Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 15


font
DIODATIBIBBIA CEI 2008
1 ORA, fratelli, io vi dichiaro l’evangelo, il quale io vi ho evangelizzato, il quale ancora avete ricevuto, e nel quale state ritti.1 Vi proclamo poi, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi
2 Per lo quale ancora siete salvati, se lo ritenete nella maniera, che io ve l’ho evangelizzato; se non che abbiate creduto in vano.2 e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!
3 Poichè imprima io vi ho dato ciò che ancora ho ricevuto: che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le scritture.3 A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
e che
4 E ch’egli fu seppellito, e che risuscitò al terzo giorno, secondo le scritture.4 fu sepolto
e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture
5 E ch’egli apparve a Cefa, e dipoi a’ dodici.5 e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
6 Appresso apparve ad una volta a più di cinquecento fratelli, dei quali la maggior parte resta infino ad ora; ed alcuni ancora dormono.6 In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti.
7 Poi apparve a Giacomo, e poi a tutti gli apostoli insieme.7 Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.
8 E dopo tutti, è apparito ancora a me, come all’abortivo.8 Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.
9 Perciocchè io sono il minimo degli apostoli, e non son pur degno d’esser chiamato apostolo, perciocchè io ho perseguitata la chiesa di Dio.9 Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio.
10 Ma, per la grazia di Dio, io son quel che sono; e la grazia sua, ch’è stata verso me, non è stata vana; anzi ho vie più faticato che essi tutti; or non già io, ma la grazia di Dio, la quale è meco.10 Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
11 Ed io adunque, ed essi, così predichiamo, e così avete creduto11 Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.
12 Ora, se si predica che Cristo è risuscitato da’ morti, come dicono alcuni fra voi che non vi è risurrezione de’ morti?12 Ora, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti?
13 Ora, se non vi è risurrezione de’ morti, Cristo ancora non è risuscitato.13 Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto!
14 E se Cristo non è risuscitato, vana è adunque la nostra predicazione, vana è ancora la vostra fede.14 Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede.
15 E noi ancora siamo trovati falsi testimoni di Dio; poichè abbiamo testimoniato di Dio, ch’egli ha risuscitato Cristo; il quale egli non ha risuscitato, se pure i morti non risuscitano.15 Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono.
16 Perciocchè, se i morti non risuscitano, Cristo ancora non è risuscitato.16 Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto;
17 E se Cristo non è risuscitato, vana è la vostra fede, voi siete ancora ne’ vostri peccati.17 ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati.
18 Quelli adunque ancora che dormono in Cristo son periti.18 Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti.
19 Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini19 Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.
20 Ma ora Cristo è risuscitato da’ morti; egli è stato fatto le primizie di coloro che dormono.20 Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.
21 Perciocchè, poichè per un uomo è la morte, per un uomo altresì è la risurrezione de’ morti.21 Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti.
22 Imperocchè, siccome in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti saranno vivificati.22 Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
23 Ma ciascuno nel suo proprio ordine: Cristo è le primizie; poi, nel suo avvenimento, saranno vivificati coloro che son di Cristo.23 Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.
24 Poi sarà la fine, quando egli avrà rimesso il regno in man di Dio Padre; dopo ch’egli avrà ridotta al niente ogni signoria, ed ogni podestà, e potenza.24 Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
25 Poichè conviene ch’egli regni, finchè egli abbia messi tutti i nemici sotto i suoi piedi.25 È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.
26 Il nemico, che sarà distrutto l’ultimo, è la morte.26 L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte,
27 Perciocchè Iddio ha posta ogni cosa sotto i piedi di esso; ora, quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è cosa chiara che ciò è detto da colui infuori, che gli ha sottoposta ogni cosa.27 perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però, quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa.
28 Ora, dopo che ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora il Figliuolo sarà anch’egli sottoposto a colui che gli ha sottoposta ogni cosa, acciocchè Iddio sia ogni cosa in tutti.28 E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.
29 Altrimenti, che faranno coloro che son battezzati per li morti? se del tutto i morti non risuscitano, perchè son eglino ancora battezzati per li morti?29 Altrimenti, che cosa faranno quelli che si fanno battezzare per i morti? Se davvero i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro?
30 Perchè siamo noi ancora ad ogni ora in pericolo?30 E perché noi ci esponiamo continuamente al pericolo?
31 Io muoio tuttodì; sì, per la gloria di voi, ch’io ho in Cristo Gesù, nostro Signore.31 Ogni giorno io vado incontro alla morte, come è vero che voi, fratelli, siete il mio vanto in Cristo Gesù, nostro Signore!
32 Se, secondo l’uomo, io ho combattuto con le fiere in Efeso, che utile ne ho io? se i morti non risuscitano, mangiamo e beviamo, perciocchè domani morremo.32 Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Èfeso contro le belve, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo.
33 Non errate: cattive compagnie corrompono i buoni costumi.33 Non lasciatevi ingannare: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi».
34 Svegliatevi giustamente, e non peccate; perciocchè alcuni sono ignoranti di Dio; io lo dico per farvi vergogna34 Tornate in voi stessi, come è giusto, e non peccate! Alcuni infatti dimostrano di non conoscere Dio; ve lo dico a vostra vergogna.
35 Ma dirà alcuno: Come risuscitano i morti, e con qual corpo verranno?35 Ma qualcuno dirà: «Come risorgono i morti? Con quale corpo verranno?».
36 Pazzo! quel che tu semini non è vivificato, se prima non muore.36 Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore.
37 E quant’è a quel che tu semini, tu non semini il corpo che ha da nascere; ma un granello ignudo, secondo che accade, o di frumento, o d’alcun altro seme.37 Quanto a ciò che semini, non semini il corpo che nascerà, ma un semplice chicco di grano o di altro genere.
38 E Iddio, secondo che ha voluto, gli dà il corpo; a ciascuno de’ semi il suo proprio corpo.38 E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo.
39 Non ogni carne è la stessa carne; anzi, altra è la carne degli uomini, altra la carne delle bestie, altra la carne de’ pesci, altra la carne degli uccelli.39 Non tutti i corpi sono uguali: altro è quello degli uomini e altro quello degli animali; altro quello degli uccelli e altro quello dei pesci.
40 Vi sono ancora de’ corpi celesti, e de’ corpi terrestri; ma altra è la gloria de’ celesti, altra quella de’ terrestri.40 Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma altro è lo splendore dei corpi celesti, altro quello dei corpi terrestri.
41 Altro è lo splendore del sole, ed altro lo splendor della luna, ed altro lo splendor delle stelle; perciocchè un astro è differente dall’altro astro in isplendore.41 Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle. Ogni stella infatti differisce da un’altra nello splendore.
42 Così ancora sarà la risurrezione dei morti; il corpo è seminato in corruzione, e risusciterà in incorruttibilità.42 Così anche la risurrezione dei morti: è seminato nella corruzione, risorge nell’incorruttibilità;
43 Egli è seminato in disonore, e risusciterà in gloria; egli è seminato in debolezza, e risusciterà in forza; egli è seminato corpo animale, e risusciterà corpo spirituale.43 è seminato nella miseria, risorge nella gloria; è seminato nella debolezza, risorge nella potenza;
44 Vi è corpo animale, e vi è corpo spirituale.44 è seminato corpo animale, risorge corpo spirituale.
Se c’è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale. Sta scritto infatti che
45 Così ancora è scritto: Il primo uomo Adamo fu fatto in anima vivente; ma l’ultimo Adamo in ispirito vivificante.45 il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita.
46 Ma lo spirituale non è prima; ma prima è l’animale, poi lo spirituale.46 Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale.
47 Il primiero uomo, essendo di terra, fu terreno; il secondo uomo, che è il Signore, è dal cielo.47 Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo.
48 Qual fu il terreno, tali sono ancora i terreni; e quale è il celeste, tali ancora saranno i celesti.48 Come è l’uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l’uomo celeste, così anche i celesti.
49 E come noi abbiam portata l’immagine del terreno, porteremo ancora l’immagine del celeste.49 E come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste.
50 Or questo dico, fratelli, che la carne e il sangue, non possono eredare il regno di Dio; parimente, la corruzione non ereda l’incorruttibilità50 Vi dico questo, o fratelli: carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che si corrompe può ereditare l’incorruttibilità.
51 Ecco, io vi dico un misterio: non già tutti morremo, ma ben tutti saremo mutati; in un momento, in un batter d’occhio, al sonar dell’ultima tromba.51 Ecco, io vi annuncio un mistero: noi tutti non moriremo, ma tutti saremo trasformati,
52 Perciocchè la tromba sonerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo mutati.52 in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Essa infatti suonerà e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati.
53 Poichè conviene che questo corruttibile rivesta incorruttibilità, e che questo mortale rivesta immortalità.53 È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta d’incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta d’immortalità.
54 E quando questo corruttibile avrà rivestita incorruttibilità, e che questo mortale avrà rivestita immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: La morte è stata abissata in vittoria.54 Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura:
La morte è stata inghiottita nella vittoria.
55 O morte, ov’è il tuo dardo? o inferno, ov’è la tua vittoria?55 Dov’è, o morte, la tua vittoria?
Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?
56 Or il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge.56 Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge.
57 Ma ringraziato sia Iddio, il qual ci dà la vittoria per lo Signor nostro Gesù Cristo57 Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!
58 Perciò, fratelli miei diletti, state saldi, immobili, abbondanti del continuo nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore58 Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, progredendo sempre più nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.