Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Giobbe 2


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 Or avvenne un dì, che i figliuoli di Dio vennero a presentarsi davanti al Signore; e Satana venne anch’egli per mezzo loro a presentarsi davanti al Signore.1 Ma fatto è, che alcuno di venissero li figliuoli di Dio, e stessero dinanzi al Signore, e fosse venuto anco Satana fra loro, e stesse nel cospetto suo.
2 E il Signore disse a Satana: Onde vieni? E Satana rispose al Signore, e disse: Da aggirar la terra, e da passeggiar per essa.2 E disse lo Signore a Satana: donde vieni? Il quale rispose, e disse: io hoe intorniata la terra, e andai per tutta quella.
3 E il Signore disse a Satana: Hai tu posto mente al mio servitore Giobbe? come nella terra non vi è uomo intiero e diritto, che tema Iddio, e si ritragga dal male, come esso? ed anche persevera egli nella sua integrità, benchè tu mi abbi incitato contro a lui, per distruggerlo senza cagione.3 E disse lo Signore a Satana: or non hai tu considerato lo servo mio Iob, che non è alcuno simile a lui nella terra, uomo puro e diritto, e temente Iddio e partendosi dal male e ancora ritenente la innocenza? Ma tu hai commosso me contro a lui, acciò ch' io lo affliggessi indarno.
4 E Satana rispose al Signore, e disse: Pelle per pelle; ma l’uomo darà tutto ciò ch’egli ha per la sua vita.4 Allora rispose Satana a lui, e disse: la pelle per la pelle, e ogni cosa che l' uomo hae, darà per l'anima sua.
5 Ma ora, stendi pur la mano, e tocca le sue ossa, e la sua carne; e vedrai se non ti maledice in faccia.5 Stendi altrimenti la mano tua, (metti) e tocca la bocca sua e la carne; e allora vedrai, se nella faccia ti benedirà.
6 E il Signore disse a Satana: Eccolo in man tua; sol guardati di toccar la sua vita6 Disse adunque lo Signore a Satana: ecco nella mano tua è, ma l'anima sua conserva (e guarda).
7 E Satana, partitosi dal cospetto del Signore, percosse Giobbe d’un’ulcera maligna, dalla pianta del piè infino alla sommità del capo.7 Partitosi Satan dalla faccia di Dio, percosse Iob con pessima ferita, dalla pianta del piede insino alla sommità del capo;
8 Ed egli si prese un testo per grattarsi, ed era assiso per mezzo le ceneri.8 il quale colla testa la marcia rendea, sedendo in luogo immondo.
9 E la sua moglie gli disse: Ancora perseveri tu nella tua integrità? benedici Iddio, e muori.9 E disse a Iob la moglie sua: così ancora sta' tu nella sciocchezza tua? Benedici Iddio, e mori.
10 Ma egli le disse: Tu parli come una d’infra le donne stolte; sì avremmo noi ricevuto da Dio il bene, e non riceveremmo il male? In tutto ciò Giobbe non peccò con le sue labbra10 Il quale disse a lei quasi come una delle sciocche femine hae favellato; se le buone cose abbiamo ricevuto dalle mani del Signore, dunque li mali perchè noi non li sosteniamo? In tutte queste cose non peccò Iob colle labbre sue.
11 OR tre amici di Giobbe: Elifaz Temanita, Bildad Suhita, e Sofar Naamatita, avendo udito tutto questo male che gli era sopraggiunto, se ne vennero, ciascuno dal suo luogo; e si trovarono insieme, per venire a condolersi con lui, ed a consolarlo.11 Adunqne udendo tre amici di Iob ogni male incontrato, venne ciascuno dal luogo suo, i quali aveano nome, l'uno Elifaz Temanite, e l' altro Baldad Suite, e l'ultimo Sofar Naamatite; i quali si aveano ordinato parimente, che voleano venire a visitare e consolare Iob.
12 E levati gli occhi da lungi, nol riconobbero; e alzarono la voce, e piansero; e ciascun di loro stracciò il suo mantello, e si sparsero della polvere in su la testa, gittandola verso il cielo.12 E venendo, levarono gli occhi suoi dalla lunga, e loro non lo conobbero, e gridando piansero, e squarciarons i vestimenti, e sparsero polvere sopra lo capo suo in cielo.
13 E sedettero con lui in terra per sette giorni, e per sette notti; e niuno gli disse alcuna parola; perciocchè vedevano che la doglia era molto grande13 E sedettero in terra con lui sette di e sette notti, e niuno dicea alcuna parola; vedeano veramente che lo dolore era grande.