SCRUTATIO

Dimanche, 22 Juin 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Genesi 30


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Ma pensando Rachel, ch' ella fosse sterile, invidiò la sorella, e disse al marito suo: dàmmi figliuoli, altramente io moro.1 Rachele, vedendo che non le era concesso di dare figli a Giacobbe, divenne gelosa della sorella e disse a Giacobbe: «Dammi dei figli, se no io muoio!».
2 Alla quale rispuose Iacob adirato: non sono io per Dio, il quale privo te del frutto del ventre tuo.2 Giacobbe s’irritò contro Rachele e disse: «Tengo forse io il posto di Dio, il quale ti ha negato il frutto del grembo?».
3 Ed ella disse: io hoe una fante ch' hae nome Balam; va a lei, acciò ch' ella partorisca sopra le ginocchia mie, ed abbi di quella figliuoli.3 Allora ella rispose: «Ecco la mia serva Bila: unisciti a lei, partorisca sulle mie ginocchia cosicché, per mezzo di lei, abbia anch’io una mia prole».
4 E diede a lui Balam in matrimonio; la quale,4 Così ella gli diede in moglie la propria schiava Bila e Giacobbe si unì a lei.
5 venuto a lei lo marito, concepette e partorì uno figliuolo.5 Bila concepì e partorì a Giacobbe un figlio.
6 E disse Rachel: giudicommi lo Signore, ed esaudi la voce mia, dando a me figliuolo; eperciò appellò lo nome di colui Dan.6 Rachele disse: «Dio mi ha fatto giustizia e ha anche ascoltato la mia voce, dandomi un figlio». Per questo ella lo chiamò Dan.
7 E un'altra volta Balam concepette, e partorì un altro figliuolo.7 Bila, la schiava di Rachele, concepì ancora e partorì a Giacobbe un secondo figlio.
8 Per lo quale disse Rachel: assomigliommi il Signore alla mia sorella, ed ho superato. E chiamò lui Neftali.8 Rachele disse: «Ho sostenuto contro mia sorella lotte tremende e ho vinto!». E lo chiamò Nèftali.
9 Sentendosi Lia, che di partorire era venuta meno, Zelfa ancilla sua al suo marito diede.9 Allora Lia, vedendo che aveva cessato di aver figli, prese la propria schiava Zilpa e la diede in moglie a Giacobbe.
10 La quale, dopo lo concetto, vedendo lo figliuolo,10 Zilpa, la schiava di Lia, partorì a Giacobbe un figlio.
11 disse: bene avventurato; ed imperciò chiamò lo nome suo Gad.11 Lia esclamò: «Per fortuna!» e lo chiamò Gad.
12 E partorio ancora Zelfa uno altro.12 Zilpa, la schiava di Lia, partorì un secondo figlio a Giacobbe.
13 E disse Lia: questa cosa è per la beatitudine mia; ed in verità diranno le femine, ch' io sia beata. E perciò chiamò lui Aser.13 Lia disse: «Per mia felicità! Certamente le donne mi chiameranno beata». E lo chiamò Aser.
14 E venuto Ruben nel tempo della biada del grano nel campo, ritrovò le mandragore, e diedele alla madre (quelle avea portate). E disse Rachel: dà a me delle mandragore del figliuolo tuo.14 Al tempo della mietitura del grano, Ruben uscì e trovò delle mandragore, che portò alla madre Lia. Rachele disse a Lia: «Dammi un po’ delle mandragore di tuo figlio».
15 Rispose Lia: parveti puoco avermi tolto il mio marito, e non basta questo, che anche vuogli torre le mandragore del mio figliuolo? Rispuose Rachel: dormia teco questa notte per le mandragore del tuo figliuolo.15 Ma Lia rispose: «Ti sembra poco avermi portato via il marito, perché ora tu voglia portare via anche le mandragore di mio figlio?». Riprese Rachele: «Ebbene, Giacobbe si corichi pure con te questa notte, ma dammi in cambio le mandragore di tuo figlio».
16 E ritornando al vespro Iacob del campo, venuta è Lia incontra lui, e disse: a me entrerai, imperciò che di mercè condussi te per le mandragore del figliuolo mio. E dormi con lei in quella notte.16 La sera, quando Giacobbe arrivò dalla campagna, Lia gli uscì incontro e gli disse: «Da me devi venire, perché io ho pagato il diritto di averti con le mandragore di mio figlio». Così egli si coricò con lei quella notte.
17 Ed esaudi Iddio le preghiere sue; e conce pette, e partori lo quinto figliuolo.17 Il Signore esaudì Lia, la quale concepì e partorì a Giacobbe un quinto figlio.
18 E disse: diede Iddio la mercede a me, imper ciò ch' io diedi l'ancilla mia al marito mio; e chiamò lo nome suo Issacar.18 Lia disse: «Dio mi ha dato il mio salario, perché ho dato la mia schiava a mio marito». E lo chiamò Ìssacar.
19 E un'altra volta Lia concepette, e partorì lo sesto figliuolo.19 Lia concepì e partorì ancora un sesto figlio a Giacobbe.
20 E disse: arricchito me ha Iddio di buona dote; ancora questa volta sarà meco lo marito mio, perciò ch' io gli hoe generati sei figliuoli. Ed imperciò chiamò lo nome suo Zabulon.20 Lia disse: «Dio mi ha fatto un bel regalo: questa volta mio marito mi preferirà, perché gli ho partorito sei figli». E lo chiamò Zàbulon.
21 Dopo il quale partorì una figliuola, ch' ebbe nome Dina.21 In seguito partorì una figlia e la chiamò Dina.
22 Ricordandosi lo Signore di Rachel, ed esaudi lei, ed aperse la vulva sua.22 Dio si ricordò anche di Rachele; Dio la esaudì e la rese feconda.
23 La quale concepette, e partorì uno figliuolo, dicendo: tolse Iddio lo vituperio mio.23 Ella concepì e partorì un figlio e disse: «Dio ha tolto il mio disonore».
24 E chiamò lo nome suo Iosef, dicendo: aggiunga a me lo Signore un altro figliuolo.24 E lo chiamò Giuseppe, dicendo: «Il Signore mi aggiunga un altro figlio!».
25 Ma nato Iosef, disse Iacob al suocero suo: lasciami, acciò ch' io ritorni nella patria e nella terra mia.25 Dopo che Rachele ebbe partorito Giuseppe, Giacobbe disse a Làbano: «Lasciami andare e tornare a casa mia, nella mia terra.
26 Dàmmi le mogli e li figliuoli miei, per le quali io servii a te, acciò ch' io l'avessi: tu hae co gnosciuto la servitù, per la quale io servii a te.26 Dammi le mogli, per le quali ti ho servito, e i miei bambini, perché possa partire: tu conosci il servizio che ti ho prestato».
27 E disse a lui Laban: io troverò grazia nel cospetto tuo; e per esperimento in verità io ho co gnosciuto, che Iddio m'hae benedetto per te.27 Gli disse Làbano: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi... Per divinazione ho saputo che il Signore mi ha benedetto per causa tua».
28 Ordina la mercede ch' io ti dea.28 E aggiunse: «Fissami il tuo salario e te lo darò».
29 E quelli rispuose, e disse: tu hai conosciuto, come io t'ho servito, e quanta la tua possessione è stata nelle mani mie.29 Gli rispose: «Tu stesso sai come ti ho servito e quanto sono cresciuti i tuoi averi per opera mia.
30 Poco avevi innanzi ch' io venissi a te; ed ora tu sei fatto ricco, e benedisse te lo Signore dallo intramento mio. Iusta cosa è adunque, ch' io provegga ancora alcuna volta alla casa mia.30 Perché il poco che avevi prima della mia venuta è aumentato oltre misura, e il Signore ti ha benedetto sui miei passi. Ma ora, quando lavorerò anch’io per la mia casa?».
31 E disse Laban: che darò io a te? E quegli disse: niuna cosa voglio; ma se tu farai quello ch' io addomando, un'altra volta pascerò e custodirò le bestie tue.31 Riprese Làbano: «Che cosa ti devo dare?». Giacobbe rispose: «Non mi devi nulla; se tu farai per me quanto ti dico, ritornerò a pascolare il tuo gregge e a custodirlo.
32 Gira ogni tua greggia, e isparti tutte le pecore variate e di diversa lana; e quello che rosso e maculoso e vario sarà, così nelle pecore come nelle capre, sarà la mercè mia (in merito del servi gio ch' io t'ho fatto).32 Oggi passerò fra tutto il tuo bestiame; tu metti da parte ogni capo di colore scuro tra le pecore e ogni capo chiazzato e punteggiato tra le capre: sarà il mio salario.
33 E risponderà a me domani la iustizia mia, quando il tempo del piacevole sarà venuto innanzi a te; ed ogni cosa che non saranno varia e maculosa e rossa, cosi nelle pecore come nelle capre, di furto mi reprenderai.33 In futuro la mia stessa onestà risponderà per me; quando verrai a verificare il mio salario, ogni capo che non sarà punteggiato o chiazzato tra le capre e di colore scuro tra le pecore, se si troverà presso di me sarà come rubato».
34 E disse Laban: grato è a me quello che tu mi domandi.34 Làbano disse: «Bene, sia come tu hai detto!».
35 Ed ispartì in quello dì le capre e le pecore e'porci e'montoni variati e macchiosi; e tutta l'altra greggia d'uno colore, cioè bianco e negro pelo, e dielle nelle mani de'suoi figliuoli.35 In quel giorno mise da parte i capri striati e chiazzati e tutte le capre punteggiate e chiazzate, ogni capo che aveva del bianco, e ogni capo di colore scuro tra le pecore. Li affidò ai suoi figli
36 E pose lo spazio dell' andamento, intra sè ed il genero, di tre dì; il quale pascea tutte le altre sue greggie.36 e stabilì una distanza di tre giorni di cammino tra sé e Giacobbe, mentre Giacobbe pascolava l’altro bestiame di Làbano.
37 E togliendo adunque Iacob verghe populee verdi, e di màndoli e di plàtano, una parte scortecò di loro; e levate le corteccie, di queste, le quali spogliate erano, la bianchezza apparì nelle verghe; ma quelle che non erano scortecate più verdi stettero; e così in questo modo lo colore è fatto vario.37 Ma Giacobbe prese rami freschi di pioppo, di mandorlo e di platano, ne intagliò la corteccia a strisce bianche, mettendo a nudo il bianco dei rami.
38 E puose quelle ne'canali dove si spandea l'acqua, sì che quando venissero le greggie a bere, innanzi agli occhii avessero le verghe, e nello aspetto di quelle concepessero.38 Mise i rami così scortecciati nei canaletti agli abbeveratoi dell’acqua, dove veniva a bere il bestiame, bene in vista per le bestie che andavano in calore quando venivano a bere.
39 E fatto è così, che in quello calore del coito le pecore (che si congiungevano) vedessero le verghe, e partorissero maculose e variate, di diverso colore ripiene.39 Così le bestie andarono in calore di fronte ai rami e le capre figliarono capretti striati, punteggiati e chiazzati.
40 E divise la greggia Iacob, e puose le verghe negli canali innanzi agli occhi de'montoni; ed erano tutte le bianche e le nere di Laban; e tutte le altre di Iacob, dispartite intra sè le greggie.40 Quanto alle pecore, Giacobbe le separò e fece sì che le bestie avessero davanti a loro gli animali striati e tutti quelli di colore scuro del gregge di Làbano. E i branchi che si era così formato per sé, non li mise insieme al gregge di Làbano.
41 Adunque, quando nel primo tempo veniano le pecore, ponea Iacob le verghe ne' canali dell’acque innanzi agli occhii de' montoni e delle pecore, acciò che in quelle contemplazioni concepessero.41 Ogni qualvolta andavano in calore bestie robuste, Giacobbe metteva i rami nei canaletti in vista delle bestie, per farle concepire davanti ai rami.
42 Ma quelle ch' erano da mandare da sera, e nell'ultimo del concepire, non vi ponea quelle verghe. Fatte sono, quelle che erano da sera, di Laban; e quelle ch' erano nel primo tempo, di Iacob.42 Quando invece le bestie erano deboli, non li metteva. Così i capi di bestiame deboli erano per Làbano e quelli robusti per Giacobbe.
43 Ed è arricchito l'uomo oltre il modo; ed ebbe molte greggie, ancille e servi e cammelli ed asini.43 Egli si arricchì oltre misura e possedette greggi in grande quantità, schiave e schiavi, cammelli e asini.