Scrutatio

Sabato, 24 maggio 2025 - Maria Ausiliatrice ( Letture di oggi)

Iob 32


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1 Lasciarono adunque questi tre uomini di rispondere a Iob, perciò che parea loro che fosse giusto.1 - Ma quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perchè si riteneva per giusto.
2 E adirato e indegnato è Eliu figliuolo di Barachel Buzite, dello parentado di Ram; ed è adirato contro a Iob, perciò ch' elli diceva ch' era giusto innanzi al Signore.2 Senonchè Eliu figlio di Barachel, il Buzita, della famiglia di Ram, s'adirò e si sdegnò; contro Giobbe s'adirò egli, perchè affermava d'essere giusto dinanzi a Dio;
3 E al tutto contro alli amici suoi indignato è, imperciò che non aveano trovata responsione ragionevole, ma solamente condannavano Iob.3 si sdegnò inoltre contro gli amici di lui, perchè non avevano trovato una risposta ragionevole, ma soltanto avevano dato torto a Giobbe.
4 Adunque Eliu aspettava Iob favellante; perciò ch' erano più vecchi di lui coloro che favellavano.4 Perciò Eliu aveva aspettato che Giobbe avesse parlato, giacchè coloro che discorrevano erano più anziani;
5 E conciosia cosa che lui avesse udito che non potessono respondere, adiratosi è fortemente.5 ma quando vide che i tre non potevano rispondere, s'adirò grandemente.
6 E rispose Eliu figliuolo di Barachel Buzite, e disse più giovane di tempo sono, e voi più antichi; dunque (qui è) chinato lo capo, mi son vergognato di dimostrare a voi la mia sentenza.6 Prendendo dunque a parlare Eliu figlio di Barachel, il Buzita, disse: «Più giovane sono io per età, mentre voi siete più vecchi: perciò a capo dimesso avevo timoredi manifestarvi il mio parere.
7 In verità io sperai che la età più lunga favellasse, e la moltitudine degli anni insegnasse la sapienza.7 Poichè speravo che l'età più matura avrebbe parlato, e che i molti anni avrebbero insegnato la sapienza;
8 Ma, secondo ch' io vidi, lo spirito è nelli uomini, e la inspirazione Odell' nnipotente dà la intelligenza.8 ma - a quanto vedo - il soffio [di vita] è negli uomini, ma l'ispirazione dell'Onnipotente dà l'intelligenza;
9 Non sono di lungo tempo li savii, nè li vecchi intendono lo giudicio.9 non i longevi [perchè tali] sono sapienti, nè gli anziani intendono il diritto.
10 E però dirò: attendete me, e anche io mostrerò a voi la mia scienza.10 Perciò io dico: - Ascoltatemi, vi mostrerò anch'io la mia sapienza! -
11 Certo io aspettai le vostre parole; udi' la vostra prudenza, infino che voi disputavate colle vostre parole.11 Ho infatti aspettato i vostri discorsi, e udito le vostre indagini, mentre discutevate nella disputa;
12 E insino ch' io pensava che voi diceste alcuna cosa, considerava; ma, secondo ch' io veggio, non è chi possa riprendere Iob (di voi), e rispondere di voi alle parole sue.12 e mentre stimavo che avreste detto alcunchè, riflettevo: ma - a quanto vedo - non c'è chi confuti Giobbe e risponda ai suoi discorsi fra voialtri.
13 Acciò che forse voi non diciate: noi abbiamo trovata la sapienza, Iddio gittoe lui, ma non l'uomo.13 Non state a dire: - Abbiamo trovato la sapienza -;Dio l'ha rigettato, non un uomo!
14 Niuna cosa favellò a me; e io risponderò a lui, non secondo le vostre parole.14 Con me egli ancora non ha parlato mai, nè io gli risponderò con i vostri discorsi.
15 Temettono coloro, e non risposero più, e partironsi da loro li favellari.15 Costoro sono sgomenti, più non rispondono, si dipartirono da loro le parole.
16 Adunque, perciò ch' io aspettai, e non favellorono; stettero e non risposero più;16 Perchè dunque ho aspettato, ed essi non parlano, se ne ristanno senza più rispondere,
17 e io risponderò la mia parte, e mostrerò la mia scienza.17 risponderò anch'io la mia parte, e mostrerò il mio sapere.
18 Certo io sono pieno di parole, e constrigne me lo spirito del ventre mio.18 Io infatti di parole sono ripieno, e mi travaglia l'ansimar del mio seno:
19 Però che lo ventre mio è quasi mosto sanza spiraglio, e dirompe li nuovi vaselli.19 ecco, il mio seno è come mosto che non ha sfogoe spezza gli otri novelli;
20 E favellerò, e ispirerò uno poco; aprirò le mie labbra, e risponderoe.20 parlando mi sentirò sollevato, aprirò le mie labbra e risponderò;
21 Non torroe la persona dell' uomo, e Iddio all' uomo non assomigliarò.21 non porterò riguardo ad alcuno, e non eguaglierò Dio all'uomo:
22 Certo io non soe quanto basteroe, e se dopo uno pochettino torrae me lo mio fattore.22 non so infatti quanto ancora io esisterò, e se di qui a poco il mio Fattore mi toglierà di mezzo.