello che hanno fatto colle loro proprie mani.
17 Tu ergo, accinge lumbos tuos,
et surge, et loquere ad eos
omnia quæ ego præcipio tibi.
Ne formides a facie eorum,
nec enim timere te faciam vultum eorum.
17 E però voglio che tu (t' apparecchi e) t' accingi li tuoi lombi; e lèvati suso, e parlerai a loro ciò ch' io ti comanderò. E non temere di loro minaccie nè di loro persone; e io farò che tu non temerai lo loro volto (nè minaccie).
18 Ego quippe dedi te hodie in civitatem munitam,
et in columnam ferream,
et in murum æreum,
super omnem terram,
regibus Juda, principibus ejus,
et sacerdotibus, et populo terræ.
18 E io in questo dì t'ho posto come una cittade armata e come colonna di ferro e come muro di rame sopra tutta la terra a' principi e sacerdoti e tutto il popolo di Giuda e della terra.
19 Et bellabunt adversum te,
et non prævalebunt,
quia ego tecum sum, ait Dominus, ut liberem te.
19 E combatteranno incontro a te, e non ti potranno soperchiare; però ch' io sono teco, disse Iddio, acciò ch' io ti liberi da loro.