Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Isaiæ 29


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VULGATABIBBIA MARTINI
1 Væ Ariel, Ariel
civitas, quam expugnavit David !
additus est annus ad annum :
solemnitates evolutæ sunt.
1 Guai ad Ariel, ad Ariel città, che fu espugnata da Davidde: un anno si aggiunga ad un anno: le solennità saranno finite.
2 Et circumvallabo Ariel,
et erit tristis et mœrens,
et erit mihi quasi Ariel.
2 Ed io circonderò Ariel d'assedio, ed ella sarà in duolo, ed in afflizione, e per me sarà come Ariel.
3 Et circumdabo quasi sphæram in circuitu tuo,
et jaciam contra te aggerem,
et munimenta ponam in obsidionem tuam.
3 E te cingerò tutt'all'intorno quasi di corona, e alzerò terra contro di te, e fabbricherò dei fortini per assediarti.
4 Humiliaberis, de terra loqueris,
et de humo audietur eloquium tuum ;
et erit quasi pythonis de terra vox tua,
et de humo eloquium tuum mussitabit.
4 Tu sarai umiliata, da terra aprirai tua bocca, e dalla polvere si faran sentire le tue parole: e dalla terra scapperà fuor la tua voce come di pitonessa, e dalla polvere la fioca tua voce.
5 Et erit sicut pulvis tenuis multitudo ventilantium te,
et sicut favilla pertransiens multitudo eorum qui contra te prævaluerunt ;
5 E la moltitudine di quo', che ti sbatteranno sarà come minuta polve: e la moltitudine di que', che ti han soggiogata come svolazzante favilla:
6 eritque repente confestim.
A Domino exercituum visitabitur
in tonitruo, et commotione terræ, et voce magna
turbinis et tempestatis, et flammæ ignis devorantis.
6 E sarà cosa repentina, e di un momento. Il Signore degli eserciti la visiterà in mezzo a' tuoni, e a' terremoti, e romorio grande di turbini, e di tempesta, e di fiamma di fuoco divoratore.
7 Et erit sicut somnium visionis nocturnæ
multitudo omnium gentium quæ dimicaverunt contra Ariel,
et omnes qui militaverunt, et obsederunt,
et prævaluerunt adversus eam.
7 E la moltitudine di tutte quelle genti, che han combattuto contro Ariel, e tutti i soldati, che la hanno assediata, e la hanno vinta, saran come un sogno, e visione notturna.
8 Et sicut somniat esuriens, et comedit,
cum autem fuerit expergefactus, vacua est anima ejus ;
et sicut somniat sitiens et bibit,
et postquam fuerit expergefactus, lassus adhuc sitit,
et anima ejus vacua est :
sic erit multitudo omnium gentium
quæ dimicaverunt contra montem Sion.
8 E come uno, che ha fame, si sogna di mangiare, e svegliato che è, si sente vuoto, e come uno, che ha sete si sogna di bere, e svegliato che è il meschino, tuttora ha sete, e trafela; cosi avverrà a tutte quelle genti, che han preso a combattere contro il monte di Sion.
9 Obstupescite et admiramini ;
fluctuate et vacillate ;
inebriamini, et non a vino ;
movemini, et non ab ebrietate.
9 Restate stupidi, e fuori di voi, ondeggiate, e barcollate, siate ubriachi, ma non di vino: traballate, ma non per ebbrezza;
10 Quoniam miscuit vobis Dominus
spiritum soporis ; claudet oculos vestros :
prophetas et principes vestros, qui vident visiones, operiet.
10 Perocché il Signore ha mesciuto a voi lo spirito di sonnolenza, e chiuderà gli occhi vostri, e velerà i profeti, i principi vostri, che veggono delle visioni.
11 Et erit vobis visio omnium
sicut verba libri signati,
quem cum dederint scienti litteras,
dicent : Lege istum :
et respondebit : Non possum, signatus est enim.
11 E la visione di tutti questi sarà per voi come parola di libro sigillato, il quale ove diasi a uno, che sa di lettera, e se gli dica: Leggilo; egli risponderà: Non posso, perche è sigillato.
12 Et dabitur liber nescienti litteras,
diceturque ei : Lege ;
et respondebit : Nescio litteras.
12 E se sarà dato ad uno, che non sa leggere, e se gli dica: Leggilo; risponderà: Non so leggere.
13 Et dixit Dominus : Eo quod appropinquat populus iste ore suo,
et labiis suis glorificat me,
cor autem ejus longe est a me,
et timuerunt me mandato hominum et doctrinis,
13 E il Signore ha detto: Perchè questo popolo colla bocca si appressa, e colle sue labbra mi onora, ma il cuor di lui è lungi da me, e a me rendon culto secondo i riti, e i documenti degli uomini;
14 ideo ecce ego addam ut admirationem faciam
populo huic miraculo grandi et stupendo ;
peribit enim sapientia a sapientibus ejus,
et intellectus prudentium ejus abscondetur.
14 Per questo, ecco, che io novellamente farò in questo popolo cosa mirabile, prodigio grande, e stupendo; imperocché perirà la saggezza de' savj, e il sapere de' suoi prudenti svanirà.
15 Væ qui profundi estis corde,
ut a Domino abscondatis consilium ;
quorum sunt in tenebris opera,
et dicunt : Quis videt nos ?
et quis novit nos ?
15 Guai a voi, che vi rintanate nel vostro cuore, per celare al Signore i vostri disegni: costoro fanno i fatti loro nelle tenebre, e dicono: Chi ci vede, e chi ci scuopre?
16 Perversa est hæc vestra cogitatio ;
quasi si lutum contra figulum cogitet,
et dicat opus factori suo : Non fecisti me ;
et figmentum dicat fictori suo : Non intelligis.
16 Perversa immaginazione, che è questa vostra! come se la terra impastata si inalberasse contro il vasaio, e il vaso dicesse a lui, che formollo: Tu non m'hai fatto: e l'opera a colui, che la fece: Tu non hai intelletto:
17 Nonne adhuc in modico et in brevi
convertetur Libanus in carmel,
et carmel in saltum reputabitur ?
17 Non è egli vero, che tra poco, ed in breve il Libano diventerà il Carmelo, e il Carmelo diventerà un bosco?
18 Et audient in die illa surdi verba libri,
et de tenebris et caligine oculi cæcorum videbunt.
18 E udiranno in quel dì i sordi le parole del libro, e dalle tenebre, e dalla caligine riavranno la luce gli occhi de' ciechi.
19 Et addent mites in Domino lætitiam,
et pauperes homines in Sancto Israël exsultabunt ;
19 E i mansueti si rallegreranno ogni dì più nel Signore, e i poveri esulteranno nel Santo di Israele;
20 quoniam defecit qui prævalebat, consummatus est illusor,
et succisi sunt omnes qui vigilabant super iniquitatem,
20 Imperocché il soperchievole è abbattuto, lo schernitore è consunto, e sono sterminati tutti coloro, che vegliavano per mal fare:
21 qui peccare faciebant homines in verbo,
et arguentem in porta supplantabant,
et declinaverunt frustra a justo.
21 Quelli, che colla parola inducevano gli uomini a peccare, e supplantavano chi alla porta li riprendeva, e senza ragione si sono allontanati dal giusto.
22 Propter hoc, hæc dicit Dominus ad domum Jacob,
qui redemit Abraham :
Non modo confundetur Jacob,
nec modo vultus ejus erubescet ;
22 Per questo il Signore, che riscattò Abramo, alla casa di Giacobbe dice questa parola: Non adesso sarà confuso Giacobbe, e non arrossirà adesso il volto di lui;
23 sed cum viderit filios suos,
opera manuum mearum in medio sui
sanctificantes nomen meum,
et sanctificabunt Sanctum Jacob,
et Deum Israël prædicabunt ;
23 Ma allorché vedrà i suoi figliuoli, opera delle mie mani, che glorificheranno il nome mio in mezzo ad essi, e glorificheranno il Santo di Giacobbe; e celebreranno il Dio d'Israele:
24 et scient errantes spiritu intellectum,
et mussitatores discent legem.
24 E quelli, de' quali spirito vivea nell'errore, avranno scienza, e quelli, che mormoravano, appareranno la legge.