Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Cantico 2


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Io sono un narciso di Saron, un giglio delle valli.1 (LA VOCE DI CRISTO)Io sono lo fiore del campo, e giglio delle valli.
2 Come un giglio fra i cardi, così la mia amica fra le giovani.2 Sì come è 'l giglio tra le spine, così l'amica mia tra le figliuole.(LA VOCE DELLA CHIESA)
3 Come un cedro fra le piante selvatiche, così il mio Diletto fra i giovani. Alla sua ombra con gioia mi siedo, e il suo frutto è dolce al mio palato.3 Sì come il pomaro tra li àrbori delle selve, così è il diletto mio tra' figliuoli. Sotto l'ombra di colui, ch' io desiderai, sedei; e il frutto suo fu dolce allo gusto mio.
4 Mi ha condotto nella casa del vino e la sua armata contro di me è amore.4 Menommi il re nella cella sua vinaria; ordinoe in me caritade.
5 Ravvivatemi con focacce d'uva, rianimatemi con cedri: sono malata d'amore, io!5 Fornitemi di fiori ed empietemi le mani di pomi; però ch' io per amore languisco.
6 La sua mano sinistra è sotto il mio capo, e la sua destra mi abbraccia.6 La mano sua sinistra sotto il mio capo, e la destra sua mi abbracciò.(LA VOCE DI CRISTO)
7 Vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, per le gazzelle o per le cerve del campo: non svegliate, non risvegliate l'amore, finché a lei piaccia!7 Io vi scongiuro, figliuole di Ierusalem, per le capre e per li cervi delli campi, che voi non isdormentiate, e che non facciate svegliare la mia diletta, infino ch' ella vuole.(LA VOCE DELLA CHIESA)
8 Voce del mio Diletto: ecco egli viene saltando sui monti, balzando sui colli.8 La voce del diletto mio; elli viene, saltando nelli monti, e trapassando li colli.
9 Il mio Diletto è simile a una gazzella, o a un cucciolo di cervi. Eccolo! E' già dietro al nostro muro, guarda per le finestre, spia fra i cancelli.9 Il mio diletto è simigliante alla cervietta e al cavriolo delli cervi; ecco, ch' elli sta dopo il parete nostro, guardando per le finestre, mirando per li cancelli.
10 Parla il mio Diletto e mi dice: "A'lzati, amica mia, mia bella, e vieni!10 Ecco l'amato mio, che mi favella: lèvati su tosto, amica mia, colomba mia, formosa mia, e vieni.
11 Ecco, l'inverno è passato, cessata è la pioggia, se n'è andata.11 Però ch' egli è già passato il verno, e la piova se n'andoe e partissi.
12 Riappaiono i fiori sulla terra, è giunto il tempo della canzone, e la voce della tortora si ode nella nostra terra.12 Li fiori apparveno nella terra nostra, il tempo di podare è venuto; la voce della tortore è udita nella terra nostra.
13 Il fico emette le sue gemme, e le viti in fiore esalano profumo. A'lzati, amica mia, mia bella, e vieni!13 Il fico mise li grossi suoi; le vigne fiorite diedono l'odore suo.(LA VOCE DI CRISTO)Lièvati su tosto, amica mia bella, e vieni.
14 Mia colomba, negli intagli della roccia, negli anfratti dei dirupi fammi vedere il tuo viso, fammi udire la tua voce: la tua voce è dolce, incantevole il tuo viso".14 Colomba mia, nelli forami delle pietre, nelle caverne delle chiusure, mostrami la faccia tua; suoni la voce tua nelli orecchi miei; la voce tua è dolce, e la faccia tua adorna.(LA VOCE CONTRA LE ÈRESE)
15 Prendeteci le volpi, le piccole volpi che devastano le vigne: le nostre vigne sono in fiore!15 Pigliateci le picciole volpi, le quali ci guastano le vigne; però che fiorita è la nostra vigna.(LA VOCE DELLA CHIESA)
16 Il mio Diletto è per me e io sono per lui: pascola il gregge fra i gigli.16 Il diletto mio è a me, e io sono a lui, che si pasce fra li gigli,
17 Prima che soffi la brezza del giorno e le ombre fuggano, ritorna, mio Diletto, simile a gazzella o al cucciolo dei cervi, sulle montagne di Béter!17 insino che il die finisca, e l'ombre della notte dichinino. Ritorna, o diletto mio; sia simile alla cavrioletta e al cavriolo delli cervi su li monti di Beter.