SCRUTATIO

Miércoles, 2 Julio 2025 - San Bernardino Realino ( Letture di oggi)

Judit 10


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1 E dopo che ebbe compiuto di chiamare a Dio, levossi del luogo dove era stata prostrata dinanzi a Dio.1 - Come poi ebbe finito di pregare il Signore, s'alzò dal luogo ove s'era prostrata innanzi al Signore;
2 E chiamò Abra sua serva; e scendendo nella casa sua, levossi il cilicio, e spogliossi il vestimento vedovale.2 chiamò la sua ancella, e scese nella sua casa. Si levò il cilizio, si spogliò degli abiti della sua vedovanza
3 E lavò il corpo suo, e unsesi (con uno unguento odorifero fatto) di mirro ottimo, (e divisesi) e. discriminossi i capelli del suo capo, e puosesi (gli ornamenti e) la mitra sopra il capo, e vestissi dei vestimenti della sua letizia, e puosesi i calzamenti ornati nelli piedi suoi, e puosesi gli ornamenti del braccio diritto, e li gigli e gli ornamenti delle orecchie e gli anelli, e ornossi di tutti gli ornamenti suoi.3 si lavò, s'unse con mirra preziosa, si fece la divisa ai capelli, si mise in capo la mitra, si vesti degli abiti da festa, si pose ai piedi i sandali, si mise braccialetti e gigli ed orecchini ed anelli, e s'ornò con tutt' i suoi ornamenti.
4 Alla quale anco il Signore gli diede uno maraviglioso splendore; e però che tutto questo ornamento non procedea da libidine, ma da virtù, e però il Signore moltiplicò in lei questa bellezza, acciò che negli occhii di tutti apparisse tale, quale simile in bellezza non si potesse trovare,4 Ed anche il Signore le aggiunse splendore, perchè tutto questo ornarsi non procedeva in lei da passione ma da virtù; perciò il Signore accrebbe la sua bellezza, acciò agli occhi di tutti apparisse di un incomparabile splendore.
5 E diede ad Abra sua ancilla lo vaso del vino e quello dell' olio, e lo ferculo fatto di farina, e lo cibo fatto di erbe, e lo pane e lo cacio; e andossene.5 Essa poi dette a portare alla sua ancella un vaso di vino, uno d'olio, farina, fichi seccati, pane e cacio e parti.
6 Ed essendo venute alla porta della città, trovorono Ozia e li sacerdoti della città, che aspettavano.6 Giunte alla porta della città, trovarono Ozia e gli anziani che l'aspettavano.
7 Li quali quando l'ebbero veduta, stupefatti molto, si maravigliorono della sua bellezza.7 Quando la videro, restarono stupiti, ed ammirarono la sua bellezza;
8 Non gli dimandando alcuna cosa, la lasciarono passare, dicendo: il Dio de' padri nostri ti dia grazia, e fortifichi tutto il consiglio del cuore tuo con la sua virtù; e Ierusalem riceva gloria sopra di te, e il tuo nome sia nel numero de' santi e de' giusti.8 ma la fecero passare senza niente domandarle, e le dissero: « Il Dio de' nostri padri ti dia grazia, e con la sua potenza rafforzi tutte le risoluzioni del tuo cuore, sì che di te si glorii Gerusalemme, ed il tuo nome sia nel numero de' santi e de' giusti ».
9 E tutti quelli, che erano ivi, dissero con una voce così sia, così sia.9 E quelli che erano lì, tutti ad una voce risposero: « Così sia, così sia ».
10 Iudit dunque, pregando il Signore, passò la porta, essa e Abra sua fanciulla.10 Giuditta dunque, pregando il Signore, uscì per la porta, essa e la sua ancella.
11 E venendo alla discesa del monte circa il far del dì, vènnerogli incontro le guardie degli Assirii, e preserla, dicendo: donde vieni tu? e dove vai?11 Or avvenne che, discendendo essa il monte sul far del giorno, le si fecero incontro gli esploratori assiri, e la fermarono dicendole: « Di dove vieni, e dove vai? ».
12 La qual rispose: io son figliuola degli Ebrei; però io son fuggita dalla faccia loro, perchè conosco che debbono esser presi da voi; però che, disprezzandovi, non si hanno voluto rendere, e cercare misericordia nel vostro cospetto.12 Rispose: « Sono una figliuola degli Ebrei; son fuggita di fra loro, perchè ho conosciuto ch'e' son per divenire vostra preda, avendovi disprezzati e non essendovisi voluti arrendere spontaneamente per trovare innanzi a voi misericordia.
13 E per questa cagione io pensai fra me stessa, dicendo: io anderò alla presenza di Oloferne, e significherolli tutti i loro secreti, e dimostrerolli per che modo lui li potrà pigliare, sì che non muora uno uomo del suo esercito.13 Perciò ho pensato fra me, ed ho detto: - Mi presenterò al principe Oloferne, per indicargli i loro segreti, e mostrargli per qual via egli possa sorprenderli senza perdere un sol uomo del suo esercito - ».
14 E quando quelli uomini ebbero udite le parole sue, consideravano la faccia sua, e rimaseno stupefatti gli occhi loro, però che molto si maravigliavano della sua bellezza.14 Ora, udite che ebbero quegli uomini le sue parole, contemplavano il suo volto, e traluceva dai loro occhi lo stupore: tanto ammiravano la sua bellezza.
15 E dissero a lei: tu hai trovato uno consiglio, per lo quale tu hai salvata l'anima tua; di discendere al nostro signore.15 E le dissero: «Ti sei salvata la vita con l'aver presa questa risoluzione di presentarti al signor nostro.
16 Questo vogliamo che tu sappi, che quando tu sarai nel cospetto suo, egli ti farà del bene, e sara?gli gratissima nel suo cuore. E detto questo, menoronla al padiglione di Oloferne, annunciandogli di questa donna.16 Or sappi che, quando sarai alla sua presenza, ti farà del bene, e sarai accettissima al suo cuore ». La condussero dunque alla tenda d'Oloferne, ed a lui l'annunziarono.
17 Ed essendo entrata nel cospetto suo, sùbito Oloferne rimase preso negli occhi suoi.17 Entrata che fu al cospetto di lui, subito Oloferne ne restò preso al primo vederla.
18 E li suoi satelliti dissero a lui: chi è quello che disprezza il popolo degli Ebrei, i quali hanno così belle donne, che meritamente noi non dobbiamo combattere contro a loro?18 Ed i suoi ufficiali gli dissero: « Chi vorrà disprezzare il popolo ebreo, ove son donne così belle, che per conquistarle mette già conto di fare ad esso la guerra?». Giuditta dunque vedendo Oloferne seduto sotto un padiglione di porpora adorno d'oro, di smeraldi e di pietre preziose,
19 E Iudit guardando vidde Oloferne che sedea dentro uno padiglione sottilissimo che copria il letto, il quale era di rosato, d' oro, smeraldo e pietre preziose.19 dopo averlo mirato in volto, lo adorò prostrandosi sino a terra; ed i servi di Oloferne, al comando del loro padrone, la rialzarono.
20 E guardando nella faccia di Oloferne, adorollo chinata sopra la terra. E levorla i servi di Oloferne, di comandamento del suo signore.