Scrutatio

Mercoledi, 22 maggio 2024 - Santa Rita da Cascia ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 3


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DIODATIBIBBIA MARTINI
1 POI egli entrò di nuovo nella sinagoga, e quivi era un uomo che avea la mano secca.1 E di nuovo entrò nella sinagoga: ed eravi un uomo, che aveva una mano inaridita.
2 Ed essi l’osservavano se lo sanerebbe in giorno di sabato, per accusarlo.2 E stavano a vedere, se egli lo sanasse in giorno di sabato, per accusarlo.
3 Ed egli disse all’uomo che avea la mano secca: Levati là nel mezzo.3 Ed egli disse all'uomo, che aveva la mano inaridita: Alzati, vieni in mezzo.
4 Poi disse loro: È egli lecito di far bene o male; di salvare una persona, o di ucciderla, in giorno di sabato? Ma essi tacevano.4 E a coloro disse: E egli lecito di fare del bene, o del male in giorno di sabato? di salvare, o di torre la vita? Ma quelli tacevano.
5 Allora, avendoli guardati attorno con indegnazione, contristato per l’induramento del cuor loro, disse a quell’uomo: Distendi la tua mano. Ed egli la distese. E la sua mano fu restituita sana come l’altra.5 E girati gli occhi sopra di essi con ira, deplorando la cecità de' cuori loro, disse a colui: Stendi la tua mano. Ed ei la stese, e fu a lui restituita la mano.
6 E i Farisei, essendo usciti, tenner subito consiglio con gli Erodiani contro a lui, come lo farebber morire.6 Mai Farisei ritiratisi, subito tenner consiglio con gli Erodiani contro di lui intorno al modo di levarlo dal mondo.
7 Ma Gesù, co’ suoi discepoli, si ritrasse al mare, e gran moltitudine lo seguitò,7 E Gesù si appartò co' suoi discepoli verso il mare: e una gran turba di popolo lo seguitò dalla Galilea, e dalla Giudea,
8 da Galilea, e da Giudea, e da Gerusalemme, e da Idumea, e da oltre il Giordano; parimente, una gran moltitudine da’ contorni di Tiro, e di Sidon, avendo udite le gran cose ch’egli faceva, venne a lui.8 E da Gerusalemme, e dall'Idumea, dalle terre di là dal Giordano: e quelli delle vicinanze di Tiro, e di Sidone, udito avendo le cose, che faceva, andaron da lui in gran folla.
9 Ed egli disse a’ suoi discepoli, che vi fosse sempre una navicella appresso di lui, per la moltitudine; che talora non l’affollasse.9 Ed egli disse a' suoi discepoli, che stesse pronta per lui una barchetta, affinché la gran turba non lo opprimesse.
10 Perciocchè egli ne avea guariti molti; talchè tutti coloro che aveano qualche flagello si avventavano a lui, per toccarlo.10 Imperocché rendeva la sanità a limiti; onde tutti quelli, che erano afflitti da qualche malore, se gli scagliavano addosso per toccarlo.
11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gettavano davanti a lui, e gridavano, dicendo: Tu sei il Figliuol di Dio.11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, se gli inginocchiavano, e gridavano, dicendo:
12 Ma egli li sgridava forte acciocchè nol manifestassero12 Tu se' il Figliuolo di Dio. E faceva loro gravi minacce, perché nol manifestassero.
13 POI egli montò in sul monte, e chiamò a sè coloro ch’egli volle; ed essi andarono a lui.13 E salito sopra un monte, chiamò a se quelli, che egli volle: e si accostarono a lui.
14 Ed egli ne ordinò dodici, per esser con lui, e per mandarli a predicare;14 E scelse dodici, perché si stesser con esso lui: e per mandargli a predicare.
15 e per aver la podestà di sanare le infermità, e di cacciare i demoni.15 E dette ad essi podestà di curare le malattìe, e di cacciare i demonj.
16 Il primo fu Simone, al quale ancora pose nome Pietro.16 Simone, cui pose il soprannome di Pietro:
17 Poi Giacomo figliuol di Zebedeo; e Giovanni, fratello di Giacomo, a’ quali pose nome Boanerges, che vuol dire: Figliuoli di tuono;17 E Giacomo figliuolo di Zebedeo, e Giovanni fratello di Giacomo: e pose ad essi il soprannome di boanerges, cioè, figliuoli del tuono:
18 e Andrea, e Filippo, e Bartolomeo, e Matteo, e Toma, e Giacomo figliuol di Alfeo; e Taddeo, e Simone Cananeo;18 E Andrea, e Filippo, e Bartolomeo, e Matteo, e Tomaso, e Giacomo figliuolo d'Alfeo, e Taddeo, e Simon Cananeo,
19 e Giuda Iscariot, il quale anche lo tradì.19 E Giuda Iscariote, che fu quegli, lo tradì.
20 POI vennero in casa. Ed una moltitudine si raunò di nuovo; talchè non potevano pur prender cibo.20 E andarono in casa, e si radunarono di bel nuovo le turbe; dimodoché non potevano nemmeno prender cibo.
21 Or i suoi, udite queste cose, uscirono per pigliarlo, perciocchè dicevano: Egli è fuori di sè21 E avendo saputo tali cose i suoi, andarono per pigliarlo; imperocché dicevano: Ha dato in pazzìa.
22 Ma gli Scribi ch’eran discesi di Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzebub; e per lo principe de’ demoni, caccia i demoni.22 E gli Scribi, che erano venuti da Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzeebub, e discaccia i demonj in virtù del principe de' demonj.
23 Ma egli, chiamatili a sè, disse loro in similitudine: Come può Satana cacciar Satana?23 Ma egli chiamatigli a se, diceva loro in parabole: Come può Satana scacciare Satana?
24 E se un regno è diviso in parti contrarie, egli non può durare.24 E se un regno in contrarj partiti dividesi, non può un tal regno sussistere.
25 E, se una casa è divisa in parti contrarie, ella non può durare.25 E se una casa si divide in contrarj partiti, non può tal casa sussistere.
26 Così, se Satana si leva contro a sè stesso, ed è diviso in parti contrarie, egli non può durare, anzi vien meno.26 E se Satana si è rivoltato, e si è messo in discordia contro se stesso, non potrà sussistere; ma sta per finire.
27 Niuno può entrar nella casa d’un uomo possente, e rapirgli le sue masserizie, se prima non l’ha legato; allora veramente gli prederà la casa.27 Nissuno può entrare in casa del forte, e rubar le sue spoglie, se prima non lega il forte, e allora darà il sacco alla casa di lui.
28 Io vi dico in verità, che a’ figliuoli degli uomini sarà rimesso qualunque peccato, e qualunque bestemmia avranno detta.28 In verità vi dico, che saranno rimessi a' figliuoli degli uomini tutti i peccati, e qualunque bestemmia, che abbiano profferita:
29 Ma chiunque avrà bestemmiato contro allo Spirito Santo, giammai in eterno non ne avrà remissione; anzi sarà sottoposto ad eterno giudicio.29 Ma per chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non vi sarà remissione in eterno; ma sarà reo di delitto eterno.
30 Or egli diceva questo, perciocchè dicevano: Egli ha lo spirito immondo30 A motivo che dicevano: Egli ha lo spirito immondo.
31 I SUOI fratelli adunque, e sua madre, vennero; e, fermatisi di fuori, mandarono a chiamarlo.31 E venne la madre, e i fratelli di lui, e stando fuori, mandarono a chiamarlo:
32 Or la moltitudine sedeva d’intorno a lui, e gli disse: Ecco, tua madre, e i tuoi fratelli son là di fuori, e ti cercano.32 E sedeva intorno a lui molta gente, e gli dissero: Ecco che la tua madre, e i tuoi fratelli là fuori cercan di te.
33 Ma egli rispose loro, dicendo: Chi è mia madre, o chi sono i miei fratelli?33 Ma egli rispose, e disse loro: Chi è mia madre, e chi (sono) i miei fratelli?
34 E, guardati in giro coloro che gli sedevano d’intorno, disse: Ecco mia madre, e i miei fratelli. Perciocchè,34 E girali gli occhi sopra coloro, che sedevangli attorno: Ecco, disse, la madre mia, e i miei fratelli.
35 chiunque avrà fatta la volontà di Dio, esso è mio fratello e mia sorella, e mia madre35 Imperocché chi farà la volontà di Dio, quegli è mio fratello, mia sorella, e madre.