Ecclesiastico 37
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BIBBIA VOLGARE | BIBBIA CEI 2008 |
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1 Ogni amico dirà; feci amistade. Ma elli è amico per lo nome solo. Or non hai tu tristizia (di cotale amico) di qui alla morte? | 1 Ogni amico dice: «Anch’io sono amico», ma c’è chi è amico solo di nome. |
2 Il compagno della mensa e l'amico si convertono a nimistade. | 2 Non è forse un dolore mortale un compagno e amico che diventa nemico? |
3 O presunzione malvagissima! onde se' tu creata di coprire l'arida malizia e lo inganno di colui? | 3 O inclinazione al male, come ti sei insinuata per ricoprire la terra di inganni? |
4 Il compagno (nella mensa) nel diletto s' allegrerae coll' amico; e nel tempo della tribulazione fia suo avversario. | 4 C’è chi si rallegra con l’amico quando tutto va bene, ma al momento della tribolazione gli è ostile. |
5 Questo compagno (non) si conduole per lo amico, per cagione del ventre; contro allo nimico prenderae lo scudo. | 5 C’è chi si affligge con l’amico per amore del proprio ventre, ma di fronte alla battaglia prende lo scudo. |
6 Non ti dimenticare l'amico tuo nell' animo tuo; e non dimenticherai di colui nelle opere tue. | 6 Non dimenticarti dell’amico nell’animo tuo, non scordarti di lui nella tua prosperità. |
7 Non ti consigliare col suocero tuo; di coloro che sono gelosi nascondi il consiglio tuo. | 7 Ogni consigliere esalta il consiglio che dà, ma c’è chi consiglia a proprio vantaggio. |
8 Ogni consigliere manifesta il consiglio; ma egli è anco consigliere in sè medesimo. | 8 Guàrdati da chi vuole darti consiglio e prima infórmati quali siano le sue necessità: egli infatti darà consigli a suo vantaggio; perché non abbia a gettare un laccio su di te |
9 Guarda l'anima tua dallo (reo) consigliere; sappi prima quale sia la sua necessitade; ed elli penserà | 9 e ti dica: «La tua via è buona», ma poi si tenga in disparte per vedere quel che ti succede. |
10 forse di (non) mettere la pertica nella terra e dirae a te: | 10 Non consigliarti con chi ti guarda di sbieco e nascondi le tue intenzioni a quanti ti invidiano. |
11 Buona è la via tua; e staratti dirimpetto per vedere quello che t'avviene. | 11 Non consigliarti con una donna sulla sua rivale e con un pauroso sulla guerra, con un mercante sul commercio e con un compratore sulla vendita, con un invidioso sulla riconoscenza e con uno spietato sulla bontà di cuore, con un pigro su una iniziativa qualsiasi e con un salariato sul raccolto, con uno schiavo pigro su un lavoro importante. Non dipendere da costoro per nessun consiglio. |
12 Con l'uomo irreligioso tratta della santitade, e collo ingiusto della giustizia, e colla femina di quelle cose ch' ella invidia; col pauroso della guerra; col mercatante tratta di passare altrove (per la mercatanzia ch' elli hae); col comperatore tratta della vendita, collo invidioso, di quelle cose che si vogliono donare; | 12 Frequenta invece un uomo giusto, di cui sai che osserva i comandamenti e ha un animo simile al tuo, perché se tu cadi, egli saprà compatirti. |
13 collo crudele, della pietade, col disonesto, della onestade, collo lavoratore de' campi, di tutti li tempi; | 13 Attieniti al consiglio del tuo cuore, perché nessuno ti è più fedele. |
14 collo operaio che sta per anno, dello compimento dello anno; col pigro servo, di molto lavorare; non credere a costoro in ogni consiglio. | 14 Infatti la coscienza di un uomo talvolta suole avvertire meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare. |
15 Ma sii continuo con l' uomo santo; con qualunque tu conoscerai che guardi il timore di Dio, | 15 Per tutte queste cose invoca l’Altissimo, perché guidi la tua via secondo verità. |
16 e la cui anima è secondo l'anima tua, e che quando vacillerai nelle tenebre, (non) averae compassione di te. | 16 Principio di ogni opera è la parola, prima di ogni azione c’è la riflessione. |
17 E ordina teco cuore di buono consiglio; non ti sia alcuna cosa più cara di quello. | 17 Radice di ogni mutamento è il cuore, |
18 L'anima dell' uomo santo annunzia alcuna volta cose vere, più che li sette savi che seggono alti alla vista. | 18 da cui derivano quattro scelte: bene e male, vita e morte, ma su tutto domina sempre la lingua. |
19 E in tutte queste cose priega l' Altissimo, che dirizzi la via tua nella veritade. | 19 C’è l’esperto che insegna a molti, ma è inutile a se stesso. |
20 Inanzi a tutte l' opere tue, vera parola vadi dinanzi da te; e proceda stabile consiglio inanzi a ogni atto. | 20 C’è chi posa a saggio nei discorsi ed è odioso, e finisce col mancare di ogni cibo; |
21 La malvagia parola cambierae il cuore; dello quale quattro parti nascono: bene e male, vita e morte; e la continua lingua sì è loro signoreggiatrice | 21 il Signore non gli ha concesso alcun favore, perché è privo di ogni sapienza. |
22 L'uomo savio molti ammaestroe, ed è suave della sua anima. | 22 C’è chi è saggio solo per se stesso e i frutti della sua intelligenza si notano sul suo corpo. |
23 Colui che parla sofisticamente, sì è odioso; in ogni cosa ingannarae. | 23 Un uomo saggio istruisce il suo popolo, i frutti della sua intelligenza sono degni di fede. |
24 Non è a lui data grazia da Dio; ogni sapienza hae fraudata. | 24 Un uomo saggio è colmato di benedizioni, tutti quelli che lo vedono lo proclamano beato. |
25 Il savio è savio dell' anima sua; il frutto del suo senno sì è laudabile. | 25 La vita dell’uomo ha i giorni contati, ma i giorni d’Israele sono senza numero. |
26 L'uomo savio ammaestra il suo popolo, e li frutti del senno suo sono fedeli. | 26 Il saggio ottiene fiducia tra il suo popolo, e il suo nome vivrà per sempre. |
27 L'uomo savio si empierae di benedizioni, e coloro che il vederanno, il loderanno. | 27 Figlio, per tutta la tua vita esamina te stesso, vedi quello che ti nuoce e non concedertelo. |
28 La vita dell' uomo si è numero di dì; ma li dì (del popolo) d' Israel sono innumerabili. | 28 Difatti non tutto conviene a tutti e non tutti approvano ogni cosa. |
29 Il savio nel popolo erediterà onore; il nome suo sarà vivente in eterno. | 29 Non essere ingordo per qualsiasi ghiottoneria e non ti gettare sulle vivande, |
30 Figliuolo, nella vita tua cerca l'anima tua; e s'ella fia rea, non le dare signoria. | 30 perché l’abuso dei cibi causa malattie e l’ingordigia provoca le coliche. |
31 Però che tutte le cose non si convengono a ciascuno, e non piace a ciascuna anima ogni generazione. | 31 Molti sono morti per ingordigia, chi invece si controlla vivrà a lungo. |
32 Non essere desideroso in ogni mangiare, e non ti gettare su ciascuna vivanda. | |
33 In molti mangiari fia infirmitade; il desiderio s' appresserà infino alla collera. | |
34 Molti morirono per lo soperchio mangiare; e a colui che s'astiene cresce la vita. |