Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Ester 15


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1Io Ieronimo trovai questo arrecato nella translazione pubblica. E (per questo pericolo che venia sopra il popolo giudaico) andò Mardocheo alla regina, e sì la pregò ch' ella dovesse [entrare al re, e] pregare per lo popolo suo, e per quelli della patria sua.2E sì disse: ricorditi delli giorni della tua umiltà, e come io sì ti ho sempre nutricata; tu sai che Aman, il quale è secondo al re, hae ordinata la nostra morte.3E perciò chiama Dio in tuo aiuto, e va allo re, e digli che debba liberarne di questa crudelissima morte.
Ed io Ieronimo trovai questo che sèguita nella pubblica translazione.
4Il terzo dì Ester pigliò la vestimenta regale, e tutto l'ornamento suo.5E risplendendo in quello abito regale, e invocando Iddio rettore e salvatore di tutti, chiamò a sè due damigelle.6E all' una s'appoggiava, quasi dimostrando che per lo suo viver delicato lei non potesse sostenere il corpo suo.7E l'altra la seguitava, sostenendo le vestimenta molte ornate a modo regale.8E la faccia sua pareva una rosa; e negli occhii suoi mostrava allegrezza, occultando la grande tristizia che avea nel cuore contrito di molto timore, (e in questo modo andò allo re in vestimenta regali adornata).9E passata che fue tutte le porte, stette dinanzi al re, dove lui sedea sopra la sedia sua, vestito con le sue vestimenta regali; e risplendea tutto per l'oro e le pietre preziose, e l'aspetto suo era (molto) terribile.10E alzando la faccia, e guardando cogli occhii la regina, come fosse istato quasi a modo d' uno drago, (e vedendo) la regina (uno così terribile viso e uno così terribile aspetto, ebbe grandissima paura e timore, e) mutò la faccia sua, come fosse cenere, e cadde tramortita sopra una delle damigelle.11E subitamente Iddio rivolse il cuore dello re in sì grande benignità, ch' esso discese della sedia sua, e prese la regina nelle sue braccia persino che ritornasse in sè; e facevale vezzi, e diceva queste parole:12che hai tu Ester? Io sono tuo fratello, non avere paura alcuna.13(Però che il comandamento, il quale è stato fatto, non si intende per te, nè) non morirai tu; però che questo comandamento si tocca all' altra gente, e non a te.14E però togli e piglia la verga dell' oro.15Ed Ester incontanente la piglioe; e lo re sì gli puose il braccio al collo, e basciolla, e disse: perchè non mi parli tu?16E la regina (ritornata in sè) rispose e disse: io ti viddi nello aspetto tuo, sì come tu fossi stato uno angelo del paradiso, e io vedendo tanta gloria, spaventai ed ebbi paura.17E nella faccia se' molto maraviglioso, e tutto pieno di grazie.18E parlando queste parole, sùbito cadde in terra, e con grande pena l'aiutarono.19Lo re si turboe (in sè medesimo), e l'altre genti tutte la confortavano (molto prosperosamente, e con sollecitudine di pace e tranquillità).