Scrutatio

Martedi, 21 maggio 2024 - Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni) ( Letture di oggi)

Qoelet 7


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 1974
1 Che bisogno ha l'uomo di andar cercando quel che è sopra di lui, mentre ignora ciò che gli è vantaggioso nella vita, per tutti i giorni del suo pellegrinaggio, pel tempo che passa come ombra? E chi potrà indicargli ciò che dopo di lui avverrà sotto il sole?1 Un buon nome è preferibile all'unguento profumato
e il giorno della morte al giorno della nascita.
2 Un buon nome vai meglio che preziosi unguenti, e il giorno della morte vai meglio del giorno della nascita.2 È meglio andare in una casa in pianto
che andare in una casa in festa;
perché quella è la fine d'ogni uomo
e chi vive ci rifletterà.
3 Meglio andare in una casa dove si fa duolo, che in una casa dove si banchetta; perchè nella prima si ricorda il fine di tutti gli uomini, e il vivo pensa a quello che sarà.3 È preferibile la mestizia al riso,
perché sotto un triste aspetto il cuore è felice.
4 Lo sdegno è preferibile al riso, perchè colla severità del volto si corregge l'animo di chi ha mancato.4 Il cuore dei saggi è in una casa in lutto
e il cuore degli stolti in una casa in festa.
5 Il cuore dei saggi è dove è la tristezza, il cuore degli stolti dov'è l'allegria.5 Meglio ascoltare il rimprovero del saggio
che ascoltare il canto degli stolti:
6 Meglio essere ripreso dal saggio, che essere ingannato dall'adulazione degli stolti.6 perché com'è il crepitio dei pruni sotto la pentola,
tale è il riso degli stolti.
Ma anche questo è vanità.
7 Perchè il riso dello stolto è come lo schioppettìo dei pruni sotto il paiolo. Ma anche questo è vanità.7 Il mal tolto rende sciocco il saggio
e i regali corrompono il cuore.

8 La calunnia conturba il saggio e ne accascia il cuore.8 Meglio la fine di una cosa che il suo principio;
è meglio la pazienza della superbia.

9 E' meglio il fine di una cosa che il principio. E' migliore il paziente dell'arrogante.9 Non esser facile a irritarti nel tuo spirito, perché l'ira alberga in seno agli stolti.
10 Non essere facile ad arrabbiarti, perchè la collera riposa nel seno dello stolto.10 Non domandare: "Come mai i tempi antichi erano migliori del presente?", poiché una tale domanda non è ispirata da saggezza.
11 Non dire: « Chi sa perchè i tempi passati furon migliori di quelli d'ora? » perchè tale domanda è stolta.11 È buona la saggezza insieme con un patrimonio ed è utile per coloro che vedono il sole;
12 La sapienza colle ricchezze è più utile e giova di più a chi vede il sole,12 perché si sta all'ombra della saggezza come si sta all'ombra del denaro e il profitto della saggezza fa vivere chi la possiede.
13 infatti come protegge la sapienza, protegge il danaro; ma il vantaggio dell'istruzione e della sapienza è questo, che dànno la vita a chi le possiede.13 Osserva l'opera di Dio: chi può raddrizzare ciò che egli ha fatto curvo?
14 Considera le opere di Dio, e che nessuno può correggere quello che lui ha scartato.14 Nel giorno lieto sta' allegro e nel giorno triste rifletti: "Dio ha fatto tanto l'uno quanto l'altro, perché l'uomo non trovi nulla da incolparlo".
15 Godi i beni nel giorno felice, e preparati al giorno della sventura, chè Dio ha fatto questo come quello, e in modo che l'uomo non possa trovare contro di lui dei giusti lamenti.15 Tutto ho visto nei giorni della mia vanità: perire il giusto nonostante la sua giustizia, vivere a lungo l'empio nonostante la sua iniquità.

16 Ho visto ancor questo nei giorni della mia vanità: il giusto perisce nella sua giustizia, l'empio campa molto nella sua malizia.16 Non esser troppo scrupoloso
né saggio oltre misura.
Perché vuoi rovinarti?
17 Guardati dall'esser troppo giusto, nè voler esser più sapiente del necessario, per non diventare stupido.17 Non esser troppo malvagio
e non essere stolto.
Perché vuoi morire innanzi tempo?

18 Guardati dagli eccessi d'empietà e dalla stoltezza, per non morire prima del tempo.18 È bene che tu ti attenga a questo e che non stacchi la mano da quello, perché chi teme Dio riesce in tutte queste cose.
19 E' bene che tu sostenti il giusto, ma anche che tu non ritiri da, lui la tua mano, perchè chi teme il Signore non trascura nulla.19 La sapienza rende il saggio più forte di dieci potenti che governano la città.
20 La sapienza rende il saggio più forte di dieci principi d'una città.20 Non c'è infatti sulla terra un uomo così giusto che faccia solo il bene e non pecchi.
21 Senza dubbio non v'è sulla terra un uomo giusto che faccia il bene e non pecchi.21 Ancora: non fare attenzione a tutte le dicerie che si fanno, per non sentir che il tuo servo ha detto male di te,
22 Inoltre non por mente a tutte le chiacchiere che si dicono, per non sentire il tuo servo dir male di te.22 perché il tuo cuore sa che anche tu hai detto tante volte male degli altri.
23 Sa infatti bene la tua coscienza che tu spesso hai detto male degli altri.23 Tutto questo io ho esaminato con sapienza e ho detto: "Voglio essere saggio!", ma la sapienza è lontana da me!
24 Tutto io tentai per la sapienza: dissi: « Vo' diventar sapiente »; ma la sapienza s'allontanò da me.24 Ciò che è stato è lontano e profondo, profondo: chi lo può raggiungere?
25 Molto più di quello che era rimane alta e profonda: chi arriverà a trovarla?25 Mi son applicato di nuovo a conoscere e indagare e cercare la sapienza e il perché delle cose e a conoscere che la malvagità è follia e la stoltezza pazzia.
26 Percorsi coll'animo mio tutte le cose per conoscere, considerare, cercare la sapienza e la ragione, per distinguere l'empietà dello stolto e l'errore degl'imprudenti.26 Trovo che amara più della morte è la donna, la quale è tutta lacci: una rete il suo cuore, catene le sue braccia. Chi è gradito a Dio la sfugge ma il peccatore ne resta preso.
27 Ed ho trovato che la donna è più amara della morte, è un lacciò di cacciatore, il suo cuore è una rete, le sue mani son catene. Colui che è caro a Dio fuggirà da lei, ma il peccatore ne resterà preso.27 Vedi, io ho scoperto questo, dice Qoèlet, confrontando una ad una le cose, per trovarne la ragione.
28 Ecco quello che ho trovato fra una cosa e l'altra per trovare la sapienza — dice l'Ecclesiaste —28 Quello che io cerco ancora e non ho trovato è questo:

Un uomo su mille l'ho trovato:
ma una donna fra tutte non l'ho trovata.

29 e la cerco ancora e non la trovo. Tra mille trovai un uomo; tra tutte le donne non ho trovata una donna.29 Vedi, solo questo ho trovato:

Dio ha fatto l'uomo retto,
ma essi cercano tanti fallaci ragionamenti.
30 Questo solo ho trovato: che Dio fece l'uomo retto e che l'uomo da se stesso si impigliò in infinite questioni. Chi è come il sapiente? E chi comprende la soluzione del problema?