Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Ezechiele 24


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1 E IL Signore parlommi l'anno nono, il decimo mese, ai dieci del mese, dicendo:1 E fu fatta la parola di Dio a me nello anno nono, nel mese decimo, a' X del mese, e disse:
2 Figliuolo dell'uomo, prendi memoria di questo giorno, perchè oggi il re di Babilonia si e piantato dinanzi a Gerusalemme.2 O figliuolo d' uomo, scrivi a te lo nome di questo dì, nel quale di sì è confermato lo re di Babilonia inverso Ierusalem oggi (questo dì'.
3 E dirai a questa casa di contumaci una maniera d'allegoria, e parlerai loro con questa parabola: Queste cose dice il Signore Dio: Prendi una caldaia, prendila, io dico, e mettivi dell'acqua,3 E dirai per proverbio la parabola alla casa irritatrice, e parlerai loro: questo dice lo Signore Iddio: poni la pentola (di rame), io dico; ponila, e mettivi dell' acqua.
4 Gettavi dentro pezzi di carne tutta scelta, la coscia, e la spalla, le parti ottime, e piene di ossa:4 E acconcia e raduna li pezzi (della pecora) in quella pentola, ogni buona parte, la ventresca, le spalle e le cosce, che sia parte eletta e piena d'ossa.
5 Prendi carne di bestie grassissime, e metti ancora una massa di ossa sotto la caldaia: ella bollirà a scroscio, e si cuoceranno dentro di lei anche le ossa.5 E togli una grassissima pecora (e lo più grasso che vi sia), e componi l' ordinazioni dell' ossa sotto quella; bollìo la sua cocitura, e le ossa furono spartite dalla carne nel mezzo della pentola.
6 Per questo dice il Signore Dio: Guai alla città sanguinaria, caldaia, che è tutta ruggine, e la ruggine non si è partita da lei: getta via (la carne) a pezzi, un pezzo dietro all'altro; non si dia luogo alla sorte.6 Per questo dice lo Signore Iddio: guai alla città di sangue, (che abbia fatto omicidio), alla pentola la cui rossezza sia in lei, e la sua rossezza non uscio di lei; cacciala per le sue parti; la ventura buona non cadde sopra lei.
7 Perocché in mezzo a lei è il sangue, cui ella sparse: sopra tersissima pietra ella lo sparse, non lo sparse sulla terra, onde possa essere dalla polvere ricoperto;7 Però che lo suo sangue sì è nel mezzo di lei, e sparse quello sangue sopra la pietra molto piana; non lo sparse sopra la terra, acciò che fusse potuto ricoprire con polvere.
8 Ond' io sopra di lei cader facessi la mia indegnazione, e facessi vendetta: il sangue di lei ho sparso sopra tersissima pietra, onde non resti celato.8 Acciò ch' io adducessi di sopra la mia indegnazione, e vendicassimi con vendetta, io diedi lo suo sangue sopra la pietra pianissima acciò che non si coprisse.
9 Per questo il Signore Dio parla così: Guai alla città sanguinaria, della quale io farò un gran fuoco.9 Però questo dice lo Signore Iddio: guai alla città del sangue (cioè omicidiale), lo cui radunamento di legne (e d' ossa) io farò grande.
10 Metti le une sopra l'altre le ossa, alle quali io darò fuoco: le carni si consumeranno, e tutto quello, che entra nella caldaia, si struggerà, e si sfarineranno le ossa.10 Raduna le ossa, le quali io arderò col fuoco; la carne si consumerà, e tutta l' universa composizione, (cioè composizione di carne, sì come quando si mette al fuoco, tutta) si cocerà, e le ossa diventeranno chete.
11 Dopo di ciò tu porrai la caldaia vuota sopra i carboni, affinchè si arroventi il rame, e si liquefaccia, onde si strugga il suo sudiciume, e si consumi la ruggine:11 E ponila sopra li carboni võta, acciò che si scaldi, e lo suo rame diventi liquido, e fondasi nel mezzo del fuoco la sua bruttura, e la sua rossezza si consumi.
12 Con fatica grande, e sudore non se le potè toglier la ruggine, neppur a forza di fuoco.12 E sudò (cioè si lessò) con molta fatica, e non uscio di lei la sua troppo rossezza, nè anche per fuoco.
13 Degna d'esecrazione è la tua immondezza; perocché io volli mondarti, e tu non ti se' mondata dalle tue lordure: e neppure ti monderai, fino a tanto che io abbia sfogato sopra di te il mio sdegno.13 Tu se' esecrabile nella bruttura; però ch' io ti volli nettare, e non se' netta delle tue sozzure; ma tu non sarai nettata in prima, per sin a tanto ch' io farò in te riposare la mia indegnazione.
14 Io il Signore ho parlato: Verrà il tempo, e io farò: non darò indietro, né perdonerò, né mi placherò: secondo le tue vie, e secondo i tuoi ritrovamenti io ti giudicherò, dice il Signore.14 Io Signore hoe parlato: venuto è (cioè l' assedio), e farò; e non poserò, nè perdonerò, nè non mi adumilierò; io t' hoe giudicato secondo le tue vie, e secondo ch' io hoe trovato di te, dice lo Signore Iddio.
15 E il Signore parlommi, dicendo:15 E fue fatta la parola di Dio a me, dicendo:
16 Figliuolo dell'uomo ecco, che io repentinamente ti tolgo quel, che più amano gli occhi tuoi, e non ti batterai il petto, né piangerai, né darai libero corso alle tue lagrime.16 O figliuolo d' uomo, ecco, io tolgo la cosa desiderabile de' tuoi occhi con piaga; e non piagnerai, e non scorreranno le tue lacrime.
17 Sospirerai in segreto, non menerai duolo, come si usa pei morti: tien legata alla testa la tua corona, e avrai a' tuoi piedi i calzari, né ti coprirai con velo la faccia, e non mangerai de' cibi, usati da que', che sono in dolore.17 Piagni tacendo, e non farai pianto de' morti; la tua corona sia legata a te attorno, e li tuoi calzamenti saranno nelli tuoi piedi, e non ricoprirai la tua faccia, (cioè: non portare vedovatico de' tuoi morti), nè mangerai cibo de' piagnenti.
18 Io adunque riferii ciò al popolo la mattina, e si morì alla sera la mia moglie: e al mattino feci come m' avea comandato il Signore.18 Io parlai al popolo la mattina, e la mia moglie morì la sera; e feci la mattina, come m' avea comandato lo Signore.
19 E disse a me il popolo: Perchè non dichiari tu a noi, che voglian dire le cose, che tu ti fa?19 E lo popolo disse a me: per che non ci dimostri (e per che non ci manifesti) quello che queste cose significano, le quali tu fai?
20 Ed io dissi loro: Il Signore mi ha parlato, dicendo:20 E dissi a loro: la parola di Dio si fece a me, dicendo:
21 Parla alla casa d'Israele: Queste cose dice il Signore Dio: Ecco, che io profanerò il mio santuario, la gloria del vostro impero, e quello, che più amano gli occhi vostri, e quello, per cui sta in sollecitudine l'anima vostra: i figli vostri, e le figlie, che voi lasciaste, periranno di spada.21 Parla alla casa d'Israel: questo dice lo Signore Iddio: ecco io corromperò lo mio santuario la superbia della vostra signoria, lo desiderio delli vostri occhi, e sopra quella cosa dove ha paura la vostra anima; i vostri figliuoli e le vostre figliuole, li quali voi abbandonaste, cadranno di coltello.
22 E farete come ho fatt'io, non vi cuoprirete con velo la faccia, e non mangerete i cibi usati da que', che sono in dolore.22 E farete come io feci; non vi velerete la faccia con amitto, (cioè con copritura), e non mangerete cibi di piagnenti.
23 Porterete le corone su' vostri capi, e a' piedi i calzari: non vi batterete il petto, e non piangerete; ma vi consumerete a motivo delle vostre iniquità, e ognun di voi sospirerà rivolto al proprio fratello.23 E averete corone ne' vostri capi, e calzamenti ne' piedi; non piagnerete; tacerete nelle vostre iniquitadi, e ciascuno gemerà al suo fratello.
24 Ed Ezechiele sarà un segno per voi, secondo quello, che egli ha fatto, farete voi quando ciò accaderà: e conoscerete, ch'io sono il Signore Dio.24 Ed Ezechiel sarà a voi in significazione mirabilmente; secondo tutte quelle cose, ch' egli fece, voi farete quando verrà questo; e saprete ch' io sono lo Signore Iddio.
25 E tu figliuolo dell'uomo, ecco, che in quel dì, in cui io torrò loro quello, che li fa forti, quel, che è loro consolazione, e loro gloria, e quel, che più amano gli occhi loro, e quello, in cuj le anime loro confidano, e torro loro i figliuoli, e le figlie:25 E tu, figliuolo d' uomo, ecco, nel dì nel quale da loro torrò la forza e l'allegrezza della dignitade e lo desiderio delli loro occhi, sopra lo quale desiderio si riposano le loro anime, e li loro figliuoli e le loro figliuole;
26 In quel dì quando un fuggitivo giungerà a te, recandotene la novella,26 in quel dì, quando verrà a te fuggendo, acciò ch' ello annunzii a te;
27 In quel giorno, io dico, aprirai tu la bocca col fuggitivo, e parlerai, e non istarai più in silenzio; e sarai per essi un segno: e voi conoscerete, che io sono il Signore.27 in quel die, dico, tu aprirai la tua bocca con colui il quale fugge; e parlerai, e non tacerai più, e sarai loro esemplo; e saprete ch' io sono lo Signore Iddio.