Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Siracide 14


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 Beato chi non sdrucciolò con le parole di sua bocca nè fu punto dal rimorso del peccato.1 Beato l'uomo il quale non ha straparlato per le parole della bocca sua, e non è stimolato nella tristizia del peccato.
2 Felice colui che non ha rimorso sull'anima sua, nè ha perduto la sua speranza.2 Felice è colui che non ebbe tristizia nell' animo suo, e non falla della sua speranza.
3 Per l'uomo avido e spilorcio è vana la ricchezza, e all'uomo invidioso a che [serve] l'oro?3 La ricchezza è venuta sanza ragione all' uomo cupido e tenace: a che è l'oro utile all' uomo invidioso?
4 Chi accumula lesinando su se stesso, ammassa per altri e co' beni suoi un altro se la scialerà.4 Quello che dell' animo suo ingiustamente raccoglie, sì raduna ad altri; e nelli beni suoi altri trionferà.
5 Chi è duro con sè, con chi sarà egli buono? non si goderà i suoi tesori.5 Quello che è a sè reo, a cui altro sarà buono? ed elli non si rallegrerae nelli suoi beni.
6 Nulla v'ha di peggio di chi porta invidia a se stesso: questa è la mercede della sua malvagità.6 Nulla cosa è peggiore, che colui che ha invidia contro a sè medesimo; e questo è uno rendimento della malizia sua.
7 E s'egli fa del bene, lo fa per inavvertenza e senza volere, e all'ultimo manifesta la sua malvagità.7 E se egli farà bene ignorantemente, non volendolo fare, alla perfine manifesta la malizia sua.
8 Tristo è l'occhio dell'invidioso, che volge la faccia altrove e disdegna l'anima.8 Malvagio è l'occhio dello invidioso; e travolgente la faccia sua, e dispregiante l'anima sua.
9 Insaziabile è l'occhio dell'avaro in fatto d'Ingiustizia, nè sarà sazio finché non abbia consumato e inaridito l'anima sua.9 L'occhio dello avaro sì è insaziabile in parte d' iniquitade; non si sazierae infino ch' elli consumi (la ingiustizia) inaridendo l' anima sua.
10 L'occhio maligno [è rivolto] al male, nè si sazierà col pane; affamato e triste sarà alla sua propria mensa.10 Il reo occhio alli mali si volgerae, e non si sazierà di pane, e sarae in tristizia sopra la mensa sua.
11 Figliuolo, se possiedi, fa' del bene a te stesso, e offri al Signore oblazioni degne.11 Figliuolo, se tu hai, fa bene teco, e offera a Dio degna offerta.
12 Ricordati che la morte non tarda, e che il patto degli Inferi t'è stato notificato; è legge invero di questo mondo: «Egli dovrà morire».12 Ricordati che la morte non tarda; dà il testamento di quelli dello inferno, per che t' è dimostrato; il testamento di questo mondo è, che l'uomo per morte muoia.
13 Prima di morire, fa' del bene al tuo amico, e secondo le tue forze stendi la mano e dà al povero.13 Fa bene allo amico inanzi la tua morte, secondo la facoltade tua dà al povero
14 Non ti privare d'una buona giornata, e non ti lasciar sfuggire particella alcuna d'un buon regalo.14 E non sii ingannato dal buono die, e la particola del buono di non ti lasci.
15 Forse che non lascerai ad altri [il frutto del]le tue pene e del[le] tue fatiche, perchè sia diviso a sorte?15 Non lasciarai li dolori tuoi alli altri nella divisione della parte?
16 Dà e ricevi e giustifica l'anima tua;16 Da, e togli, e giustifica l'anima tua.
17 prima della tua morte pratica la giustizia, perchè non c'è da trovar cibo negli Inferi.17 Opera giustizia inanzi la morte tua, però che non si trova vivanda in inferno.
18 Ogni carne invecchia al pari d'un vestimento. Come le foglie verdeggianti su frondosa pianta18 Ogni carne, sì come il fieno, s' invecchia, e sì come foglia fruttificante nell' albero verde.
19 altre ne nascono e altre ne cadono: cosi le generazioni della carne e del sangue, l'una muore e l'altra nasce.19 Chè altre [si] gènerano, altre caggiono; così è la generazione della carne e del sangue; altra finisce e altra nasce.
20 Ogni opera corruttibile vien meno alla fine, e chi l'ha fatta, se n'andrà con essa.20 Ogni opera corruttibile mancherà in fine; e colui che fa quella opera anderà con essa.
21 Ed ogni opera eletta sarà approvata, e chi l'ha fatta, sarà onorato a cagion sua.21 E ogni opera eletta fia giustificata; e colui che la fa, sarà onorato in quella.
22 Beato l'uomo che persevera nella sapienza, e medita sulla sua giustizia, e pensa in cuor [suo] che Dio tutto vede all'intorno;22 Beato l'uomo che nella sapienza dimorerae, e colui che contemplerae nella sua giustizia, e nel senno sì penserà la sapienza di Dio.
23 che ripensa in cuor suo le vie di lei, e ne scruta i segreti; che le tien dietro come un che segue le piste, e s'apposta per le sue strade;23 Colui che considera le vie di quella nel cuore suo, e colui che intende li secreti d' essa, va dietro a lei sì come ricercatore, e perseverante nelle sue vie;
24 che spia per le finestre di lei, e alla porta di lei sta in ascolto;24 che guarda per le finestre di colei, e intende nelle porte di colei;
25 che fa sosta presso la casa di lei, e figge il piolo [della propria tenda] nelle sue pareti. Egli drizza la sua tenda a fianco di lei, e nella sua tenda riposerà la felicità in eterno.25 colui che si riposa appresso la casa di colei, e nelli pareti suoi si fortificherae, ordinerae la casellina sua alla casa di colei; e li beni per lei si riposaranno alla casellina di colui.
26 E' mette i suoi figliuoli sotto la protezione di lei, e si ripara sotto i suoi rami.26 Ordinerae li figliuoli suoi sotto la copertura di colei, e dimorerae sotto li rami di colei.
27 Sarà difeso dal caldo all'ombra di lei, e nel suo splendore si riposerà.27 Sarà coperto dal caldo sotto la covertura di colei, e nella gloria sua si riposerà.