Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 20


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BIBBIA MARTINIBIBBIA RICCIOTTI
1 E avvenne, che in un di quei giorni, mentre egli insegnava al popolo nel tempio, ed evangelizzava, si radunarono i principi de' sacerdoti, e gli Scribi con i seniori.1 - In uno di quei giorni, mentre insegnava al popolo nel tempio e annunziava la buona novella,
2 E preser a dirgli: Spiegaci, con quale autorità fai tu queste cose: o chi sia, che ha dato a te tale autorità?2 Sopraggiunsero i principi dei Sacerdoti e gli Scribi con gli anziani e gli chiesero: «Dicci con quale autorità fai tu queste cose, oppure chi ti ha dato questa autorità?».
3 Ma Gesù rispose, e disse loro: Vi farò ancor io una interrogazione. Rispondete a me:3 Ed egli rispose loro: «Anch'io vi farò una domanda. Rispondetemi:
4 Il battesimo di Giovanni veniva egli dal cielo, o dagli uomini?4 - Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? -».
5 Ma essi ruminavano dentro di se, dicendo: Se diciamo, dal cielo, ei risponderà: Perché dunque non avete creduto a lui?5 Ed essi facevan tra loro queste considerazioni: «Se diciamo che veniva dal cielo, ci dirà: - Perchè dunque non gli avete creduto? -,
6 Se poi diremo, dagli uomini, il popolo tutto ci lapiderà: perché è persuaso, che Giovanni era profeta.6 e se diciamo che veniva dagli uomini, tutto il popolo ci lapiderà, persuaso com'è che Giovanni fosse un profeta».
7 E risposer, che non sapevano, di dove fosse.7 Perciò risposero che non sapevano donde venisse.
8 E Gesù disse loro: Nemmen io dico a voi, con quale autorità fo queste cose.8 E Gesù replicò loro: «Neppure io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
9 E principiò a dire al popolo questa parabola: Un uomo piantò una vigna, e la diede in affitto a vignaiuoli: ed egli stette per molto tempo in lontan paese.9 Poi cominciò a raccontare al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna e datala in affitto a dei coloni, se n'andò per un lungo viaggio.
10 E a suo tempo mandò un servo a' vignaiuoli, perché gli desser de' frutti della vigna. Ma questi lo batterono, e lo rimandarono con le mani vuote.10 A suo tempo, mandò ai coloni un servo, perchè gli dessero conto dei prodotti della vigna; ma i coloni lo picchiarono e lo rimandarono a mani vuote.
11 E seguitò a mandare un altra servo. Ma quegli avendo battuto anche questo, e fattagli vergogna, lo rimandorono con le mani vote.11 Mandò ancora un altro servo; ma essi, picchiato e vituperato anche costui, lo rimandarono a mani vuote.
12 E si rifece da capo a mandare il terzo: ed essi ferirono, e cacciaron via anche questo.12 Egli allora ne mandò un terzo; ed essi, ferito anche lui, lo scannarono.
13 Disse allora il padrone della vigna: Che farò io? Manderò il mio figliuolo diletto: forse quando lo vedranno, gli porteranno rispetto.13 Allora disse il padrone della vigna: - Che farò? Manderò il mio figliuolo diletto; forse, quando lo vedranno, avranno rispetto per lui. -
14 Ma i vignaiuoli veduto che l'ebbero, la discorsero tra di loro, e disaero: Questo è l'erede, ammazziamolo, perché nostra sia l'eredità.14 Ma i coloni, vistolo appena, complottaron tra loro e dissero: - Costui è l'erede; uccidiamolo e l'eredità sarà nostra. -
15 E cacciatolo fuora della vigna, lo ammazzarono. Che farà adunque di costro il padrone della vigna?15 E, cacciatolo fuor della vigna, lo uccisero. Ora che farà di costoro il padrone della vigna?
16 Verrà, e sterminerà questi vignaiuoli, e darà la vigna ad altri. La qual cosa quegli avendo udita, dissero: Non sia mai questo.16 Verrà, sterminerà quei coloni e darà ad altri la vigna». Ma essi avendo udito ciò, dissero: «Non sia mai».
17 Egli però miratili fissamente disse: Che è adunque quel, che sta scritto: La pietra rigettata da coloro, che fabbricavano, è divenuta testata dell'angolo?17 Egli però, fissatili, disse: «Che vuol dire dunque quanto sta scritto: La pietra rigettata dai costruttori è divenuta pietra angolare ?
18 Chiunque cadrà sopra tal pietra, si fracasserà: e sopra cui ella cadrà, lo stritolerà.18 Chiunque cadrà su quella pietra sarà sfracellato, ed essa stritolerà colui sul quale cade».
19 E i principi de' sacerdoti, e gli Scribi cercavano di mettergli le mani indosso in quel punto medesimo: ma ebber paura del popolo; imperocché compresero, che questa parabola l'aveva detta per loro.19 Gli Scribi e i principi dei Sacerdoti cercarono di mettergli immediatamente le mani addosso, ma ebbero paura del popolo, perchè capiron che questa parabola l'aveva raccontata per loro.
20 E stando in aguato, mandarono degli emissarj, i quali si fingessero uomini religiosi, per avvilupparlo in discorsi, a fin di metterlo nelle mani del principato, e della podestà, del preside.20 Essi spiandolo gli mandarono insidiatori, i quali si fingessero giusti per sorprenderlo in fallo nella sua conversazione, e poterlo così dare in mano delle autorità e in balìa del preside.
21 Costoro lo interrogarono e dissero: Maestro, noi sappiamo, che tu parli, e insegni dirittamente: e non hai rispetti umani; ma la via di Dio dimostri con verità:21 Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che tu parli e insegni rettamente, e non guardi in viso a nessuno, ma insegni la via di Dio con verità.
22 E egli lecito a noi di dare il tributo a Cesare, sì, o no?22 È lecito a noi pagare il tributo a Cesare, o no?».
23 Ma Gesù conoscendo la loro furberia, disse loro: Perché mi tentate voi?23 Egli, conoscendo la loro astuzia, rispose loro: «Perchè mi tentate?
24 Fatemi vedere un denaro. Di chi è l'immagine, e l'iscrizione, che questo porta?. Gli risposer: Di Cesare.24 Mostratemi un danaro. Di chi è l'immagine e l'iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare».
25 Ed ci disse loro: Rendete dunque a Cesare quel, che è di Cesare; e a Dio quel, che è di Dio.25 «Rendete dunque», soggiunse loro «a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio».
26 E non poterono intaccare le sue parole dinanzi al popolo: e ammirati della sua risposta si tacquero.26 E così in nessuna parola potevano trovare un pretesto, davanti al popolo, e ammirati della sua risposta, stettero zitti.
27 E si fecer innanzi alcuni de' Sadducei, i quali negano, che siavi risurrezione, e gli fecero un quesito,27 Alcuni Sadducei, i quali negano che vi sia la resurrezione, s'accostarono a lui e lo interrogarono
28 Dicendo: Maestro, ha lasciato a noi scritto Mosé, che ove venga a morire ad alcuno un fratello ammogliato, che sia senza figliuoli, il fratello sposi la moglie di lui, e dia discendenza al fratello.28 così: «Maestro, Mosè ha lasciato scritto: Se un uomo, avendo moglie, muore senza lasciare figli, suo fratello ne sposi la vedova e susciti prole al fratello .
29 Egli erano adunque sette fratelli: e il primo prese moglie, e mori senza figliuoli;29 Ora c'erano sette fratelli; il primo prese moglie e morì senza figliuoli.
30 E il secondo sposò la donna, e mori anch' egli senza figliuoli.30 Il secondo ne sposò la vedova ed egli pure morì senza figliuoli.
31 E il terzo la sposò. E il simil fecero tutti gli altri, e non lasciaron figliuoli, e morirono.31 Il terzo la sposò e lo stesso fecero tutt'e sette, che morirono senza lasciar figliuoli.
32 Mori dopo di tutti anche la donna.32 Ultima di tutti, morì anche la donna.
33 Nella risurrezione adunque chi di essi avralla in moglie? Conciossiaché ella è stata moglie di tutti sette.33 Di chi dunque, nella resurrezione, sarà moglie, mentre lo è stata di tutt'e sette?».
34 E Gesù disse loro: Tra i figliuoli di questo secolo vi è moglie, e marito:34 Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo si sposano e si maritano;
35 Ma coloro, che saran giudicati degni di quell'altro secolo, e di risorger da morte, né si ammogliano, né si maritano:35 ma coloro che saranno ritenuti degni del mondo futuro e della resurrezione dei morti, non si ammoglieranno e non si mariteranno;
36 Conciossiaché non potranno più morire: perché sono simili agli Angeli, e sono figliuoli di Dio, essendo figliuoli della risurrezione.36 perchè non potranno più morire; sono come gli angeli e son figliuoli di Dio, essendo figliuoli della resurrezione.
37 Che poi siano per risuscitare i morti, dimostrollo anche Mosè presso al roveto, chiamando il Signore il Dio di Abramo, e il Dio di Isacco, e il Dio di Giacobbe.37 Che poi i morti abbiano a risorgere lo dichiarò anche Mosè nel passo del Roveto , quando chiama il Signore il Dio d'Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe.
38 Or ei non è il Dio de' morti, ma de' vivi: imperocché per lui tutti sono vivi.38 Ora Egli non è un Dio di morti, ma di viventi; poichè, per lui, tutti son vivi».
39 E alcuni degli Scribi preser la parola, e gli dissero: Maestro, hai parlato bene.39 Alcuni degli Scribi soggiunsero: «Maestro, hai detto bene».
40 E nissuno più ardiva di interrogarlo.40 E non osarono più fargli domanda.
41 Ma egli disse loro: Come mai dicono, che il Cristo sia figliuolo di David?41 Egli domandò loro: «Come mai si dice che il Cristo sia figlio di David?
42 E lo stesso Davidde dice nel libro de' Salmi: il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra,42 Mentre David stesso nel libro dei Salmi dice: Il Signore ha detto al mio Signore: - Siedi alla mia destra,
43 Sino a tanto che io metta i tuoi nemici quale sgabello a' tuoi piedi.43 finchè io abbia posto i tuoi nemici come sgabelli ai tuoi piedi -?
44 Davidde adunque lo chiama Signore: e come è egli suo figliuolo?44 Dunque David lo chiama Signore; come mai allora può essere suo figliuolo?».
45 E a sentita di tutto il popolo disse a' suoi discepoli:45 E mentre tutto il popolo lo stava ascoltando, egli disse a' suoi discepoli:
46 Guardatevi dagli Scribi, i quali vogliono camminare in lunghe vesti, e amano di essere salutati nel foro, e di avere le prime sedie nelle sinagoghe, e i primi posti ne' conviti:46 «Guardatevi dagli Scribi, i quali passeggiano volentieri in lunghe vesti, e amano le riverenze nelle piazze e i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti;
47 I quali col pretesto di lunghe orazioni divoran le case delle vedove. Costoro incorreranno più rigorosa condanna.47 essi che divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. A costoro toccherà una condanna più rigorosa».