Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 6


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 POI, egli si partì di là, e venne nella sua patria, e i suoi discepoli lo seguitarono.1 E partito quindi, andossene nella patria sua; e li suoi discepoli seguitavanlo.
2 E venuto il sabato, egli si mise ad insegnar nella sinagoga; e molti, udendolo, sbigottivano, dicendo: Onde ha costui queste cose? e quale è questa sapienza che gli è data? ed onde è che cotali potenti operazioni son fatte per mano sua?2 E fatto il sabbato, incominciò a insegnare nella sinagoga; e molti che l' udivano meravigliavansi nella sua dottrina, dicendo: donde sono tutte queste cose venute a costui? e qual è la sapienza che gli è stata data, e tali virtù che sono fatte per le sue mani?
3 Non è costui quel falegname, figliuol di Maria, fratel di Giacomo, di Iose, di Giuda, e di Simone? e non sono le sue sorelle qui appresso di noi? Ed erano scandalezzati in lui.3 Non è questo il fabbro, figliuolo di Maria, fratello di Iacobo e di Iosef, e di Iuda e di Simone? e le sue sorelle non sono quivi con noi? E scandalizzavansi in quello.
4 Ma Gesù disse loro: Niun profeta è disonorato, se non nella sua patria, e fra i suoi parenti, e in casa sua.4 Alli quali diceva Iesù: come non è il profeta senza onore, salvo che in la patria sua, e nella casa sua, e nel parentato suo.
5 E non potè quivi fare alcuna potente operazione, salvo che, poste le mani sopra alcuni pochi infermi, li sanò.5 E quivi non poteva fare alcuna virtù, salvo ch' egli sanò pochi infermi, sopra'quali avea poste le mani sue.
6 E si maravigliava della loro incredulità; e andava attorno per le castella, insegnando6 E meravigliavasi per la loro incredulità; e circuiva le castella per dintorno insegnando.
7 ED egli chiamò a sè i dodici, e prese a mandarli a due a due; e diede loro podestà sopra gli spiriti immondi.7 Ed egli chiamò li dodici, e cominciolli a mandare a due a due; detteli etiam la potestà delli spiriti immondi.
8 E comandò loro che non prendessero nulla per lo viaggio, se non solo un bastone; non tasca, non pane, non moneta nelle lor cinture.8 E comando'li, che alcuno di loro non portasse alcuna cosa per la via, salvo il bastoncello; non la tasca, non pane, nè moneta in borsa,
9 E che fossero sol calzati di sandali, e non portassero due toniche indosso.9 ma andassero calzati con li sandali (che sono una generazione di scarpe a modo di suole, che non sono coperte di sopra, per modo che il piede non viene esser calzato nè nudo); e che loro non si vestissero di due vestimenta.
10 Disse loro ancora: Dovunque sarete entrati in alcuna casa, dimorate in quella, finchè usciate di quel luogo.10 E diceva a loro: dovunque entrarete, dimorate in quella casa, insino che vi partiate di quindi.
11 E se alcuni non vi ricevono, e non vi ascoltano, partitevi di là, e scotete la polvere di sotto a’ vostri piedi, in testimonianza contro a loro. Io vi dico in verità, che Sodoma e Gomorra saranno più tollerabilmente trattate nel giorno del giudizio, che quella città.11 E qualunque non vi riceveranno, e non vi udiranno, uscendo voi di quindi, scossatevi li piedi dalla polvere in loro testimonio.
12 Essi adunque, partitisi, predicavano che gli uomini si ravvedessero.12 E loro usciti, predicavano che facessero penitenza.
13 E cacciavano molti demoni, ed ungevano d’olio molti infermi e li sanavano13 E cacciavano molti demonii, e ungevano con l'olio molti infermi, e sanavano quelli.
14 OR il re Erode udì parlar di Gesù, perciocchè il suo nome era divenuto chiaro, e diceva: Quel Giovanni che battezzava è risuscitato da’ morti; e perciò le potenze operano in lui.14 Essendo dunque manifesto il suo nome, e udendo Erode re, diceva come egli è Ioanne Battista, il qual è resuscitato da morte, e però drerano le virtù in quello.
15 Altri dicevano: Egli è Elia; ed altri: Egli è un profeta, pari ad un de’ profeti.15 Alcuni altri dicevano com' egli è Elia. Alcuni altri dicevano come è profeta, come uno de' profeti.
16 Ma Erode, udite quelle cose, disse: Egli è quel Giovanni, che io ho decapitato; esso è risuscitato da’ morti.16 La qual cosa udendo, Erode disse: questo è Ioanne, il quale io feci decollare; egli è resuscitato da morte.
17 Perciocchè esso Erode avea mandato a prender Giovanni, e l’avea messo nei legami in prigione, a motivo di Erodiada, moglie di Filippo, suo fratello; perciocchè egli l’avea sposata,17 [Imperò che ] mandò Erode a pigliare Ioanne, e preso ch' e' l' ebbe, legollo e poselo in prigione per cagione di Erodiade mogliere di Filippo suo fratello, la quale Erode li avea tolta;
18 e Giovanni avea detto ad Erode: Ei non ti è lecito di aver la moglie del tuo fratello.18 e per cagione che Ioanne avea ripreso Erode, dicendo: a te non è lecito di tenere la mogliere del tuo fratello.
19 Ed Erodiada gliene avea mal talento; e volentieri l’avrebbe fatto morire, ma non poteva.19 E questa Erodiade era dolente, e odiavalo per questa parola, e cercava di farlo uccidere; ma non poteva.
20 Perciocchè Erode temeva Giovanni, conoscendolo uomo giusto, e santo; e l’osservava; ed avendolo udito, faceva molte cose, e volentieri l’udiva.20 Ed Erode temeva Ioanne, imperò che sapeva ch' egli era uomo santo e giusto; e riguardavalo, imperò ch' egli aveva udito di lui, ch' egli faceva (molti segni e) molte virtuose cose, e udivalo voluntieri.
21 Ora, venuto un giorno opportuno, che Erode, nel giorno della sua natività, feceva un convito a’ suoi grandi, e capitani, ed a’ principali della Galilea;21 E venendo lo opportuno giorno della festa della natività di Erode, fece una grande cena alli principi e alli tribuni (suoi) e a' maggiori (e alli più nobili) uomini di Galilea.
22 la figliuola di essa Erodiada entrò, e ballò, e piacque ad Erode, ed a coloro ch’erano con lui a tavola. E il re disse alla fanciulla: Domandami tutto ciò che vorrai, ed io tel donerò.22 E (mentre che mangiavano) la fanciulla di Erodiade entrò (dove costoro mangiavano) ballando e saltando; onde molto piacque a Erode e a tutti quelli ch' erano in quello convito; onde il re disse alla fanciulla: addomandami ciò che tu vogli, e darottelo.
23 E le giurò, dicendo: Io ti donerò tutto ciò che mi chiederai, fino alla metà del mio regno.23 E giurò di darli tutto ciò che domandasse, eziandio insino a mezzo il suo reame.
24 Ed essa uscì e disse a sua madre: Che chiederò? Ed ella disse: La testa di Giovanni Battista.24 E la fanciulla uscì fuori, e andò alla madre, e dissegli che addimando? E quella disse: il capo di Ioanne Battista.
25 E subito rientrò frettolosamente al re, e gli fece la domanda, dicendo: Io desidero che subito tu mi dia in un piatto la testa di Giovanni Battista.25 E incontinente la fanciulla tornò, e disse al re: io voglio che voi mi date in sul disco il capo di Ioanne Battista.
26 E benchè il re se ne attristasse grandemente, pur nondimeno per li giuramenti, e per rispetto di coloro ch’eran con lui a tavola, non gliel volle disdire.26 Allora il re molto si conturbò per il giuramento, e per quelli ch' erano con lui nel convito; e non volse contristare la fanciulla.
27 E subito, mandato un sergente, comandò che fosse recata la testa di esso.27 Ma mandò il giustiziere, e comando'li che recasse il capo di Ioanne Battista. Allora (il carnefice) gli tagliò il capo in prigione.
28 E quello andò e lo decapitò in prigione, e portò la sua testa in un piatto, e la diede alla fanciulla, e la fanciulla la diede a sua madre.28 E dettelo alla fanciulla, e la fanciulla lo dètte alla madre sua.
29 E i discepoli di esso, udito ciò, vennero e tolsero il suo corpo morto, e lo posero in un monumento29 E udito che l' ebbero, li discepoli suoi andorono, e tolsero il corpo suo, e puoserlo nel monumento.
30 OR gli Apostoli si accolsero appresso di Gesù, e gli rapportarono ogni cosa, tutto ciò che avean fatto ed insegnato.30 E venuti li apostoli a Iesù, li raccontorono tutte le cose che loro avevano fatte e insegnate.
31 Ed egli disse loro: Venite voi in disparte, in qualche luogo solitario, e riposatevi un poco; perciocchè coloro che andavano e venivano erano in gran numero, talchè quelli non aveano pur agio di mangiare.31 Ed egli li disse: venite da parte nel luogo deserto, e riposatevi uno pochetto. Ed erano molti. che venivano e ritornavano; e non avevano spazio di mangiare.
32 E se ne andarono in su la navicella in un luogo solitario in disparte.32 Onde ascendettero nella navicella, e andorono da disparte nel luogo deserto.
33 E la moltitudine li vide partire, e molti lo riconobbero; ed accorsero là a piè da tutte le città, e giunsero avanti loro, e si accolsero appresso di lui.33 E molti conobbero, vedendo loro partire; e partiti da tutte le città, corsero a piedi venendo in quel luogo, e vennero prima che loro.
34 E Gesù smontato, vide una gran moltitudine, e si mosse a compassione inverso loro; perciocchè erano come pecore che non hanno pastore; e si mise ad insegnar loro molte cose.34 Onde Iesù uscito fuori (della nave) vide una molta turba, ed ebbeli compassione; imperò che erano a modo di pecore non aventi pastore, e incomincio'li a insegnare molte cose.
35 Ed essendo già tardi, i suoi discepoli vennero a lui, e gli dissero: Questo luogo è deserto, e già è tardi.35 E già era molta (grande) ora, e andorono li discepoli suoi a lui dicendo: questo luogo è deserto, e già gli è passata l'ora.
36 Licenzia questa gente, acciocchè vadano per le villate, e per le castella d’intorno, e si comperino del pane, perciocchè non hanno nulla da mangiare.36 Lassa andare quelli, acciò vadino nelle vicine ville e castella, e a sè comprino li cibi, perchè manduchino.
37 Ma egli, rispondendo, disse loro: Date lor voi da mangiare. Ed essi gli dissero: Andremmo noi a comperar per dugento denari di pane, e darem loro da mangiare?37 E respondendo Iesù, dissegli: dateli voi a mangiare. E quelli dissero: noi iremo, e compreremo ducento denari di pane, e daremoli a mangiare.
38 Ed egli disse loro: Quanti pani avete? andate, e vedete. Ed essi, dopo essersene accertati, dissero: Cinque, e due pesci.38 Onde dissegli Iesù: quanti pani avete? andate e vedete. E quando egli ebbero conosciuto, dicono: noi abbiamo cinque pani, e due pesci.
39 Ed egli comandò loro che il facesser tutti coricar sopra l’erba verde, per brigate.39 Ed egli comandogli, che facessero tutti ponersi a sedere (per mangiare) sopra il fieno verde, secondo le sue compagnie.
40 Ed essi si coricarono per cerchi, a cento, ed a cinquanta, per cerchio.40 E loro si posero a sedere a parte a parte, a centenara e cinquantenara.
41 Poi prese i cinque pani, e i due pesci, e levò gli occhi al cielo, e fece la benedizione; poi ruppe i pani, e li diede a’ suoi discepoli, acciocchè li mettessero davanti a loro: egli spartì eziandio i due pesci a tutti.41 E Iesù, tolti li cinque pani e li duo pesci, guardando in cielo, benedisse e ruppe il pane, e dettelo a' suoi discepoli, che il ponessero dinanzi a quelli; e divise a tutti i due pesci.
42 E tutti mangiarono, e furon saziati.42 E tutti manducorono, e furono satolli.
43 E i discepoli levaron de’ pezzi de’ pani dodici corbelli pieni, ed anche qualche rimanente de’ pesci.43 E raccolsero, delle requeste sopra avanzate, dodici coffe piene, e similmente de' pesci.
44 Or coloro che avean mangiato di que’ pani erano cinquemila uomini44 Ed erano, quelli che mangiorono, cinque milia uomini.
45 E TOSTO appresso egli costrinse i suoi discepoli a montar nella navicella, ed a trarre innanzi a lui all’altra riva, verso Betsaida, mentre egli licenziava la moltitudine.45 Onde incontanente constrinse li suoi discepoli, che ascendessero nella navicella, e che andassero innanzi a lui oltre il mare a Betsaida, mentre che egli licenziasse il popolo.
46 Poi, quando l’ebbe accommiatata, se ne andò in sul monte, per orare.46 E lasciati quelli, andossene nel monte a orare.
47 E, fattosi sera, la navicella era in mezzo del mare, ed egli era in terra tutto solo. E vide i discepoli che travagliavano nel vogare,47 E fatto la sera, la navicella era in mezzo del mare (e li discepoli di Iesù v'erano dentro), e Iesù era solo in terra.
48 perciocchè il vento era loro contrario; e intorno alla quarta vigilia della notte, egli venne a loro, camminando sopra il mare; e voleva passar oltre a loro.48 E vedendo Iesù li suoi discepoli che molto si affaticavano in vogare con li remi, imperò che avevano il vento contrario, e circa alla quaria ora della notte, andò Iesù a loro sopra il mare, e voleva passare per andare oltre a loro.
49 Ma essi, vedutolo camminar sopra il mare, pensarono che fosse una fantasima, e sclamarono. Perciocchè tutti lo videro, e furon turbati;49 E li discepoli tutti, vedendo che andava sopra il mare, pensavano che fosse una fantasima, e (conturboronsi molto e fortemente) gridorono.
50 ma egli tosto parlò con loro, e disse: State di buon cuore, son io, non temiate.50 Ed egli incontanente parlò a loro, e disse: confortatevi, e non temete, imperò che io sono.
51 E montò a loro nella navicella, e il vento si acquetò; ed essi vie più sbigottirono in loro stessi, e si maravigliarono.51 E in questo montò in su la nave a loro, e il vento cessò. E anche molto più stupivano.
52 Perciocchè non aveano posto mente al fatto de’ pani; perciocchè il cuor loro era stupido.52 Imperò che il cuore loro era ancora accecato; chè non avevano ancora (compreso nè) inteso il miracolo de' pani.
53 E, passati all’altra riva, vennero nella contrada di Gennesaret, e presero terra.53 E passorono in quello il mare, e andorono. in terra di Genesaret; e quivi discesero in terra.
54 E, quando furono smontati dalla navicella, subito la gente lo riconobbe.54 E come furono fuori della nave, sì lo conobbero.
55 E, correndo qua e là per tutta quella contrada circonvicina, prese a portare attorno in letticelli i malati, là dove udiva ch’egli fosse.55 E cercorono tutto quel paese; e (le genti di quel paese) incominciorgli a portare nelli letti tutti coloro ch' erano infermi (di qualunque infermità) in ciascuua parte che udivano che Iesù fosse.
56 E dovunque egli entrava, in castella, o in città, o in villate, la gente metteva gl’infermi nelle piazze, e lo pregava che sol potessero toccare il lembo della sua vesta; e tutti quelli che lo toccavano erano guariti56 E in qualunque parte che (Iesù) andava, o in terre o in città o in castella (o in ville e) per le piazze ponevano li loro infermi (dinanzi da lui); e