SCRUTATIO

Domingo, 22 Junio 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Marco 3


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1 E un'altra fiata Iesù entrò nella sinagoga; e qui era uno uomo avente la mano secca.1 E di nuovo entrò nella sinagoga: ed eravi un uomo, che aveva una mano inaridita.
2 E (li Farisei) tenevano cura, se egli il sanasse nel giorno del sabhato, acciò accusassero quello.2 E stavano a vedere, se egli lo sanasse in giorno di sabato, per accusarlo.
3 Ed egli disse all' uomo avente la mano secca: lèvati in mezzo.3 Ed egli disse all'uomo, che aveva la mano inaridita: Alzati, vieni in mezzo.
4 E disse a quelli: è lecito nel giorno del sabbato a fare bene, ovvero male? è lecito a salvare l'anima, ovvero ucciderla? E loro tacevano.4 E a coloro disse: E egli lecito di fare del bene, o del male in giorno di sabato? di salvare, o di torre la vita? Ma quelli tacevano.
5 E con isdegno guardando quelli, contristato sopra la cecità de' loro cuori, disse all' uomo: istendi la tua mano. Ed egli la estese, e fu restituita sana la mano di quello uomo.5 E girati gli occhi sopra di essi con ira, deplorando la cecità de' cuori loro, disse a colui: Stendi la tua mano. Ed ei la stese, e fu a lui restituita la mano.
6 Onde usciti fuori li Farisei, incontanente facevano consiglio con gli Erodiani contro di lui, a qual modo uccidessero lui.6 Mai Farisei ritiratisi, subito tenner consiglio con gli Erodiani contro di lui intorno al modo di levarlo dal mondo.
7 Ma Iesù con li suoi discepoli vennero al mare; e da Galilea e Iudea seguillo molta turba,7 E Gesù si appartò co' suoi discepoli verso il mare: e una gran turba di popolo lo seguitò dalla Galilea, e dalla Giudea,
8 ed etiam da Ierusalem e da Idumea, oltre il Giordano; e quelli ch' erano dintorno a Tiro e Sidonia, una grande moltitudine, vedendo quello lui faceva, vennero a lui.8 E da Gerusalemme, e dall'Idumea, dalle terre di là dal Giordano: e quelli delle vicinanze di Tiro, e di Sidone, udito avendo le cose, che faceva, andaron da lui in gran folla.
9 Onde Iesù disse alli suoi discepoli, che dovessero conducere la navicella per amore della turba, acciò non lo comprimessero.9 Ed egli disse a' suoi discepoli, che stesse pronta per lui una barchetta, affinché la gran turba non lo opprimesse.
10 Imperò ch' egli sanava molti, per modo che si gittavano sopra lui, acciò che il toccassero, tutti quelli ch' erano impiagati.10 Imperocché rendeva la sanità a limiti; onde tutti quelli, che erano afflitti da qualche malore, se gli scagliavano addosso per toccarlo.
11 E vedendo [lui], li spiriti immondi gittavansi a terra, e gridavano dicendo:11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, se gli inginocchiavano, e gridavano, dicendo:
12 Tu sei figliuolo di Dio. Ma egli grandemente gli minacciava, che non dovessero manifestare chi era.12 Tu se' il Figliuolo di Dio. E faceva loro gravi minacce, perché nol manifestassero.
13 Ed egli salendo nel monte, chiamò a sè quelli ch' esso volse; li quali vennero a lui.13 E salito sopra un monte, chiamò a se quelli, che egli volle: e si accostarono a lui.
14 E fece che vi fussero li dodici con quello, e acciò che mandasse loro a predicare.14 E scelse dodici, perché si stesser con esso lui: e per mandargli a predicare.
15 Alli quali dette la potestà di sanare le infermità, e di scacciare le demonia.15 E dette ad essi podestà di curare le malattìe, e di cacciare i demonj.
16 E a Simone pose nome Pietro.16 Simone, cui pose il soprannome di Pietro:
17 E chiamò Iacobo di Zebedeo, e Ioanne suo fratello, alli quali impose li loro nomi BOANERGES che vuol dire Figliuoli del tuono.17 E Giacomo figliuolo di Zebedeo, e Giovanni fratello di Giacomo: e pose ad essi il soprannome di boanerges, cioè, figliuoli del tuono:
18 Ed etiam chiamò Andrea, Filippo e Bartolomeo e Matteo e Tomaso e Iacobo di Alfeo e Taddeo e Simone Cananeo,18 E Andrea, e Filippo, e Bartolomeo, e Matteo, e Tomaso, e Giacomo figliuolo d'Alfeo, e Taddeo, e Simon Cananeo,
19 e Iuda Iscariote, il quale il traditte.19 E Giuda Iscariote, che fu quegli, lo tradì.
20 E loro vengono a casa; e ancora raunossi la turba, per modo che non potevano nè etiam manducare il pane.20 E andarono in casa, e si radunarono di bel nuovo le turbe; dimodoché non potevano nemmeno prender cibo.
21 E quando i suoi ebbero udito, vennero a tenerlo; e loro dicevano, come egli è ritornato in furore.21 E avendo saputo tali cose i suoi, andarono per pigliarlo; imperocché dicevano: Ha dato in pazzìa.
22 Eli Scribi, li quali erano discesi da Jerusalem, dicevano ch' egli ha Belzebù, e come nel principe de' demonii scaccia le demonia.22 E gli Scribi, che erano venuti da Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzeebub, e discaccia i demonj in virtù del principe de' demonj.
23 E Jesù, chiamati quelli, dicevali in parabole: in qual modo può satana scacciare satana?23 Ma egli chiamatigli a se, diceva loro in parabole: Come può Satana scacciare Satana?
24 E se in sè dividerassi il regno, non potrà stare fermo quel regno.24 E se un regno in contrarj partiti dividesi, non può un tal regno sussistere.
25 E se si dividerà la casa in sè stessa, non potrà quella casa stare ferma.25 E se una casa si divide in contrarj partiti, non può tal casa sussistere.
26 E se il diavolo si lieva contra sè medesimo, è diviso intra sè, e non potrà durare, anzi mancherà.26 E se Satana si è rivoltato, e si è messo in discordia contro se stesso, non potrà sussistere; ma sta per finire.
27 Niuno può, ben ch' entrato nella casa, fracassare le masserizie del forte, se prima non lega il forte; e allora ruberà la casa sua.27 Nissuno può entrare in casa del forte, e rubar le sue spoglie, se prima non lega il forte, e allora darà il sacco alla casa di lui.
28 In verità vi dico, che sarà perdonato li peccati alli figliuoli dell' uomo, e le blasfemie con quali hanno biastemato.28 In verità vi dico, che saranno rimessi a' figliuoli degli uomini tutti i peccati, e qualunque bestemmia, che abbiano profferita:
29 Ed egli che arà biastemato nel Spirito santo, non avrà rimessione in eterno; ma sarà degno dell' eterno delitto.29 Ma per chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non vi sarà remissione in eterno; ma sarà reo di delitto eterno.
30 Imperò che dicevano: egli ha il spirito immondo.30 A motivo che dicevano: Egli ha lo spirito immondo.
31 Ed ecco che vennero la sua madre e fratelli; li quali, stanti di fuori, madoronlo a chiamare.31 E venne la madre, e i fratelli di lui, e stando fuori, mandarono a chiamarlo:
32 Onde dintorno a lui sedeva la turba, e si li dicono: ecco che la madre tuta e li fratelli tuoi sono di fuori, e ti cercano32 E sedeva intorno a lui molta gente, e gli dissero: Ecco che la tua madre, e i tuoi fratelli là fuori cercan di te.
33 Ed egli rispose dicendo: qual è la madre mia, e li fratelli miei?33 Ma egli rispose, e disse loro: Chi è mia madre, e chi (sono) i miei fratelli?
34 E riguardando quelli che sedevano dintorno a lui, disse: ecco che questi sono la mia madre e li miei fratelli.34 E girali gli occhi sopra coloro, che sedevangli attorno: Ecco, disse, la madre mia, e i miei fratelli.
35 Imperò che chi farà la volontà di Dio, egli è mio fratello, mia sorella e mia madre.35 Imperocché chi farà la volontà di Dio, quegli è mio fratello, mia sorella, e madre.