Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Siracide 4


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Fili, eleemosynam pauperis ne defraudes
et oculos tuos ne transvertas a paupere.
1 Figliuolo, non defrauderai la limosina del povero, e gli occhi tuoi non srtavolgerai dal povero.
2 Animam esurientem ne contristaveris
et non exasperes pauperem in inopia sua.
2 E non dispregerai l' anima affamata, e non crucciarai [il povero nel] la necessitade sua.
3 Cor inopis ne afflixeris
et non protrahas datum angustianti.
3 Non affliggerai il cuore del bisognoso (tuo), e non indugerai quello che devi dare allo affaticato.
4 Rogationem contribulati ne abicias
et non avertas faciem tuam ab egeno.
4 Non cacciare da te colui che prega con tribulazione; e non stravolgere la faccia tua dal mendico.
5 Ab inope ne avertas oculos tuos propter iram
et non des ei locum tibi retro maledicendi;
5 E non volgere in altra parte gli occhi tuoi dal bisognoso, per ira che tu abbi; e non lasciare addietro coloro che ti cercano offendere.
6 maledicentis enim tibi in amaritudine animae,
exaudietur precatio illius:
exaudiet autem eum, qui fecit illum.
6 Colui che è in amaritudine della sua anima ti maladirae, fia esaudita la sua priega; colui il quale il fece, lo esaudirae.
7 Congregationi affabilem te facito
et presbytero humilia animam tuam
et magnato humilia caput tuum.
7 Rendera'ti (benigno e) affabile alla congregazione de' poveri, e umilia l'anima tua al prete, e umilia il capo tuo al grande uomo.
8 Declina pauperi sine tristitia aurem tuam
et redde debitum tuum
et responde illi pacifica in mansuetudine.
8 Inchina le orecchie tue al povero sanza tristizia, e rendili il debito che tu dèi, e rispondili pacificamente in mansuetudine.
9 Libera eum, qui iniuriam patitur, de manu opprimentis eum
et non acide feras in anima tua in iudicando.
9 Libera delle mani del superbo colui che patisce la ingiuria; e non sostenere fastidiosamente nell'anima tua (la ingiuria da colui).
10 Esto pupillis misericors ut pater
et pro viro matri illorum;
10 Nel giudicare sarai, come padre, misericordioso alli pupilli, e alla loro madre sarai in luogo di marito.
11 et eris velut filius Altissimi oboediens,
et miserebitur tui magis quam mater.
11 Sarai tu, sì come figliuolo dello Altissimo, ubbidiente; ed elli averà, più che madre, misericordia di te.
12 Sapientia filiis suis vitam inspiravit
et suscipit inquirentes se.
12 La sapienza vivifica li suoi figliuoli, e riceve (gloriosamente) coloro che la cercano, e va innanzi dalla via della giustizia.
13 Qui illam diligit, diligit vitam;
et, qui vigilaverint ad illam, complectentur placorem a Domino.
13 E chi lei ama, vita ama; e coloro che veglieranno lei, abbracceranno colui che la fa soave.
14 Qui tenuerint illam, gloriam hereditabunt,
et, quo introibit, benedicet Deus.
14 Coloro che terranno quella, saranno eredi della vita; e dov' ella entrerà, fia benedetto Iddio.
15 Qui serviunt ei, obsequentes erunt Sancto,
et eos, qui diligunt illam, diligit Deus.
15 Coloro che lei servono, faranno servigio al santo; Iddio ama coloro che amano lei.
16 Qui audit illam, iudicabit gentes;
et, qui intuetur illam, permanebit confidens.
16 Colui che ode lei, giudicherà le genti; e colui che la guata, confidandosi perdurerae.
17 Si crediderit ei, hereditabit illam,
et erunt in possessione generationes illius.
17 Se gli crederà, averà il suo ereditaggio; e saranno nella confermazione i figliuoli di quelli.
18 Quoniam in simulatione ambulat cum eo
et in primis explorat eum,
18 Però ch' ella va nelle tentazioni con colui, ed elegge lui nelli primi.
19 timorem et tremorem inducet super illum
et probabit illum in tentatione doctrinae suae,
donec ipse teneat eam in cogitationibus suis
et credat animae illius.
19 Timore e paura e approvagione inducerae sopra colui; e affligerae lui nella tribulazione della dottrina sua, infino ch' ella il tenti nelli pensieri suoi, e ch' ella creda all' anima di colui.
20 Et redibit recta ad illum et firmabit illum
et laetificabit illum
20 E fermerà colui, e recheragli diritta via, e rallegrerallo.
21 et denudabit illi absconsa sua
et thesaurizabit super illum scientiam et intellectum iustitiae.
21 E manifesteragli i suoi segreti, e tesaurizzerae sopra lui scienza e intelletto di giustizia.
22 Si autem oberraverit, derelinquet eum
et tradet eum in manus inimici sui.
22 Ma se egli errerae, ella abbandonerae lui, e darallo nelle mani dello nimico suo.
23 Fili, observa tempus et devita a malo
23 Figliuolo, guarda il tempo, e schifa il male.
24 et pro anima tua ne confundaris;
24 Per l'anima tua non ti vergognare di dire il vero.
25 est enim confusio adducens peccatum,
et est confusio adducens gloriam et gratiam.
25 Egli è una vergogna che adduce peccato, e un' altra che adduce gloria e grazia.
26 Ne accipias faciem adversus animam tuam
nec adversus animam tuam mendacium.
26 Non tòrre faccia contro la faccia tua, e bugia contro all' anima tua.
27 Ne reverearis proximum tuum in casu suo
27 Non ti schifare di servire il prossimo tuo nello pericolo suo.
28 nec retineas verbum in tempore suo;
non abscondas sapientiam tuam in decorem.
28 E non riterrai la parola (tua) nel tempo della salute. Non asconderai la sapienza tua in onore di colui.
29 In verbo enim agnoscitur sapientia,
et sensus in responsione linguae.
29 Nella lingua si conosce la sapienza; il senno e la scienza e la dottrina nella parola savia, e la stabilitade si conosce nelle opere della giustizia.
30 Non contradicas verbo veritatis ullo modo
et de ineruditione tua confundere.
30 In nullo modo contradirae alla parola della veritade; e confondera'ti della bugia della tua inerudizione.
31 Non confundaris confiteri peccata tua
et ne subicias te omni homini pro peccato.
31 E non ti vergognare di confessare i tuoi peccati, e non ti sottomettere ad alcuno per peccato.
32 Noli resistere contra faciem potentis
nec coneris contra ictum fluvii.
32 Non resistere contro alla faccia del potente; e non ti sforzerai contro all' impeto (e lo sforzo) del fiume.
33 Usque ad mortem agonizare pro iustitia,
et Deus expugnabit pro te inimicos tuos.
33 Combatterai per giustizia per l'anima tua; e intino alla morte pugna per la giustizia; e Iddio sconfiggerà per te li nimici tuoi.
34 Noli citatus esse in lingua tua
et pavidus et remissus in operibus tuis.
34 Non essere parlante nella lingua tua, e disutile e molle nell' opere tue.
35 Noli esse sicut leo in domo tua
evertens domesticos tuos et opprimens subiectos tibi.
35 Non essere sì come leone in casa tua, pericolando la tua famiglia, e opprimendo li soggetti tuoi.
36 Non sit porrecta manus tua ad accipiendum
et ad dandum collecta.
36 Non sia distesa la mano tua a tòrre, e raccolta a rendere.