Scrutatio

Venerdi, 17 maggio 2024 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Isaia 10


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Guai a quelli che promulgano decreti iniqui e, nel redigere, mettono per iscritto l'oppressione,1 Guai a coloro, che formano leggi inique, e scrivono a tutto potere (sentenze) a ingiustizia:
2 per privare i miseri della giustizia e derubare il diritto dei poveri del mio popolo, sì che le vedove diventino loro preda e spoglino gli orfani.2 Affin di opprimere in giudizio i poveri, e di sovverchiare i piccoli del popol mio, per far loro preda le vedove, e saccheggiare i pupilli.
3 Che farete nel giorno del castigo, quando la rovina arriverà da lontano? Presso chi fuggirete per avere aiuto e dove lascerete la vostra ricchezza?3 Che fareste voi nel dì della visita, e della desolazione, che vien di lontano? A chi ricorrerete voi per aiuto? E dove cederete voi le vostre grandezze,
4 Non rimarrà che curvarsi fra i prigionieri e cadere sotto gli uccisi. Malgrado ciò l'ira del Signore non cala, e la sua mano è ancora tesa.4 Per non piegare il collo tragli schiavi, e non cadere tra' morti? Per tutte queste cose il furore di lui non è calmato, ma stesa è tuttor la sua mano.
5 Guai all'Assiria, bastone del mio furore e verga del mio sdegno!5 Guai ad Assur, verga, e bastone del furor mio, l'ira mia e nella sua mano.
6 La inviavo contro una nazione empia, le davo ordini contro il popolo del mio furore per spogliarlo, predarlo e calpestarlo come fango di strada.6 Lo manderò io ad un popolo fallace, e contro un popolo, col quale io sono sdegnato, e darò miei ordini a lui, per chè ne porti via le spoglie, e lo metta a saccomanno, e lo riduca ad esser conculcato come il fango della piazze.
7 Ma essa non pensava così ed il suo cuore non giudicava così; ma in cuore suo si proponeva di distruggere e di annientare nazioni numerose.7 Ma egli non così penserà, e nel suo cuore non formerà tal concetto; ma il cuore di lui mirerà a distruggere, e ad estirpare nazioni non poche.
8 Infatti diceva: "I miei prìncipi non sono tutti re?8 Imperocché egli dirà:
9 Non è stata forse Calno come Càrchemis? Camat non è forse stata come Arpad e Samaria non è stata forse come Damasco?9 I miei cortigiani non son eglino tutti regi? Non è egli stato di Calano come di Carchamio? E di Emath come di Arphad? Non è egli stato di Samaria come di Damasco?
10 Come la mia mano ha raggiunto i regni degli idoli, le cui statue erano più numerose di quelle di Gerusalemme e di Samaria,10 Allo stesso modo, che la mia mano ha occupato i regni d'uno, e d'altro idolo; così (vincerò) i simolacri di que' di Gerusalemme, e di Samaria.
11 certamente, come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli, così farò anche a Gerusalemme e ai suoi simulacri".11 Forse che quello, che io feci a Samaria, e agl'idoli di lei, noi farò a Gerusalemme, e a' suoi simolacri?
12 E quando il Signore avrà terminato tutta la sua opera sul monte Sion in Gerusalemme, punirà il frutto dell'orgoglioso cuore del re di Assiria e l'alterigia dei suoi occhi alteri.12 Ma quando il Signore avrà compiute tutte le opere sue nel monte di Sion, ed in Gerusalemme, farà egli ricerca de' sensi del cuor superbo del re Assiro, e della fastosa burbanza degli occhi di lui.
13 Poiché ha detto: "Ho agito con la forza della mia mano e con la mia sapienza, poiché sono intelligente. Ho rimosso i confini dei popoli, ho depredato le loro riserve e come un eroe ho fatto discendere gli assisi in trono.13 Imperocché egli ha detto: Col valore della mia mano ho io fatto, e colla saggezza mia ho disposto; ed ho cangiati i confini de' popoli, ed ho spogliati i principi loro, e potente come io sono, ho messi giù que', che sedevano in alto.
14 La mia mano ha raggiunto come un nido le ricchezze dei popoli; come uno raccoglie le uova abbandonate, io ho raccolto la terra intera, e non ci fu nessuno ad agitare ali, ad aprire il becco e pigolare".14 E la possanza de' popoli fu al mio valore come una nidiata d'uccelli, e ho riunito a me tutta quanta la terra, come si radunan le ova lasciate in abbandono, né fu chi movesse un'ala, e aprisse la bocca, e pipilasse.
15 Si gloria forse la scure contro colui che taglia con essa o s'inorgoglisce la sega contro chi la maneggia? Come se il bastone volesse brandire quelli che lo alzano, e la verga sollevare ciò che non è di legno!15 Si glorierà ella la scure contro di colui, che fende con essa? od insuperbirà la sega contro di colui, dal quale è mossa? Come se la verga s'insuperbisse contro di colui, che la alza, o insuperbisca il bastone, il qual certamente e un legno.
16 Perciò il Signore, Dio degli eserciti, manderà la consunzione nelle sue valide schiere, e nella sua gloria egli produrrà un incendio, un incendio di fuoco.16 Per questo il Dominatore Signore degli eserciti manderà la macilenza ai suoi grassi guerrieri; e sotto la gloria di lui arderà quasi un acceso rogo di fiamme.
17 La luce d'Israele diventerà un fuoco e il suo Santo una fiamma, che brucerà e divorerà le sue spine e i suoi pruni in un giorno.17 E la luce d'Israele sarà con quel fuoco, e il Santo di lui con la fiamma, e si accenderanno, e arderanno le spine di Assur, e gli sterpi in un giorno.
18 E la gloria della sua foresta e della sua vigna egli la consumerà dall'anima fino al corpo e sarà come un ammalato che viene meno.18 E la gloria di questa selva, e di questo Carmelo sarà consunta dall'anima fino al corpo, ed egli fuggirà sbigottito.
19 I rimanenti alberi della sua foresta saranno poca cosa e un fanciullo li potrebbe contare.19 E le piante, che rimarranno di questa selva per la loro scarsezza si conteranno, e un fanciullo faranne registro.
20 In quel giorno, il resto d'Israele e i superstiti della casa di Giacobbe cesseranno di appoggiarsi su chi li colpisce, ma si appoggeranno con lealtà sul Signore, il Santo d'Israele.20 E allora sarà, che gli avanzi d'Israele, e quelli della casa di Giacobbe, che saranno scampati, non seguiteran più ad appoggiarsi sopra colui, che li percuote; ma si appoggeranno sinceramente al Signore santo d'Israele.
21 Un resto ritornerà, il resto di Giacobbe, al Dio potente.21 Gli avanzi, gli avanzi di Giacobbe, io dico, si convertiranno al Dio forte.
22 Poiché, anche se il tuo popolo, o Israele, è come la sabbia del mare, solo un resto tra esso ritornerà; è decretata la distruzione, che farà traboccare la giustizia.22 Imperocché quando il popol tuo, o Israele, fosse come la rena del mare; gli avanzi di lui si convertiranno: la e consumazione, e l'accorciamento ridonderà di giustizia.
23 Difatti il Signore, Dio degli eserciti, compirà la distruzione decretata in mezzo a tutto il paese.23 Imperocché consumazione, ed o accorciamento farà il Signore Dio degli o eserciti in tutta la terra;
24 Perciò così parla il Signore degli eserciti: "O popolo mio che abiti in Sion, non temere l'Assiria, che ti percuote con la verga, e solleva il suo bastone contro di te, alla maniera dell'Egitto!24 Per la qual cosa dice il Signore Dio degli eserciti: popolo mio, che abiti in Sion, non aver paura dell'Assiro: egli ti batterà con verga, e alzerà il suo bastone sopra di te dalla strada, che va in Egitto.
25 Perché ancora un breve tempo, e il furore li consumerà, la mia ira li annienterà.25 Imperocché tra un pochetto, in breve lo sdegno, e il furor mio contro le scelleraggini loro giungerà al suo colmo.
26 Il Signore degli eserciti susciterà contro di lui il flagello, come quando percosse Madian presso la rupe di Oreb; stenderà la sua verga sul mare e l'alzerà come fece in Egitto.26 E il Signore degli eserciti alzerà sopra l'Assiro un flagello simile alla piaga de' Madianiti al masso di Oreb, e come (alzò) la sua verga sopra del mare, la alzerà parimente sulla strada di Egitto.
27 In quel giorno il suo fardello scomparirà dalla tua spalla, il suo giogo sarà rimosso dal tuo collo".27 E in quel giorno sarà tolto dalle tue spalle il peso di Assur, e il giogo di lui dal tuo collo, e il giogo marcirà a cagione dell'olio.
28 Egli avanza dalle parti di Rimmòn, è arrivato ad Aiàt, ha attraversato Magròn, a Micmàs ha deposto i suoi arnesi.28 Egli giungerà ad Aiath, passerà al Magron, a Machmas poserà i suoi carriaggi.
29 Hanno varcato il passo, in Gheba si accampano. Rama è atterrita, Gàbaa di Saul prende la fuga.29 Passeranno di corsa; a Gaba poseranno gli alloggiamenti: Rama è tutta sbigottita: Gabaath di Saulle si dà alla fuga.
30 Strilla con la tua voce, Bat-Gallìm; fa' attenzione, Làisa, povera Anatòt!30 Alza le strida, o figlia di Gallim: pensa a te, o Laisa, e tu Anathoth poverina.
31 Madmenà si è messa in fuga, gli abitanti di Ghebìm cercano rifugio.31 Medemena ha fatta trasmigrazione: abitatori di Gabin fatevi coraggio.
32 Oggi stesso sarà a Nob per fare la sosta, agiterà la sua mano contro il monte della figlia di Sion, contro la collina di Gerusalemme.32 V'è ancora del giorno per andare a posare a Nobe: scuoterà la sua mano contro il monte della figliuola di Sion, contro il colle di Gerusalemme.
33 Ecco: il Signore Dio degli eserciti abbatte i rami con veemenza, le cime più alte sono recise, quelle elevate sono abbassate.33 Ecco, che il Dominatore Signor degli eserciti spezzerà con terrore il vaso di terra, e le piante eccelse saranno troncate, e i grandi saranno umiliati.
34 Egli schianta il folto della foresta con l'ascia, e il Libano cade per mezzo del Potente.34 E il folto della macchia sarà tagliato dal ferro, e il Libano cogli alti cedri suoi caderà.