Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Qoelet 7


font
DIODATILA SACRA BIBBIA
1 LA buona fama val meglio che il buon olio odorifero, e il giorno della morte meglio che il giorno della natività.1 Meglio un buon nome che un buon profumo e il giorno della morte che quello della nascita.
2 Meglio vale andare in una casa di duolo, che andare in una casa di convito; perciocchè quello è il fine d’ogni uomo; e chi vive vi pon mente.2 Meglio andare in una casa dove si fa cordoglio, che in una casa dove si fa baldoria, perché è questa la fine di tutti gli uomini e il vivo così ci riflette.
3 Meglio vale la tristezza che il riso; perciocchè il cuore migliora per la mestizia del volto.3 Meglio la tristezza del riso, perché davanti a un volto triste il cuore si fa migliore.
4 Il cuore de’ savi è nella casa del duolo; e il cuor degli stolti è nella casa dell’allegrezza.4 Il pensiero del sapiente è rivolto alla casa in cordoglio, il pensiero dello stolto alla casa in allegria.
5 Meglio vale udir lo sgridar del savio, che se alcuno ode il cantar de’ pazzi.5 Meglio ascoltare il rimprovero del sapiente piuttosto che l'adulazione degli stolti,
6 Perciocchè, quale è il romore delle spine sotto la caldaia, tale è il ridere dello stolto. Anche questo è vanità6 perché come lo scoppiettio degli sterpi sotto la pentola, così è il riso dello stolto. Ma anche questo è vanità,
7 Certo l’oppressione fa impazzare il savio, e il presente fa perdere il senno.7 perché l'oppressione può rendere stolto il sapiente, e un donativo può corrompere il cuore.
8 Meglio vale il fin della cosa, che il principio di essa; meglio vale chi è di spirito paziente, che chi è di spirito altiero.8 Meglio la fine di una cosa che il suo inizio, meglio la longanimità che la superbia.
9 Non esser subito nell’animo tuo ad adirarti; perciocchè l’ira riposa nel seno degli stolti.9 Non essere facile ad irritarti nell'intimo, perché l'irritazione ha sede nel seno degli stolti.
10 Non dire: Che vuol dire che i giorni di prima sono stati migliori di questi? perciocchè tu non domanderesti di ciò per sapienza10 Non ti domandare com'è che il tempo passato è migliore di quello di oggi, perché questo problema non viene da saggezza.
11 La sapienza è buona come una eredità; e quelli che veggono il sole han del vantaggio.11 E' bene avere oltre alla sapienza un patrimonio: è un vantaggio per quelli che vedono il sole,
12 Perciocchè la sapienza è all’ombra, e i danari sono all’ombra; ma la scienza della sapienza ha questo vantaggio, ch’ella fa vivere quelli che ne son dotati.12 perché si vive all'ombra della sapienza, si vive all'ombra del danaro; ma vale di più il sapere, perché la sapienza fa vivere chi la possiede.
13 Riguarda le opere di Dio; perciocchè chi potrà ridirizzare ciò ch’egli avrà travolto?13 Cerca di capire l'opera di Dio, perché nessuno può raddrizzare ciò che egli ha fatto curvo.
14 Nel giorno del bene sta’ in allegrezza; e nel giorno dell’avversità, ponvi mente; ancora ha fatto Iddio l’uno contrapposto all’altro, per questa cagione, che l’uomo non troverà nulla dopo sè.14 Nei giorni felici sii lieto, nei giorni del dolore rifletti: gli uni come gli altri vengono per volere di Dio, perché l'uomo non possa sapere mai nulla del proprio futuro.
15 Io ho veduto tutto questo a’ giorni della mia vanità. Vi è tal giusto, che perisce per la sua giustizia; e vi è tal empio, che prolunga la sua vita con la sua malvagità.15 Tutto ho veduto nei giorni miei vani. C'è il giusto che perisce nonostante la sua giustizia, e l'empio che vive a lungo nonostante la sua malvagità.
16 Non esser troppo giusto, e non farti savio oltre misura; perchè ti diserteresti?16 Cerca perciò di non essere né troppo giusto né troppo saggio, se non vuoi perire.
17 Non esser troppo empio, nè stolto; perchè morresti fuor del tuo tempo?17 Ma non essere nemmeno troppo cattivo né troppo stolto, se non vuoi perire prima del tuo tempo.
18 Egli è bene che tu ti attenga ad una cosa, sì però che tu non allenti la mano dall’altra; perciocchè, chi teme Iddio esce d’ogni cosa.18 E' bene che tu stia attaccato a una cosa, ma che tu non ti discosti nemmeno dall'altra. Quel che conta è che tu tema Dio, e riuscirai in entrambe le cose.
19 La sapienza rinforza il savio, più che dieci rettori non fanno la città nella quale sono.19 La sapienza rappresenta per il saggio una forza maggiore di quella di dieci potenti in una città,
20 Certo non vi è niun uomo giusto in terra, il quale faccia bene, e non pecchi.20 per quanto sulla terra non ci sia nessun uomo che sia giusto, che faccia il bene senza peccare.
21 Tu altresì non por mente a tutte le parole che altri dirà; anzi non pure ascoltare il tuo servo che ti maledice.21 Inoltre, non prestare attenzione a tutte le parole che si dicono, perché non ti capiti di sentire il tuo servo parlar male di te,
22 Perciocchè il tuo cuore sa che tu ancora ne hai maledetti altri, eziandio più volte22 ché la tua coscienza sa che anche tu, molte volte, hai parlato male degli altri.
23 Io ho provate tutte queste cose per sapienza; onde ho detto: Io son savio; ma la sapienza è longi da me.23 Poiché è con la sapienza che avevo fatte tutte queste considerazioni, decisi di diventare sapiente, ma la sapienza era lontana da me.
24 Chi troverà una cosa che è cotanto lontana, ed è profondissima?24 Lontano è il reale ed estremamente profondo. Nessuno ne verrà a capo.
25 Io mi sono aggirato con l’anima mia, per conoscere, per investigare, e per ricercar sapienza, e come si deve ben giudicar delle cose; e per conoscere l’empietà della stoltizia, e la follia delle pazzie;25 Allora mi detti a riflettere nel mio cuore per cercare la sapienza e l'interpretazione delle cose, facendo esperienza del male, dell'insipienza, della stoltezza e della follia.
26 ed ho trovata una cosa più amara che la morte, cioè: quella donna che non è altro che reti, e il cui cuore non è altro che giacchi, e le cui mani son tanti lacci; l’uomo gradevole a Dio scamperà da essa; ma il peccatore sarà preso da lei.26 E questo ho trovato, che la donna è più amara della morte, perché essa è un laccio, il suo cuore è una rete e catene le sue braccia. Chi è gradito a Dio ne può scampare, ma il peccatore ci resta preso.
27 Vedi, io ho trovato questo, dice il Predicatore, cercando ogni cosa ad una ad una, per trovare come si deve ben giudicar delle cose;27 Ecco, questo è ciò che ho trovato, ha detto Qohèlet, nel cercare la ragione di tutto, cosa per cosa:
28 il che ancora cerca l’anima mia, e non l’ho trovato ben ho trovato un uomo fra mille; ma fra altrettante donne, non ne ho trovata neppur una.28 aquello che cerco, non l'ho trovato.
29 Sol ecco ciò che io ho trovato: che Iddio ha fatto l’uomo diritto; ma gli uomini hanno ricercati molti discorsi29 Ma questo l'ho trovato: Dio ha fatto l'uomo semplice; è lui che va in cerca di tanti e tanti perché.