Scrutatio

Sabato, 8 giugno 2024 - San Medardo ( Letture di oggi)

Giobbe 39


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Numquid nosti tempus partus ibicum in petris
vel parturientes cervas observasti?
1 Or conoscesti lo [tempo del] parto della cicogna partoriente nelle pietre, e le partorienti cerve osservasti?
2 Dinumerasti menses conceptus earum
et scisti tempus partus earum?
2 Annumerasti li mesi dello loro concepimento, e sapesti lo tempo dello loro parto?
3 Incurvantur ad fetum et pariunt
et fetus suos emittunt.
3 Inchinansi [al] lo parto, e partoriscono, e mandano ruggiti.
4 Impinguantur filii earum et adolescunt in campo,
egrediuntur et non revertuntur ad eas.
4 Spartonsi li loro figliuoli, e vanno a pascere; e non tornano a loro.
5 Quis dimisit onagrum liberum,
et vincula ipsius quis solvit?
5 Chi lasciò l'asino libero, e li suoi legami chi discioglie?
6 Cui dedi in solitudine domum
et tabernacula eius in terra salsuginis.
6 A cui diedi nella solitudine la casa, e li suoi tabernacoli nella terra di salsedine.
7 Contemnit multitudinem civitatis,
clamorem exactoris non audit.
7 Dispregia la moltitudine della cittade, lo grido dello riscotitore non ode.
8 Explorat montes pascuae suae
et virentia quaeque perquirit.
8 Ragguarda li monti della sua pastura, e domanda tutte le cose virenti.
9 Numquid volet taurus ferus servire tibi
aut morabitur ad praesepe tuum?
9 Or vorrà lo unicorno servire a te, ovvero starà alla tua mangiatoia?
10 Numquid alligabis taurum ferum ad arandum loro tuo,
aut confringet glebas vallium post te?
10 O ligherai lo unicorno alla tua brena per arare? ovver romperà la terra delle valli dopo a te?
11 Numquid fiduciam habebis in magna fortitudine eius
et derelinques ei labores tuos?
11 Or (non) avrai tu fidanza nella sua grande fortezza, e lascerai a lui le tue (grandi) fatiche?
12 Numquid credes illi quod revertatur
et sementem in aream tuam congreget?
12 Or (non) crederai tu a lui, quando ti renderà la sementa, e l'aja tua ragunerà?
13 Ala struthionis laeta est,
penna vero ciconiae et avolat.
13 La penna dello struzzo è simile alle penne dello erodio e dello sparviero,
14 Quando derelinquit ova sua in terra,
in pulvere calefiunt.
14 lo quale abbandona nella terra l' uova sue; forse che tu le riscaldi nella polvere?
15 Obliviscitur quod pes conculcet ea,
aut bestia agri conterat.
15 Dimènticasi che lo piede le conculca, o che le bestie del campo le schiacciano.
16 Duratur ad filios suos quasi non sint sui;
frustra laborans nullo timore anxiatur.
16 Durerà a' suoi figliuoli, quasi come non sieno suoi; indarno s' affaticò, non lo costrignendo alcuno [timore].
17 Privavit enim eam Deus sapientia
nec dedit illi intellegentiam.
17 E Iddio la privò della sapienza, nè non li diede intelligenza.
18 Cum tempus fuerit, in altum alas erigit,
deridet equum et ascensorem eius.
18 Quando lo tempo sarae, in alto l' ale dirizza; fassi beffe dello cavallo e dello suo salitore.
19 Numquid praebebis equo fortitudinem
aut circumdabis collo eius iubam?
19 Or darai tu allo cavallo la forza, ovvero intornierai allo collo suo lo (suo) innito (ovver grido)?
20 Numquid suscitabis eum quasi locustas?
Gloria hinnitus eius terror;
20 Ovvero susciterai lui, quasi come grilli? la gloria delli nasi suoi è paura.
21 vallem ungula fodit, exsultat audacter,
in occursum pergit armatis.
21 Coll' unghia la terra cava, e rallegrasi arditamente, e va incontra agli armati.
22 Contemnit pavorem nec territur
neque cedit gladio.
22 Spregia lo spaventamento, nè dà luogo al coltello.
23 Super ipsum sonabit pharetra,
micat hasta et acinaces.
23 Sopra lui suonerà lo carcasso, e rilucerà l'asta e lo scudo.
24 Fervens et fremens sorbet terram
nec consistet, cum tubae sonaverit clangor.
24 Stridando e gridando inghiottirà la terra, nè non reputa lo rumore dello suonare della tromba.
25 Ubi audierit bucinam, dicit: “Uah!”.
Procul odoratur bellum,
exhortationem ducum et ululatum exercitus.
25 Ove udirà li corni dirà, rallegrandosi dalla lunga presente è la battaglia, e lo confortare delli duchi e lo urlare dell' oste.
26 Numquid per sapientiam tuam plumescit accipiter,
expandens alas suas ad austrum?
26 Or per la tua sapienza metterai la piuma allo sparviero, spandente le sue ali all' austro?
27 Numquid ad praeceptum tuum elevabitur aquila
et in arduis ponet nidum suum?
27 Ovvero al tuo comandamento leverassi l'aquila, e nelli luoghi alti porrà lo suo nido?
28 In petris manet
et in praeruptis silicibus commoratur
atque in culmine et arce.
28 Nelle pietre sta, e nelli luoghi pericolosi dimora, e nelli sassi alti dove non vi si puote andare.
29 Inde contemplatur escam,
et de longe oculi eius prospiciunt.
29 Quivi contempla l'esca (a lui), e dalla lunga gli occhii suoi guardano.
30 Pulli eius lambent sanguinem;
et, ubicumque cadaver fuerit, statim adest ”.
30 Li suoi figliuoli leccano lo sangue; e dovunque sarà lo corpo morto, incontanente vi giugne.
31 E aggiunse Iddio, e favellò a Iob:
32 Or colui che contende con Dio, così agevolmente sta cheto? Adunque colui che riprende il nostro Signore Iddio, sì debbe risponder a lui.
33 Rispose Iob, e disse al Signore:
34 Quello che favellai lievemente, che posso io rispondere? La mia mano porrò sopra la mia bocca.
35 Una cosa favellai, che Dio il volesse ch' io non l'avessi detta; e un' altra cosa, alle quali non vi aggiugneroe.