SCRUTATIO

Domingo, 22 Junio 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Marco 3


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BIBBIA VOLGAREDIODATI
1 E un'altra fiata Iesù entrò nella sinagoga; e qui era uno uomo avente la mano secca.1 POI egli entrò di nuovo nella sinagoga, e quivi era un uomo che avea la mano secca.
2 E (li Farisei) tenevano cura, se egli il sanasse nel giorno del sabhato, acciò accusassero quello.2 Ed essi l’osservavano se lo sanerebbe in giorno di sabato, per accusarlo.
3 Ed egli disse all' uomo avente la mano secca: lèvati in mezzo.3 Ed egli disse all’uomo che avea la mano secca: Levati là nel mezzo.
4 E disse a quelli: è lecito nel giorno del sabbato a fare bene, ovvero male? è lecito a salvare l'anima, ovvero ucciderla? E loro tacevano.4 Poi disse loro: È egli lecito di far bene o male; di salvare una persona, o di ucciderla, in giorno di sabato? Ma essi tacevano.
5 E con isdegno guardando quelli, contristato sopra la cecità de' loro cuori, disse all' uomo: istendi la tua mano. Ed egli la estese, e fu restituita sana la mano di quello uomo.5 Allora, avendoli guardati attorno con indegnazione, contristato per l’induramento del cuor loro, disse a quell’uomo: Distendi la tua mano. Ed egli la distese. E la sua mano fu restituita sana come l’altra.
6 Onde usciti fuori li Farisei, incontanente facevano consiglio con gli Erodiani contro di lui, a qual modo uccidessero lui.6 E i Farisei, essendo usciti, tenner subito consiglio con gli Erodiani contro a lui, come lo farebber morire.
7 Ma Iesù con li suoi discepoli vennero al mare; e da Galilea e Iudea seguillo molta turba,7 Ma Gesù, co’ suoi discepoli, si ritrasse al mare, e gran moltitudine lo seguitò,
8 ed etiam da Ierusalem e da Idumea, oltre il Giordano; e quelli ch' erano dintorno a Tiro e Sidonia, una grande moltitudine, vedendo quello lui faceva, vennero a lui.8 da Galilea, e da Giudea, e da Gerusalemme, e da Idumea, e da oltre il Giordano; parimente, una gran moltitudine da’ contorni di Tiro, e di Sidon, avendo udite le gran cose ch’egli faceva, venne a lui.
9 Onde Iesù disse alli suoi discepoli, che dovessero conducere la navicella per amore della turba, acciò non lo comprimessero.9 Ed egli disse a’ suoi discepoli, che vi fosse sempre una navicella appresso di lui, per la moltitudine; che talora non l’affollasse.
10 Imperò ch' egli sanava molti, per modo che si gittavano sopra lui, acciò che il toccassero, tutti quelli ch' erano impiagati.10 Perciocchè egli ne avea guariti molti; talchè tutti coloro che aveano qualche flagello si avventavano a lui, per toccarlo.
11 E vedendo [lui], li spiriti immondi gittavansi a terra, e gridavano dicendo:11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gettavano davanti a lui, e gridavano, dicendo: Tu sei il Figliuol di Dio.
12 Tu sei figliuolo di Dio. Ma egli grandemente gli minacciava, che non dovessero manifestare chi era.12 Ma egli li sgridava forte acciocchè nol manifestassero
13 Ed egli salendo nel monte, chiamò a sè quelli ch' esso volse; li quali vennero a lui.13 POI egli montò in sul monte, e chiamò a sè coloro ch’egli volle; ed essi andarono a lui.
14 E fece che vi fussero li dodici con quello, e acciò che mandasse loro a predicare.14 Ed egli ne ordinò dodici, per esser con lui, e per mandarli a predicare;
15 Alli quali dette la potestà di sanare le infermità, e di scacciare le demonia.15 e per aver la podestà di sanare le infermità, e di cacciare i demoni.
16 E a Simone pose nome Pietro.16 Il primo fu Simone, al quale ancora pose nome Pietro.
17 E chiamò Iacobo di Zebedeo, e Ioanne suo fratello, alli quali impose li loro nomi BOANERGES che vuol dire Figliuoli del tuono.17 Poi Giacomo figliuol di Zebedeo; e Giovanni, fratello di Giacomo, a’ quali pose nome Boanerges, che vuol dire: Figliuoli di tuono;
18 Ed etiam chiamò Andrea, Filippo e Bartolomeo e Matteo e Tomaso e Iacobo di Alfeo e Taddeo e Simone Cananeo,18 e Andrea, e Filippo, e Bartolomeo, e Matteo, e Toma, e Giacomo figliuol di Alfeo; e Taddeo, e Simone Cananeo;
19 e Iuda Iscariote, il quale il traditte.19 e Giuda Iscariot, il quale anche lo tradì.
20 E loro vengono a casa; e ancora raunossi la turba, per modo che non potevano nè etiam manducare il pane.20 POI vennero in casa. Ed una moltitudine si raunò di nuovo; talchè non potevano pur prender cibo.
21 E quando i suoi ebbero udito, vennero a tenerlo; e loro dicevano, come egli è ritornato in furore.21 Or i suoi, udite queste cose, uscirono per pigliarlo, perciocchè dicevano: Egli è fuori di sè
22 Eli Scribi, li quali erano discesi da Jerusalem, dicevano ch' egli ha Belzebù, e come nel principe de' demonii scaccia le demonia.22 Ma gli Scribi ch’eran discesi di Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzebub; e per lo principe de’ demoni, caccia i demoni.
23 E Jesù, chiamati quelli, dicevali in parabole: in qual modo può satana scacciare satana?23 Ma egli, chiamatili a sè, disse loro in similitudine: Come può Satana cacciar Satana?
24 E se in sè dividerassi il regno, non potrà stare fermo quel regno.24 E se un regno è diviso in parti contrarie, egli non può durare.
25 E se si dividerà la casa in sè stessa, non potrà quella casa stare ferma.25 E, se una casa è divisa in parti contrarie, ella non può durare.
26 E se il diavolo si lieva contra sè medesimo, è diviso intra sè, e non potrà durare, anzi mancherà.26 Così, se Satana si leva contro a sè stesso, ed è diviso in parti contrarie, egli non può durare, anzi vien meno.
27 Niuno può, ben ch' entrato nella casa, fracassare le masserizie del forte, se prima non lega il forte; e allora ruberà la casa sua.27 Niuno può entrar nella casa d’un uomo possente, e rapirgli le sue masserizie, se prima non l’ha legato; allora veramente gli prederà la casa.
28 In verità vi dico, che sarà perdonato li peccati alli figliuoli dell' uomo, e le blasfemie con quali hanno biastemato.28 Io vi dico in verità, che a’ figliuoli degli uomini sarà rimesso qualunque peccato, e qualunque bestemmia avranno detta.
29 Ed egli che arà biastemato nel Spirito santo, non avrà rimessione in eterno; ma sarà degno dell' eterno delitto.29 Ma chiunque avrà bestemmiato contro allo Spirito Santo, giammai in eterno non ne avrà remissione; anzi sarà sottoposto ad eterno giudicio.
30 Imperò che dicevano: egli ha il spirito immondo.30 Or egli diceva questo, perciocchè dicevano: Egli ha lo spirito immondo
31 Ed ecco che vennero la sua madre e fratelli; li quali, stanti di fuori, madoronlo a chiamare.31 I SUOI fratelli adunque, e sua madre, vennero; e, fermatisi di fuori, mandarono a chiamarlo.
32 Onde dintorno a lui sedeva la turba, e si li dicono: ecco che la madre tuta e li fratelli tuoi sono di fuori, e ti cercano32 Or la moltitudine sedeva d’intorno a lui, e gli disse: Ecco, tua madre, e i tuoi fratelli son là di fuori, e ti cercano.
33 Ed egli rispose dicendo: qual è la madre mia, e li fratelli miei?33 Ma egli rispose loro, dicendo: Chi è mia madre, o chi sono i miei fratelli?
34 E riguardando quelli che sedevano dintorno a lui, disse: ecco che questi sono la mia madre e li miei fratelli.34 E, guardati in giro coloro che gli sedevano d’intorno, disse: Ecco mia madre, e i miei fratelli. Perciocchè,
35 Imperò che chi farà la volontà di Dio, egli è mio fratello, mia sorella e mia madre.35 chiunque avrà fatta la volontà di Dio, esso è mio fratello e mia sorella, e mia madre