Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Isaiæ 33


font
VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Væ qui prædaris ! nonne et ipse prædaberis ?
et qui spernis, nonne et ipse sperneris ?
Cum consummaveris deprædationem, deprædaberis ;
cum fatigatus desieris contemnere, contemneris.
1 Guai a te che fai preda; or tu medesimo non sarai rubato? E tu che dileggi, non sarai tu dileggiato? E quando tu averai consumato la preda, sarai rubato; e affaticato lasarai di disprezzare, e sarai disprezzato.
2 Domine, miserere nostri,
te enim exspectavimus ;
esto brachium nostrum in mane,
et salus nostra in tempore tribulationis.
2 O Signore, abbi misericordia di noi, però che noi abbiamo aspettato te; sia tu nostro braccio la mattina, e nostra salute nel tempo della tribulazione.
3 A voce angeli fugerunt populi,
et ab exaltatione tua dispersæ sunt gentes.
3 Li populi fuggirono dalla voce delli angeli; e dallo tuo esaltamento le genti sono disperse.
4 Et congregabuntur spolia vestra sicut colligitur bruchus,
velut cum fossæ plenæ fuerint de eo.
4 E li vostri vestimenti saranno ricolti come si ricoglie lo bruco, quasi come le fosse ne fussono ripiene di lui.
5 Magnificatus est Dominus, quoniam habitavit in excelso ;
implevit Sion judicio et justitia.
5 Lo Signore è magnificato, però ch' egli abitoe nella parte alta; e riempiè Sion di giudicio e di giustizia.
6 Et erit fides in temporibus tuis :
divitiæ salutis sapientia et scientia ;
timor Domini ipse est thesaurus ejus.
6 E nelli suoi tempi sarà la fede; e le ricchezze della (sua) salute saranno la scienza no; e lo tesoro sarà lo timore di Dio.
7 Ecce videntes clamabunt foris ;
angeli pacis amare flebunt.
7 Ed ecco quelli che vederanno questo, grideranno di fuori; e li angeli della pace piagneranno amaramente.
8 Dissipatæ sunt viæ,
cessavit transiens per semitam :
irritum factum est pactum, projecit civitates,
non reputavit homines.
8 Le vie sono dissipate (e disfatte); lo passante sì cessò di passare per la strada, e lo patto è ritornato a dietro; scacciò via le cittadi, e per niente riputò li uomini.
9 Luxit et elanguit terra ;
confusus est Libanus, et obsorduit :
et factus est Saron sicut desertum,
et concussa est Basan, et Carmelus.
9 La terra pianse ed ebbe languore in sè; lo Libano fu confuso, e divenne sordo; e Saron diventò come uno deserto, e Basan e Carmelo (cioè quello monte) furono commossi. (Saron si fu una provincia, che è tra Open e Lida, dove erano molti belli campi, abbondevoli e larghi).
10 Nunc consurgam, dicit Dominus ;
nunc exaltabor, nunc sublevabor.
10 Ora io mi leverò, dice lo Signore; ora sard esaltato, ora sarò sollevato.
11 Concipietis ardorem, parietis stipulam ;
spiritus vester ut ignis vorabit vos.
11 Voi concepirete l' ardore, e partorirete la esca (dal fuoco); lo vostro spirito divorerà voi, come fusse fuoco.
12 Et erunt populi quasi de incendio cinis ;
spinæ congregatæ igni comburentur.
12 E li populi saranno come cenere d' arsura; e le spine radunate al fuoco arderanno.
13 Audite, qui longe estis, quæ fecerim ;
et cognoscite, vicini, fortitudinem meam.
13 Udite, voi che siete dalla lunga, quelle cose le quali io ho fatte; e voi, vicini, conoscete la mia fortezza.
14 Conterriti sunt in Sion peccatores ;
possedit tremor hypocritas.
Quis poterit habitare de vobis cum igne devorante ?
quis habitabit ex vobis cum ardoribus sempiternis ?
14 Li peccatori sono spezzati e rotti in Sion, lo tremore hae posseduto (e ispauriti) li ipocriti. Quale è di voi che possi abitare col fuoco divorante? Quale di voi abiterà colli ardori sempiterni?
15 Qui ambulat in justitiis et loquitur veritatem,
qui projicit avaritiam ex calumnia,
et excutit manus suas ab omni munere,
qui obturat aures suas ne audiat sanguinem,
et claudit oculos suos ne videat malum.
15 Colui il quale va nelle giustizie, e parla la verità; il quale getta la avarizia e la calunnia, e scote le sue mani da ogni dono; il quale ottura le sue orecchie acciò ch' egli non dia opera di sangue, chiude li suoi occhi acciò ch' egli non veggia lo male;
16 Iste in excelsis habitabit ;
munimenta saxorum sublimitas ejus :
panis ei datus est, aquæ ejus fideles sunt.
16 questo abiterà nelli luoghi alti, e la sua altezza sarà armadura di sassi; lo pane è dato a lui, e le sue acque sono fedeli.
17 Regem in decore suo videbunt oculi ejus,
cernent terram de longe.
17 Vedranno lo re (cioè lo signore) nella sua bellezza li suoi occhi; riguarderanno la terra di lungi.
18 Cor tuum meditabitur timorem :
ubi est litteratus ? ubi legis verba ponderans ?
ubi doctor parvulorum ?
18 E lo tuo cuore penserà nella paura: dov'è lo letterato? dov'è quello che (pensa, ovvero) pesa (cioè giudica) le parole della legge? dove sono li ammaestratori de' piccoli?
19 Populum impudentem non videbis,
populum alti sermonis, ita ut non possis intelligere
disertitudinem linguæ ejus, in quo nulla est sapientia.
19 Tu non vederai lo populo imprudente, lo populo di alto parlare; sì che tu non possi intendere le disputazioni della sua lingua, nello quale (cioè in quello populo) non è alcuna sapienza.
20 Respice, Sion, civitatem solemnitatis nostræ :
oculi tui videbunt Jerusalem,
habitationem opulentam,
tabernaculum quod nequaquam transferri poterit ;
nec auferentur clavi ejus in sempiternum,
et omnes funiculi ejus non rumpentur :
20 Riguarda tu Sion, la cittade della nostra solennitade; li tuoi occhi vederanno Ierusalem, cittade ricca, lo tabernacolo lo quale non si potrà transportare; e li suoi chiavelli non si torranno via in sempiterno, e tutti li suoi funicelli non si romperanno.
21 quia solummodo ibi magnificus est Dominus noster :
locus fluviorum rivi latissimi et patentes :
non transibit per eum navis remigum,
neque trieris magna transgredietur eum.
21 Però che solo quivi fue magnificato lo Signore Iddio nostro; lo luogo de' fiumi, rivi larghissimi e manifesti a tutti; la nave delli rematori non entrò per quello, nè la nave che abbia tre ordini di remi, che sia grande, non passerà per quello luogo.
22 Dominus enim judex noster,
Dominus legifer noster,
Dominus rex noster,
ipse salvabit nos.
22 Però che lo Signore è nostro giudice, e lo Signore è nostro legista; e lo nostro Signore (verrà) salverà noi.
23 Laxati sunt funiculi tui,
et non prævalebunt ;
sic erit malus tuus
ut dilatare signum non queas.
Tunc dividentur spolia prædarum multarum ;
claudi diripient rapinam.
23 Li tuoi funicelli sono discorsi, ma non soperchiorono, (e poi dice): l' arboro tuo sarà così, che tu non potrai scampare lo segno. Allora si divideranno li spogliamenti di molti rubamenti, e li zoppi ruberanno la rapina.
24 Nec dicet vicinus : Elangui ;
populus qui habitat in ea, auferetur ab eo iniquitas.
24 E lo vicino non dirà: io mi languii; e lo populo che abiterà in lei, sarà tolta da lui la malvagitade.