Scrutatio

Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Ezechiele 24


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BIBBIA MARTINIVULGATA
1 E IL Signore parlommi l'anno nono, il decimo mese, ai dieci del mese, dicendo:1 Et factum est verbum Domini ad me in anno nono, in mense decimo, decima die mensis, dicens :
2 Figliuolo dell'uomo, prendi memoria di questo giorno, perchè oggi il re di Babilonia si e piantato dinanzi a Gerusalemme.2 Fili hominis, scribe tibi nomen diei hujus, in qua confirmatus est rex Babylonis adversum Jerusalem hodie.
3 E dirai a questa casa di contumaci una maniera d'allegoria, e parlerai loro con questa parabola: Queste cose dice il Signore Dio: Prendi una caldaia, prendila, io dico, e mettivi dell'acqua,3 Et dices per proverbium ad domum irritatricem parabolam, et loqueris ad eos : Hæc dicit Dominus Deus : Pone ollam ; pone, inquam, et mitte in eam aquam.
4 Gettavi dentro pezzi di carne tutta scelta, la coscia, e la spalla, le parti ottime, e piene di ossa:4 Congere frusta ejus in eam, omnem partem bonam, femur et armum, electa et ossibus plena.
5 Prendi carne di bestie grassissime, e metti ancora una massa di ossa sotto la caldaia: ella bollirà a scroscio, e si cuoceranno dentro di lei anche le ossa.5 Pinguissimum pecus assume, compone quoque strues ossium sub ea : efferbuit coctio ejus, et discocta sunt ossa illius in medio ejus.
6 Per questo dice il Signore Dio: Guai alla città sanguinaria, caldaia, che è tutta ruggine, e la ruggine non si è partita da lei: getta via (la carne) a pezzi, un pezzo dietro all'altro; non si dia luogo alla sorte.6 Propterea hæc dicit Dominus Deus : Væ civitati sanguinum, ollæ cujus rubigo in ea est, et rubigo ejus non exivit de ea ! per partes et per partes suas ejice eam : non cecidit super eam sors.
7 Perocché in mezzo a lei è il sangue, cui ella sparse: sopra tersissima pietra ella lo sparse, non lo sparse sulla terra, onde possa essere dalla polvere ricoperto;7 Sanguis enim ejus in medio ejus est ; super limpidissimam petram effudit illum : non effudit illum super terram, ut possit operiri pulvere.
8 Ond' io sopra di lei cader facessi la mia indegnazione, e facessi vendetta: il sangue di lei ho sparso sopra tersissima pietra, onde non resti celato.8 Ut superinducerem indignationem meam, et vindicta ulciscerer, dedi sanguinem ejus super petram limpidissimam, ne operiretur.
9 Per questo il Signore Dio parla così: Guai alla città sanguinaria, della quale io farò un gran fuoco.9 Propterea hæc dicit Dominus Deus : Væ civitati sanguinum, cujus ego grandem faciam pyram !
10 Metti le une sopra l'altre le ossa, alle quali io darò fuoco: le carni si consumeranno, e tutto quello, che entra nella caldaia, si struggerà, e si sfarineranno le ossa.10 Congere ossa, quæ igne succendam : consumentur carnes, et coquetur universa compositio, et ossa tabescent.
11 Dopo di ciò tu porrai la caldaia vuota sopra i carboni, affinchè si arroventi il rame, e si liquefaccia, onde si strugga il suo sudiciume, e si consumi la ruggine:11 Pone quoque eam super prunas vacuam, ut incalescat, et liquefiat æs ejus, et confletur in medio ejus inquinamentum ejus, et consumatur rubigo ejus.
12 Con fatica grande, e sudore non se le potè toglier la ruggine, neppur a forza di fuoco.12 Multo labore sudatum est, et non exivit de ea nimia rubigo ejus, neque per ignem.
13 Degna d'esecrazione è la tua immondezza; perocché io volli mondarti, e tu non ti se' mondata dalle tue lordure: e neppure ti monderai, fino a tanto che io abbia sfogato sopra di te il mio sdegno.13 Immunditia tua execrabilis, quia mundare te volui, et non es mundata a sordibus tuis : sed nec mundaberis prius, donec quiescere faciam indignationem meam in te.
14 Io il Signore ho parlato: Verrà il tempo, e io farò: non darò indietro, né perdonerò, né mi placherò: secondo le tue vie, e secondo i tuoi ritrovamenti io ti giudicherò, dice il Signore.14 Ego Dominus locutus sum : veniet, et faciam : non transeam, nec parcam, nec placabor : juxta vias tuas, et juxta adinventiones tuas judicabo te, dicit Dominus.
15 E il Signore parlommi, dicendo:15 Et factum est verbum Domini ad me, dicens :
16 Figliuolo dell'uomo ecco, che io repentinamente ti tolgo quel, che più amano gli occhi tuoi, e non ti batterai il petto, né piangerai, né darai libero corso alle tue lagrime.16 Fili hominis, ecce ego tollo a te desiderabile oculorum tuorum in plaga : et non planges, neque plorabis, neque fluent lacrimæ tuæ.
17 Sospirerai in segreto, non menerai duolo, come si usa pei morti: tien legata alla testa la tua corona, e avrai a' tuoi piedi i calzari, né ti coprirai con velo la faccia, e non mangerai de' cibi, usati da que', che sono in dolore.17 Ingemisce tacens : mortuorum luctum non facies : corona tua circumligata sit tibi, et calceamenta tua erunt in pedibus tuis : nec amictu ora velabis, nec cibos lugentium comedes.
18 Io adunque riferii ciò al popolo la mattina, e si morì alla sera la mia moglie: e al mattino feci come m' avea comandato il Signore.18 Locutus sum ergo ad populum mane, et mortua est uxor mea vespere : fecique mane sicut præceperat mihi.
19 E disse a me il popolo: Perchè non dichiari tu a noi, che voglian dire le cose, che tu ti fa?19 Et dixit ad me populus : Quare non indicas nobis quid ista significent quæ tu facis ?
20 Ed io dissi loro: Il Signore mi ha parlato, dicendo:20 Et dixi ad eos : Sermo Domini factus est ad me, dicens :
21 Parla alla casa d'Israele: Queste cose dice il Signore Dio: Ecco, che io profanerò il mio santuario, la gloria del vostro impero, e quello, che più amano gli occhi vostri, e quello, per cui sta in sollecitudine l'anima vostra: i figli vostri, e le figlie, che voi lasciaste, periranno di spada.21 Loquere domui Israël : Hæc dicit Dominus Deus : Ecce ego polluam sanctuarium meum, superbiam imperii vestri, et desiderabile oculorum vestrorum, et super quo pavet anima vestra : filii vestri et filiæ vestræ quas reliquistis, gladio cadent.
22 E farete come ho fatt'io, non vi cuoprirete con velo la faccia, e non mangerete i cibi usati da que', che sono in dolore.22 Et facietis sicut feci : ora amictu non velabitis, et cibos lugentium non comedetis :
23 Porterete le corone su' vostri capi, e a' piedi i calzari: non vi batterete il petto, e non piangerete; ma vi consumerete a motivo delle vostre iniquità, e ognun di voi sospirerà rivolto al proprio fratello.23 coronas habebitis in capitibus vestris, et calceamenta in pedibus : non plangetis, neque flebitis, sed tabescetis in iniquitatibus vestris, et unusquisque gemet ad fratrem suum.
24 Ed Ezechiele sarà un segno per voi, secondo quello, che egli ha fatto, farete voi quando ciò accaderà: e conoscerete, ch'io sono il Signore Dio.24 Eritque Ezechiel vobis in portentum : juxta omnia quæ fecit, facietis cum venerit istud : et scietis quia ego Dominus Deus.
25 E tu figliuolo dell'uomo, ecco, che in quel dì, in cui io torrò loro quello, che li fa forti, quel, che è loro consolazione, e loro gloria, e quel, che più amano gli occhi loro, e quello, in cuj le anime loro confidano, e torro loro i figliuoli, e le figlie:25 Et tu, fili hominis, ecce in die qua tollam ab eis fortitudinem eorum, et gaudium dignitatis, et desiderium oculorum eorum, super quo requiescunt animæ eorum, filios et filias eorum :
26 In quel dì quando un fuggitivo giungerà a te, recandotene la novella,26 in die illa, cum venerit fugiens ad te ut annuntiet tibi :
27 In quel giorno, io dico, aprirai tu la bocca col fuggitivo, e parlerai, e non istarai più in silenzio; e sarai per essi un segno: e voi conoscerete, che io sono il Signore.27 in die, inquam illa, aperietur os tuum cum eo qui fugit, et loqueris, et non silebis ultra : erisque eis in portentum, et scietis quia ego Dominus.