Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Sapienza 6


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Ascoltate, dunque, o re, e vogliate comprendere! Imparate, o governanti delle regioni della terra!1 La sapienza è migliore che le forze; e l' uomo prudente si è migliore che il forte.
2 Porgete orecchio, voi che dominate le moltitudini e siete orgogliosi delle folle di popoli:2 Udite dunque, o re, e intendete; giùdici dei confini della terra, imprendete.
3 Dal Signore vi è stato dato il dominio e il potere dall'Altissimo, il quale esaminerà le vostre opere e scruterà i piani,3 Date le orecchie, voi che contenete le moltitudini, e piacete a voi nelle turbe delle genti.
4 poiché, essendo ministri del suo regno, non avete governato rettamente, né avete osservato la legge, né avete camminato secondo il volere di Dio.4 Egli è data da Dio potestade a voi, (e la possanza) e la virtude v'è data dallo Altissimo, il quale v' addomanderae delle opere vostre, e ricercherae li vostri pensieri.
5 Terribile e veloce si ergerà contro di voi, poiché un severo giudizio si fa contro chi presiede.5 Però che, conciosia cosa che voi foste gubernatori del suo regno, giudicaste non dirittamente, e non osservaste la legge della giustizia, e non andaste secondo la volontà di Dio.
6 Senza dubbio l'inferiore è meritevole di misericordia, ma i potenti saranno esaminati con rigore.6 E Iddio apparve tosto e ispaventevolmente a voi; però che il durissimo suo giudicio si farae in coloro i quali signoreggiano li altri.
7 Il padrone di tutte le cose non teme persona, né si preoccupa della grandezza, perché egli ha fatto il piccolo come il grande e si prende cura ugualmente di tutti;7 Al piccolo si concede la misericordia; li potenti potentemente fieno tormentati.
8 ma su quanti dominano incombe un giudizio severo.8 Iddio (che è Signore di tutti) non ne trarrae (per maggioranza) la persona, di qualunque stato sia, e non temerae di che grandezza si sia; però ch' egli fece il piccolo e il grande, e hae uguale cura di tutti.
9 Per voi, dunque, o prìncipi, sono le mie parole, perché impariate la sapienza e non possiate prevaricare.9 Il più forte tormento soprastae alli più forti.
10 Quanti osservano santamente le leggi divine, saranno riconosciuti santi, e quanti le avranno apprese vi troveranno una difesa.10 A voi dunque, o re, sono queste mie parole, acciò che voi appariate sapienza, e non travalichiate.
11 Desiderate, pertanto, le mie parole, bramatele e sarete istruiti.11 Però che coloro che osservano la giustizia, saranno giudicati giustamente; e coloro che averanno imparato le cose giuste, troveranno (quando fieno domandati da Dio dello re loro) che rispondere.
12 Splendida e incorruttibile è la sapienza, facilmente è conosciuta da quanti l'amano e si lascia trovare da quanti la cercano.12 Desiderate dunque li miei sermoni e amateli, e averete scienza.
13 Per farsi riconoscere previene quanti la desiderano.13 La sapienza è chiara, ed è quella che mai non si guasta; e leggermente si vede da coloro che l'amano, e fia trovata da coloro che la cercono.
14 Chi si leva per essa di buon mattino non dovrà faticare, perché la troverà seduta alla sua porta.14 Ed ella prima piglia coloro che lei desiderano, per mostrarsi prima a loro.
15 Pensare ad essa è suprema intelligenza, e chi veglia per lei sarà presto senza pena;15 Chi veggiò il die, non s' affaticherae invano in servigio di lei; però ch' elli la troverae sedere alle sue porte.
16 perché essa va in cerca di quanti sono degni di lei, nelle strade appare loro con benevolenza e in ogni progetto va loro incontro.16 Pensate di lei; il senno è venuto al fine suo; e chi veghiarae per lei, tosto fia securo.
17 Suo principio è un sincero desiderio di educazione;17 Però che ella, cercandone, accerchia coloro che di lei sono degni; e nelle (sue) vie allegramente si mostra loro, e fassi loro incontro in ogni providenza.
18 la cura dell'educazione è amore; l'amore è osservanza delle sue leggi; il rispetto delle sue leggi è garanzia di incorruttibilità,18 Lo principio di quella è lo vero desiderio di lei.
19 e l'incorruttibilità ci fa stare vicini a Dio;19 La diligenza dunque della disciplina è la dilezione; e la dilezione è la osservanza della legge sua; la osservanza della legge è compiuta incorruzione.
20 così il desiderio di sapienza conduce al regno.20 La incorruzione fa l' uomo essere prossimato a Dio.
21 Se dunque, prìncipi dei popoli, vi dilettate di troni e di scettri, onorate la sapienza, perché possiate regnare in eterno.21 Il desiderio della sapienza producerae l' uomo al perpetuale regno.
22 Annunzierò che cos'è la sapienza e come nacque, non vi nasconderò i misteri, ma dal principio della creazione ne seguirò le orme, metterò in luce la sua conoscenza e non mi allontanerò dalla verità.22 Se dunque voi, o re del popolo, vi dilettate nelle sedie e nelle verghe regali, amate la sapienza, sì che voi regniate in perpetuo.
23 Non mi accompagnerò con la struggente invidia, poiché essa non ha niente in comune con la sapienza.23 Amate il lume della sapienza, voi che siete sopra i popoli.
24 La moltitudine dei sapienti è la salvezza del mondo e un re saggio è la prosperità del popolo.24 E io riconterò, che cosa è la sapienza, in che modo ella è fatta, e non nasconderoe da voi li sacramenti di Dio; ma io cercheroe dal principio della nativitade (della sapienza), e metteroe in luce la sua scienza; non taceroe la veritade.
25 Lasciatevi dunque istruire dalle mie parole e ne trarrete profitto.25 E non anderoe per via colla invidia attristante; però che (lo invidioso e) cotale uomo non sarà partecipe di sapienza.
26 La moltitudine della sapienza sì è sanitade dell' uomo; e il savio re sì è fermamento del popolo.
27 Adunque togliete disciplina per le mie parole, e gioveravvi.