SCRUTATIO

Dimanche, 22 Juin 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Genesi 30


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1 Ma pensando Rachel, ch' ella fosse sterile, invidiò la sorella, e disse al marito suo: dàmmi figliuoli, altramente io moro.1 Ma Rachele veggendosi sterile, portava invidia alla sorella, e disse al suo marito: Dammi de' figli, altrimenti io morrò.
2 Alla quale rispuose Iacob adirato: non sono io per Dio, il quale privo te del frutto del ventre tuo.2 Le rispose disgustato Giacobbe: Tengo io il luogo di Dio, il quale ti ha privata della fecondità?
3 Ed ella disse: io hoe una fante ch' hae nome Balam; va a lei, acciò ch' ella partorisca sopra le ginocchia mie, ed abbi di quella figliuoli.3 Ed ella: Io ho, disse, la serva Bala: prendila, affinché la prole di lei io mi prenda sulle mie ginocchia, e di lei io abbia de' figli.
4 E diede a lui Balam in matrimonio; la quale,4 E diede a lui Bala per moglie: la quale
5 venuto a lei lo marito, concepette e partorì uno figliuolo.5 Data a marito concepì, e partorì un figliuolo.
6 E disse Rachel: giudicommi lo Signore, ed esaudi la voce mia, dando a me figliuolo; eperciò appellò lo nome di colui Dan.6 E disse Rachele: il Signore ha giudicato in mio favore, e ha esaudita la mia voce, dandomi un figlio: e per questo chiamollo col nome di Dan.
7 E un'altra volta Balam concepette, e partorì un altro figliuolo.7 E di nuovo Bala ingravidò, e partorinne un altro,
8 Per lo quale disse Rachel: assomigliommi il Signore alla mia sorella, ed ho superato. E chiamò lui Neftali.8 In proposito del quale disse Rachele: il Signore mi ha messa alle mani colla mia sorella, e io l'ho vinta; e chiamollo Nephtali.
9 Sentendosi Lia, che di partorire era venuta meno, Zelfa ancilla sua al suo marito diede.9 Veggendo Lia, come avea lasciato di far figliuoli, diede a suo marito la sua schiava Zelpha.
10 La quale, dopo lo concetto, vedendo lo figliuolo,10 E avendo questa concepito, e partorito un figliuolo,
11 disse: bene avventurato; ed imperciò chiamò lo nome suo Gad.11 Disse ella: Fortuna: e chiamollo perciò col nome di Gad.
12 E partorio ancora Zelfa uno altro.12 Ne partorì Zelpha anche un altro.
13 E disse Lia: questa cosa è per la beatitudine mia; ed in verità diranno le femine, ch' io sia beata. E perciò chiamò lui Aser.13 E Lia disse: Questo è per mia beatitudine: perocché beata mi diranno le donne: per questo lo chiamò Aser.
14 E venuto Ruben nel tempo della biada del grano nel campo, ritrovò le mandragore, e diedele alla madre (quelle avea portate). E disse Rachel: dà a me delle mandragore del figliuolo tuo.14 Ma essendo Ruben andato alla campagna in tempo che mietevasi il grano, trovò delle mandragore, le quali egli portò a sua madre Lia. Ma Rachele disse: Fammi parte delle mandragore di tuo figlio.
15 Rispose Lia: parveti puoco avermi tolto il mio marito, e non basta questo, che anche vuogli torre le mandragore del mio figliuolo? Rispuose Rachel: dormia teco questa notte per le mandragore del tuo figliuolo.15 Rispose quella: Ti sembra egli poco l'avermi rapito il consorte, se non mi togli anche le mandragore del mio figlio? Disse Rachele: Dorma egli questa notte con te in ricompensa delle mandragore di tuo figlio.
16 E ritornando al vespro Iacob del campo, venuta è Lia incontra lui, e disse: a me entrerai, imperciò che di mercè condussi te per le mandragore del figliuolo mio. E dormi con lei in quella notte.16 E tornando alla sera Giacobbe dalla campagna, uscì incontro a lui Lia, e: Meco, disse, verrai: perché ti ho caparrato col prezzo delle mandragore del mio figliuolo. Ed egli si dormì con lei quella notte.
17 Ed esaudi Iddio le preghiere sue; e conce pette, e partori lo quinto figliuolo.17 E il Signore esaudì le preghiere di lei: e concepì, e partorì il quinto figliuolo,
18 E disse: diede Iddio la mercede a me, imper ciò ch' io diedi l'ancilla mia al marito mio; e chiamò lo nome suo Issacar.18 E disse: Il Signore mi ha renduta mercede, perché diedi la mia schiava a mio marito: e gli diede il nome d'Issachar.
19 E un'altra volta Lia concepette, e partorì lo sesto figliuolo.19 E di bel nuovo Lia concepì, e partorì il sesto figliuolo,
20 E disse: arricchito me ha Iddio di buona dote; ancora questa volta sarà meco lo marito mio, perciò ch' io gli hoe generati sei figliuoli. Ed imperciò chiamò lo nome suo Zabulon.20 E disse: Il Signore mi ha dotata di buona dote: anche questa volta si starà con me il mio marito per avergli io fatti sei figliuoli: e per questo chiamollo col nome di Zabulon.
21 Dopo il quale partorì una figliuola, ch' ebbe nome Dina.21 Dopo di questo partorì una figlia per nome Dina.
22 Ricordandosi lo Signore di Rachel, ed esaudi lei, ed aperse la vulva sua.22 Ricordatosi il Signore anche di Rachele la esaudì, e la rendé feconda.
23 La quale concepette, e partorì uno figliuolo, dicendo: tolse Iddio lo vituperio mio.23 E concepì, e partorì un figliuolo, dicendo: Il Signore ha tolto il mio obbrobrio.
24 E chiamò lo nome suo Iosef, dicendo: aggiunga a me lo Signore un altro figliuolo.24 E chiamollo col nome di Giuseppe, dicendo: Il Signore diami ancora un altro figliuolo.
25 Ma nato Iosef, disse Iacob al suocero suo: lasciami, acciò ch' io ritorni nella patria e nella terra mia.25 Ma nato che fu Giuseppe, disse Giacobbe al suo suocero: Dammi licenza, che io me ne torni alla patria, e nella mia terra.
26 Dàmmi le mogli e li figliuoli miei, per le quali io servii a te, acciò ch' io l'avessi: tu hae co gnosciuto la servitù, per la quale io servii a te.26 Dammi le mogli, e i miei figliuoli, per li quali sono stato a' tuoi servigi, affinché io me ne vada: tu sai qual sorte di servigio sia stato il mio.
27 E disse a lui Laban: io troverò grazia nel cospetto tuo; e per esperimento in verità io ho co gnosciuto, che Iddio m'hae benedetto per te.27 Disse a lui Laban: Possa io trovar grazia dinanzi a te: io ho conosciuto alla prova, che Dio mi ha benedetto per causa tua.
28 Ordina la mercede ch' io ti dea.28 Determina tu la ricompensa, ch'io debba darti.
29 E quelli rispuose, e disse: tu hai conosciuto, come io t'ho servito, e quanta la tua possessione è stata nelle mani mie.29 Ma quegli rispose: Tu sai in qual modo ti ho servito, e quanto sieno augumentati nelle mani mie i tuoi beni.
30 Poco avevi innanzi ch' io venissi a te; ed ora tu sei fatto ricco, e benedisse te lo Signore dallo intramento mio. Iusta cosa è adunque, ch' io provegga ancora alcuna volta alla casa mia.30 Poco tu avevi prima ch'io venissi a te: ora sei divenuto ricco: e il Signore ti ha benedetto alla mia venuta. È adunque giusto, che io pensi una volta anche alla casa mia.
31 E disse Laban: che darò io a te? E quegli disse: niuna cosa voglio; ma se tu farai quello ch' io addomando, un'altra volta pascerò e custodirò le bestie tue.31 E Laban gli disse: Che ti darò io? Ma quegli replicò: Non voglio nulla ma se farai quello ch'io chiedo, pascerò di nuovo le tue pecore, e n'avrò cura,
32 Gira ogni tua greggia, e isparti tutte le pecore variate e di diversa lana; e quello che rosso e maculoso e vario sarà, così nelle pecore come nelle capre, sarà la mercè mia (in merito del servi gio ch' io t'ho fatto).32 Raduna insieme tutti i tuoi greggi, e metti da parte tutte le pecore variegate, e macchiate di pelame: e tutto quello che verrà fosco, e macchiato, e vario tanto di pecore, che di capre, sarà la mia mercede.
33 E risponderà a me domani la iustizia mia, quando il tempo del piacevole sarà venuto innanzi a te; ed ogni cosa che non saranno varia e maculosa e rossa, cosi nelle pecore come nelle capre, di furto mi reprenderai.33 E parlerà un dì a mio favore la mia fedeltà, allorché verrà il tempo concordato tra noi: e tutto quello che non sarà di vario colore, o macchiato, o fosco tanto di pecore, come di capre, mi dimostrerà reo di furto.
34 E disse Laban: grato è a me quello che tu mi domandi.34 Disse Laban: Mi piace quello che domandi.
35 Ed ispartì in quello dì le capre e le pecore e'porci e'montoni variati e macchiosi; e tutta l'altra greggia d'uno colore, cioè bianco e negro pelo, e dielle nelle mani de'suoi figliuoli.35 E quel giorno separò le capre, e le pecore, e i capri e i montoni di vario colore, e macchiati: e tutto il gregge di un sol colore, cioè di bianco, e nero pelame lo diede in governo de' suoi figliuoli.
36 E pose lo spazio dell' andamento, intra sè ed il genero, di tre dì; il quale pascea tutte le altre sue greggie.36 E pose una distanza di tre giorni di viaggio tra sé, e il genero, il quale pascolava il rimanente de' suoi greggi.
37 E togliendo adunque Iacob verghe populee verdi, e di màndoli e di plàtano, una parte scortecò di loro; e levate le corteccie, di queste, le quali spogliate erano, la bianchezza apparì nelle verghe; ma quelle che non erano scortecate più verdi stettero; e così in questo modo lo colore è fatto vario.37 Prese adunque Giacobbe delle verghe di pioppo verdi, e di mandorlo, e di platano, e ne levò parte della corteccia, levata la quale, dove le verghe erano spogliate, spiccò il bianco: e dove non erano state toccate rimasero verdi: onde in tal guisa risultò vario colore.
38 E puose quelle ne'canali dove si spandea l'acqua, sì che quando venissero le greggie a bere, innanzi agli occhii avessero le verghe, e nello aspetto di quelle concepessero.38 E le pose ne' canali, dove gettavasi l'acqua, affinché venute a bere le pecore, avesser dinanzi agli occhi le verghe, e concepissero rimirandole.
39 E fatto è così, che in quello calore del coito le pecore (che si congiungevano) vedessero le verghe, e partorissero maculose e variate, di diverso colore ripiene.39 Ed avvenne, che le pecore in calore miravano le verghe, e figliavano agnelli con macchie, e pezzati, e sparsi di vario colore.
40 E divise la greggia Iacob, e puose le verghe negli canali innanzi agli occhi de'montoni; ed erano tutte le bianche e le nere di Laban; e tutte le altre di Iacob, dispartite intra sè le greggie.40 E Giacobbe divise il gregge, e pose le verghe nei canali davanti agli occhi degli arieti: ed erano di Laban tutti i bianchi, e i neri: gli altri poi tutti di Giacobbe, avendo i greggi separati tra loro.
41 Adunque, quando nel primo tempo veniano le pecore, ponea Iacob le verghe ne' canali dell’acque innanzi agli occhii de' montoni e delle pecore, acciò che in quelle contemplazioni concepessero.41 Quando adunque alla primavera dovean concepire le pecore, mettea Giacobbe le verghe ne' canali dell'acqua dinanzi agli occhi dei montoni, e delle pecore, affinché queste concepissero in guardandole:
42 Ma quelle ch' erano da mandare da sera, e nell'ultimo del concepire, non vi ponea quelle verghe. Fatte sono, quelle che erano da sera, di Laban; e quelle ch' erano nel primo tempo, di Iacob.42 Al tempo poi, in cui le pecore concepiscono, e portano per la seconda volta, non metteva le verghe. E le pecore della seconda eran di Laban: quelle poi della prima figliatura erano di Giacobbe.
43 Ed è arricchito l'uomo oltre il modo; ed ebbe molte greggie, ancille e servi e cammelli ed asini.43 E questi si fece ricco formisura, e fece acquisto di molti greggi, di serve, e servi, e di cammelli, e asini.