Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Terza lettera di Giovanni 1


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Presbyter Gaio carissimo, quem ego diligo in veritate.
1 Il vecchio (manda salute) al suo carissimo Gaio, il quale io amo in verità.
2 Carissime, in omnibus exopto prospere te agere et valere, sicut prospere agitanima tua.2 Carissimo, per te faccio orazione, che tu possi andare e stare prosperamente in tutte le cose, secondo ch' è la tua anima prosperevole.
3 Nam gavisus sum valde, venientibus fratribus et testimoniumperhibentibus veritati tuae, quomodo tu in veritate ambules.3 Son molto allegro delli fratelli che vengono; si rendono buona testimonianza alla tua verità, secondo che tu vai per la verità.
4 Maius horum nonhabeo gaudium, quam ut audiam filios meos in veritate ambulare.
4 Chè maggiore grazia non mi pare avere, che quando io odo che li figliuoli miei vanno per la verità.
5 Carissime, fideliter facis, quidquid operaris in fratres et hoc in peregrinos,
5 Carissimo, fedelmente fai quello che tu adoperi intra i fratelli, e (massimamente) a coloro che son fuori di casa e in viaggio.
6 qui testimonium reddiderunt caritati tuae in conspectu ecclesiae. Bene faciessubveniens illis in via digne Deo;6 Li quali tutti rendono testimonianza della tua carità nel conspetto (di tutta la congregazione) della Chiesa; alli quali ben farai, conducendoli degnamente a Iddio.
7 pro nomine enim profecti sunt, nihilaccipientes a gentilibus.7 Chè egli per nome del nostro re Iesù Cristo son andati, non ricevendo neuna cosa dalle genti.
8 Nos ergo debemus sublevare huiusmodi, utcooperatores simus veritatis.
8 Noi dovemo ricevere questi cotali, perchè noi siamo participi e operatori della verità.
9 Scripsi aliquid ecclesiae; sed is qui amat primatum gerere in eis, Diotrephes,non recipit nos.9 Avrei forse scritto a tutta la (congregazione) della) Chiesa; ma Diotrefe, il quale ha voglia d'avere signoria tra coloro, non ci ricevette.
10 Propter hoc, si venero, commonebo eius opera, quae facitverbis malignis garriens in nos; et quasi non ei ista sufficiant, nec ipsesuscipit fratres et eos, qui cu piunt, prohibet et de ecclesia eicit.10 E per questo, s' io verrò, ammonirò le sue opere ch' egli fa, garrendo con parole (aspre e) maligne; al quale non gli bastano queste cose, ma ancora nè egli riceve li fratelli; e a coloro che li ricevono, sì gli vieta, e cacciagli fuori della Chiesa.
11 Carissime, noli imitari malum, sed quod bonum est. Qui benefacit, ex Deo est;qui malefacit, non vidit Deum.
11 Ma tu, carissimo, non pigliare il male esempio, ma piglia il buono. Chè quelli che bene fa, egli è da Dio; e quegli che fa male, non vede Iddio.
12 Demetrio testimonium redditur ab omnibus et ab ipsa veritate; sed et nostestimonium perhibemus, et scis quoniam testimonium nostrum verum est.
12 A Demetrio è renduta (buona) testimonianza da tutti, e da quella medesima verità; e noi gli rendiamo ancora testimonio, e conoscete che il nostro testimonio è vero.
13 Multa habui scribere tibi, sed nolo per atramentum et calamum scribere tibi;
13 Molte cose averei a scrivere a te; ma non ho voluto con penna e con inchiostro scrivere a te più.
14 spero autem protinus te videre, et os ad os loquemur.
14 Ho speranza di vederti prestamente, e parleremo a bocca a bocca. Pace sia a te. Salùtanti gli amici tuoi; e tu saluta gli miei per nome.
15 Pax tibi. Salutant te amici. Saluta amicos nominatim.