Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Proverbi 21


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 Il cuor del re è nella mano del Signore come ruscelli di acque; Egli lo piega a tutto ciò che gli piace1 Il cuore e potere del re (e di tutti gli altri uomini) sono nella mano di Dio in tutto; e in molto poco tempo, quando gli piace, ha fatto d' uno malvagio, uomo buono, (quando la grazia dello Spirito Santo gli mette in cuore, che lascia il suo peccato, e sì si confessa).
2 Tutte le vie dell’uomo gli paiono diritte; Ma il Signore pesa i cuori2 E sono molte genti, che altri credono che menino buona vita, e che sieno in buono stato; ma niuno conosce il cuore altro che Iddio.
3 Far giustizia e giudicio È cosa più gradita dal Signore, che sacrificio3 E piace più a Dio fare misericordia e diritto giudicio, che sacrificio (che uomo gli possa fare).
4 Gli occhi altieri, e il cuor gonfio, Che son la lampana degli empi, son peccato4 Allegrezza di cuore fa ribaldire gli occhi; (coloro che desiderano le cose che veggiono, debbono molto odiare e' loro occhi, che hanno molto spesso mala pace ne' loro cuori); i disleali non desìderano se non male, e non saranno già lieti se non possono fare male.
5 I pensieri dell’uomo diligente producono di certo abbondanza; Ma l’uomo disavveduto cade senza fallo in necessità5 Il prode uomo e il savio averanno tuttavia assai; ma il malvagio e il pigro saranno tuttavia in miseria e in povertà.
6 Il far tesori con lingua di falsità è una cosa vana, Sospinta in qua ed in là; e si appartiene a quelli che cercan la morte6 Quello che con malvagità hanne acquistato grande ricchezza, e' metterà rigoglio; per la qual cosa anderà alle pene dello inferno.
7 Il predar degli empi li trarrà in giù; Perciocchè hanno rifiutato di far ciò che è diritto7 Ciò che i falsi giudici hanno avuto e preso a fare disleale giudicamento, graverae loro troppo (nella fede; al dì del giudicio parleranno contro a loro per li doni che n' hanno avuto).
8 La via stravolta dell’uomo è anche strana; Ma l’opera di chi è puro è diritta8 (L'uomo fue fatto per Iddio servire propriamente, e per guardarsi da peccare, e fare bene; e) quando egli fa contro a' comandamenti, egli fae altrimenti contro a lui (ed esce fuori di diritta via); ma se fa ciò che deve, piace molto a colui che lo forinò.
9 Meglio è abitare sopra un canto di un tetto, Che con una moglie rissosa in casa comune9 Molto vale meglio all' uomo, che si tenga di tutti i diletti carnali, e intenda a bene fare, che non vale compagnia di femina che non sia piacevole e di buona maniera.
10 L’anima dell’empio desidera il male; Il suo amico stesso non trova pietà appo lui10 La volontà dell' uomo disleale è tuttavia a mal fare; e già a suo potere non averà pietà nè mercede del suo prossimo, (s' egli hae mestiere di lui).
11 Quando lo schernitore è gastigato, il semplice ne diventa savio; E quando si ammonisce il savio, egli apprende scienza11 Le disavventure, che vengono a' cattivi uomini, sì possono castigar medesimamente i fanciulli; ma quelli tengono compagnia al prode uomo e santo, apparano tuttavia sapienza.
12 Il giusto considera la casa dell’empio; Ella trabocca l’empio nel male12 I prodi uomini sono alcuna volta in grande tormento (e in grande pena, per castigare i folli e) per trarre i malvagi di loro malizia.
13 Chi tura l’orecchio, per non udire il grido del misero, Griderà anch’egli, e non sarà esaudito13 Quello che non degna d' udire il povero uomo che mercede gli chiede (o che gli domanda limosina o che gli chiegga consiglio), e’verrà il giorno che griderae mercede, e non sarà udito; (tutto simigliantemente colui che non ha pietade nel suo cuore d'altrui disavventura e d'altrui peccato, che giudica e a lui non tiene, e' non si guarda già pure che gli possa bene avvenire a tale cosa, o a peggiore, inanzi che vegna alla fine; e perciò è molto ardito chi altrui giudica, chè niuno non sa ciò che gli addiviene).
14 Il presente dato di nascosto acqueta l’ira; E il dono porto nel seno acqueta il forte cruccio14 Molto puote essere lieto chi puote fare limosina di sua diritta fatica; chè (quando elli l' ha fatta sanza rigoglio e sanza rimostranza,) egli estingue il peccato dall'ira di Dio; ma niuno la deve fare in maniera che il mondo la vegga, (ma solamente il grande Signore, per cui ello la fa, elli la renderà, quando il mondo sarà finito).
15 Il far ciò che è diritto è letizia al giusto; Ma è uno spavento agli operatori d’iniquità15 Assai deve essere lieto lo prode uomo a fare giudicamento; (chè quando non si sente di niente colpevole, non teme se non Iddio;) ma coloro che fanno male, (e sono in malo stato) debbono (dottare e) temere (la vendetta de' giudicii terreni e il giudicamento di Dio).
16 L’uomo che devia dal cammino del buon senno Riposerà in compagnia de’ morti16 Colui che Iddio non teme, (nè castigamento di prode uomo, elli non riceve misericordia, e tuttavia cresce il suo peccato sanza ritornare in via di veritade) sarae giudicato nella mente con esso i diavoli.
17 L’uomo che ama godere sarà bisognoso; Chi ama il vino e l’olio non arricchirà17 Colui che è ghiotto della bocca, sarà povero tutto tempo; chi troppo desidera cose assai, non sarà già mai ricco.
18 L’empio sarà per riscatto del giusto; E il disleale sarà in iscambio degli uomini diritti18 Quello che a prode uomo fa male (a torto e sanza ragione) sarae dannato per suo misfatto; e i disleali saranno giudicati per lo male ch' egli hanno fatto (a coloro che non li hanno servito; sì come fue a Pilato ed Erode e gli altri mali fattori, che feciono tormentare e uccidere coloro che amavano Dio e temevano).
19 Meglio è abitare in terra deserta, Che con una moglie rissosa e stizzosa19 Meglio viene a uno uomo (che ami pace) in povera villa stare (ed essere semplice), che avere compagnia di femina troppo adirosa e maliziosa (ed essere riccamente in cittade o in a tra buona villa).
20 Nell’abitacolo del savio vi è un tesoro di cose rare, e d’olii preziosi; Ma l’uomo stolto dissipa tutto ciò20 Il consiglio dell' uomo, il quale Iddio più ama, vale un tesoro; (in tutto suo affare non troverà già uomo, se non dolcezza e umilità;) ma già il malvagio non cura sì poco di grazia, ch' ella non sia male impiegata; (chè ello non si conosce mai in niuno bene).
21 Chi va dietro a giustizia e benignità Troverà vita, giustizia, e gloria21 Quello che ha la mano diritta in giustizia e in misericordia, viverà lungamente in buono stato,' e sarà in gloria e in riposo.
22 Il savio sale nella città de’ valenti, Ed abbatte la forza di essa22 (Niuno deve avere fidanza in sua forza nè in sua virtude, chè tosto è abbattuta forza d' uomo, quando Dio vuole. E perciò dice Salomone :) la forte città prese il savio uomo, e abbattè la securità ch' ella aveva in sua forza. (Il savio è il nostro Signore, che abbatte la forza della città, quando egli abbatte l'orgoglio dell' uomo).
23 Chi guarda la sua bocca e la sua lingua Guarda l’anima sua d’afflizioni23 Quello che guarda la sua bocca, e lascia la lingua da dire male d' altrui e di dire parole ree, elli guarda la sua anima di dolore e di tribulazione.
24 Il nome del superbo presuntuoso è: schernitore; Egli fa ogni cosa con furor di superbia24 Il folle è chiamato rigoglioso e stolto; medesimamente fellonie e rigogliosi debbono odiare sopra tutte cose.
25 Il desiderio del pigro l’uccide; Perciocchè le sue mani rifiutano di lavorare.25 Quello che niente vuole fare (e che non ha che perdere) non è maraviglia già se sarae a fine; chè uomo ozioso (e povero che tosto) s' abbandona a fare follia.
26 L’uomo dato a cupidigia appetisce tuttodì; Ma il giusto dona, e non risparmia26 L'uomo di male affare tosto desidera l' altrui cose; ma il prode uomo non ha cura dell' altrui, anzi dona del suo a coloro che mestiere n' hanno.
27 Il sacrificio degli empi è cosa abbominevole; Quanto più se l’offeriscono con scelleratezza!27 Molto odia Iddio (offeso, che malvagio uomo faccia) elemosina ch' è fatta di malvagio acquisto; (e oblazione nulla non gli piace, se non per umilità e diritta fatica a chi la fa).
28 Il testimonio mendace perirà; Ma l’uomo che ascolta parlerà in perpetuo28 (Quello che fa sembianti di servire a Dio, nè non ha cura nè volontà, farà mala fine; ma quello che a Dio serve semplicemente e di buona volontà, sarà tuttavia in bene qui e nell' altro secolo nella compagnia di Dio). Testimonio falso perirà; e l'obediente parlerà vittoria.
29 L’uomo empio si rende sfacciato; Ma l’uomo diritto addirizza le sue vie29 E l'uomo disleale si tiene forte nella sua malizia (e odia castigamento di Dio e di prode uomo); ma quello che sente il suo peccato, e sa che Iddio è crucciato, ammenda tosto sua vita, (quand' egli gli manda un poco di malizia).
30 Non vi è sapienza, nè prudenza, Nè consiglio, incontro al Signore.30 Contro a Dio non vale nè sapere nè consiglio nè prodezza di uomo; (nè contro al suo volere non può niuno, e sia grande signore se sa).
31 Il cavallo è apparecchiato per lo giorno della battaglia; Ma il salvare appartiene al Signore31 L'uomo apparecchia cavalli e arme per andare in guerra (e in battaglia); ma da Dio viene la vittoria. (Dio dae battaglia a qual parte più gli piace, e fae alcuna volta a poche genti sopramontare, e uscire molta grande assembrata di genti).