Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Siracide 16


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BIBBIA MARTINIBIBBIA RICCIOTTI
1 Non ti rallegrare di aver molti figliuoli, se ei sono cattivi, e non compiacertene, se in essi non è il timor di Dio.1 - Non ti rallegrare di figliuoli empi, se si moltiplicano, e non t'allietar di lor, se il timor di Dio non è in essi.
2 Non tener per sicuro, ch'ei vivano, e non fare assegnamento sulle loro fatiche;2 Non confidar nella loro vita, e non fare assegnamento sulle loro fatiche.
3 Perocché è meglio avere un solo figliuolo timorato di Dio, che mille cattivi.3 È meglio invero un sol figliuolo timorato di Dio che mille empi,
4 E mette più conto il morire senza figliuoli, che lasciarne dei cattivi.4 e [più] vantaggioso morir senza figli, che lasciarne degli empi.
5 Un sol uomo sensato farà, che sia popolata la patria: la nazione degli empj sarà sterminata.5 Un saggio basterà a popolare un paese; la tribù [invece] degli empi sarà sterminata.
6 Molte di tali cose hanno vedute gli occhi miei, e maggiori di queste ne hanno udite le mie orecchie.6 Molte di tali cose io vidi co' miei occhi, e cose ancor più gravi udì il mio orecchio.
7 Divamperà la fiamma in mezzo alle adunanze de' peccatori, e scoppierà l'ira sopra la nazion degli increduli.7 In una riunione di peccatori avvampò il fuoco, e contro una razza ribelle divampò l'ira.
8 Implacabile fu Iddio ai peccati degli antichi giganti, i quali per la presunzione delle loro forze furono annientati.8 Non impetraron [perdono] per i propri peccati gli antichi giganti, che, fidando nella propria forza, s'eran ribellati.
9 Ed egli non la perdonò all'ospizio di Lot, ed ebbe in esecrazione coloro a motivo delle superbe loro parole.9 E non perdonò [Iddio] agli ospiti di Lot, e gli abominò per l'insolenza delle loro parole.
10 Non ebbe compassione di loro, e distrasse tutta quella nazione superba del suo mal fare.10 Non ebbe pietà di loro e sterminò tutto il popolo, che imbaldanziva ne' suoi peccati.
11 E lo stesso fu di secento mila uomini uniti nell'ostinazione del cuore. Onde se un solo fosse contumace sarebbe cosa mirabile, s'ei restasse impunito.11 E cosi [fu dei] seicentomila uomini a piedi, che s'eran collegati nella durezza del loro cuore. Or se un solo fosse testardo [e ribelle], sarebbe meraviglia che quel solo rimanesse impunito!
12 Perocché la misericordia, e l'ira stanno con lui, e può placarsi, e può versare il suo sdegno:12 La misericordia e lo sdegno sono in lui: è potente nel perdono ed effonde l'ira.
13 Come egli e misericordioso, così ancora punisce: egli giudica l'uomo secondo le opere sue.13 Com'è [immensa] la sua misericordia, cosi il suo castigo: giudica l'uomo secondo le sue opere.
14 Non fuggirà il peccatore col suo ladroneccio, e non sarà ritardata all'uom misericordioso la sua espettazione.14 Non sfuggirà con le [sue] rapine il peccatore, e non sarà ritardata l'aspettazione di chi usa misericordia.
15 La piena misericordia preparerà il luogo a ciascbeduno secondo il merito delle opere sue, e secondo la saggezza praticata nel suo pellegrinaggio.15 Ogni misericordia darà posto a ciuscuno, secondo il merito delle sue opere, e secondo la saggezza del suo pellegrinaggio.
16 Non dire: Io mi celerò a Dio, e chi di colassù si metterà in pensiero di me?16 Non dire: «Mi nasconderò a Dio, e di lassù chi si ricorderà di me?
17 Nissun mi riconoscerà in sì gran turba: imperocché, che è ella l'anima mia in tale immensità di creature?17 Nella gran turba non sarò riconosciuto: che cos'è Infatti l'anima mia nell'immensità del creato? ».
18 Ecco, che il cielo, e gli altissimi fieli, e il mar profondo, e la terra tutta, e quanto in essi condensi, a un'occhiata di lui tremeranno.18 Ecco! il cielo e i cieli de' cieli, l'oceano e la terra tutta e quant'è in essi traballano ad uno sguardo di lui.
19 I monti insieme, ed i colli, e i fondamenti della terra, allorché Iddio li rimira, pel terrore si scuotono.19 I monti, insieme, e i colli e le fondamenta della terra son scossi da tremore, quando Dio il guarda.
20 E tutte queste cose non v'ha cuor, che le penetri; ma tutti i cuori son veduti da lui:20 E su tutte queste cose non riflette il cuore degli [uomini], ma ogni cuore è conosciuto do Lui!
21 E le vie di lui, e la procella, che non sarà stata da umano occhio veduta, chi è, che l'intenda?21 e le vie di lui chi le indaga? Sfugge la procella all'occhio dell'uomo,
22 Perocché moltissime opere di lui sono occulte: ma le opere di sua giustizia chi può spiegarle? ovver chi potrà sostenerle? perocché i decreti (di Dio) son molto rimoti dall'idee di certuni; ma tutto sarà disaminato nel fine.22 e la più parte delle opere di lui rimnngon nascoste. «I fatti della sua giustizia chi può annunziarli? o chi aspettarli? » Chè lungi da[l pensiero di] parecchi è il patto [divino], e l'esame di tutti s'ha alla flne de' secoli.
23 L'uomo privo di cuore pensa alle inutilità, e l'imprudente, che è fuori di strada, pensa a cose da stolto.23 Chi è scemo di cuore pensa vanità [siffatte], e l'uomo insensato e illuso pensa stoltezze.
24 Figliuol mio ascoltami, e appara gli insegnamenti della prudenza, e fa attenzione in cuor tuo a' detti miei,24 Ascoltami, o figliuolo, e impara le dottrine del sapere, e sta' attento in cuor tuo alle mie parole.
25 Ed io ti esporrò documenti ben ponderati, e ti svelerò l'astrusa saggezza: e fa attenzione in cuor tuo a' detti miei, ed io con retto spirito ti dirò le meraviglie, che Dio sparse nelle opere sue da principio, e la scienza di lui li annunzio secondo la verità.25 E ti manifesterò ben ponderata dottrina; scruterò la sapienza per esporla, e tu sta' attento in cuor tuo alle mie parole: e con rettitudine di spirito dirò le meraviglie, che Dio fln da principio ha sparso nelle opere sue, e annunzierò con esattezza la scienza di lui.
26 Con saggezza formò Dio da principio le opere sue, e fin dalla lor creazione distinse le loro parti, e le principali di esse secondo le specie loro.26 Per decreto di Dio [sussistono] le sue opere fln da principio, e fln dalla creazione loro ne separò le parli. I loro domini! [stabilì] per [tutte] le generazioni,
27 Diede alle operazioni loro virtù eterna: non hanno avuto bisogno di ristoro, e non si sono stancate, e non hanno cessato di agire giammai.27 e ne regolò le operazioni in perpetuo. Non han fame nè si stancano, e non cessan dal loro operare.
28 L'una non darà impaccio all'altra giammai.28 Nessuno dà impaccio al suo vicino: giammai
29 Non esser tu disubbidiente alle parola di lui.29 non si ribellano alla sua parola.
30 Dopo di questo Iddio mirò la terra, e di beni la ricolmò.30 Dopo ciò il Signore volse lo sguardo alla terra, e la riempì de' suoi beni.
31 Ciò dimostrano tutti gli animali viventi, che sono sulla superficie di essa, e nella terra stessa ritornano.31 Ogni sorta d'animali viventi ricoprì la sua faccia, e nel suo seno fanno essi ritorno.