Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 13


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Ma Simone inteso che Trifone aveva radunato un grande esercito per entrare nella terra di Giuda e desolarla,1 Seppe adunque Simone quello che Trifone avea fatto, ch' egli avea radunata grande oste, per venire in Giudea a distruggerla.
2 visto che la gente era impaurita e tremante, andò a Gerusalemme, adunò il popolo,2 E veggendo che il popolo era ispaventato, sì se ne venne in Ierusalem, e radunò il popolo (a parlamento).
3 li rianimò e disse: « Voi sapete quanto io, i miei fratelli e la casa di mio padre abbiam combattuto per la legge, pel santuario, e in quali angustie ci siamo trovati.3 E confortandogli disse: voi sapete quante cose io e gli miei fratelli e il lignaggio di mio padre abbiamo fatto per mantenere le nostre leggi e gli nostri santi, e quante angosce abbiamo sostenute.
4 Per questa causa, per Israele son periti tutti i miei fratelli, e son rimasto io solo.4 Per grazia di queste cose, e per difensione del nostro popolo, gli miei fratelli sono morti, e io solo sono rimaso, (e Ionata preso).
5 Or non sia mai ch'io risparmi la mia vita, qualunque sia il tempo dell'afflizione, perchè io non valgo più dei miei fratelli.5 Adunque non piaccia a Dio (da poi che Ionata è preso), io perdoni alla vita mia in tutto il tempo delle avversitadi; imperciò ch' io non sono migliore degli miei fratelli.
6 Io dunque difenderò il mio popolo, il santuario, i nostri figli e le nostre mogli, or che tutte le genti, per l'odio che ci portano, si sono unite per distruggerci ».6 E (sporrommi ad ogni pericolo, e) vendicherò la mia gente, e (difenderò) le nostre sante leggi, e le nostre donne e gli nostri figliuoli; imperciò che tutti gli nostri nimici sono radunati per uccidere noi.
7 A queste parole s'infiammò lo spirito del popolo,7 E quando il popolo udì questi sermoni, il loro spirito con lui insieme si raccese.
8 e risposero ad alta voce: « Tu sei il nostro duce in luogo di Giuda e di Gionata tuoi fratelli:8 E rispuosono con grande voce, dicendo: tu se' il nostro duca in luogo di Giuda (Maccabeo) e di Ionata tuo fratello.
9 combatti per noi, che obbediremo ad ogni tuo comando ».9 Adunque combattiamo (e ordiniamo e facciamo) la nostra battaglia; e ciò che tu dirai, faremo.
10 Allora Simone, radunati tutti i guerrieri, si affrettò a terminare tutte le mura di Gerusalemme, e la fortificò da tutte le parti;10 Allora Simone radunde tutti i buoni battaglieri, e affrettossi di compire tutte le mura di Ierusalem, e armolla intorno.
11 poi mandò Gionata figlio di Absalom a loppe con nuovi eserciti, e, cacciati quelli che vi eran dentro, vi si fermò.11 E mandò uno principe, figliuolo di Assalomi, che avea Ionata, in Ioppen con oste nuova; e cacciò quegli che v' erano, ed egli vi rimase.
12 E Trifone partì con numeroso esercito da Tolemaide per invadere la terra di Giuda, menando seco Gionata prigioniero.12 E Trifone si mosse di Tolemaida per venire nelle terre de' Giudei con molta gente; e menò Ionata, il quale teneva in prigione.
13 Simone pose il campo a Addus, di faccia alla pianura.13 E Simone se ne venne [in Addus], e andava incontro alla faccia del campo (suo).
14 Quando Trifone seppe che Simone era sorto al posto del suo fratello Gionata, e che era pronto per dargli battaglia, gli mandò ambasciatori a fargli14 E quando Trifone seppe che Simone s'era levato in luogo di Ionata suo fratello, e che con lui gli convenìa combattere, mandò a lui ambasciatori,
15 dire: « È per l'argento di cui era debitore al tesoro del re per ragione degli affari da lui amministrati che noi abbiamo ritenuto prigioniero Gionata tuo fratello.15 dicendo: sappi che noi teniamo preso Ionata tuo fratello, per argento ch' egli dovea dare nella ragione del re.
16 Or tu manda cento talenti d'argento e i due suoi figli in ostaggio, affinchè, liberato, non abbandoni il nostro partito, e noi lo rimanderemo ».16 E però (se tu vuoli ch' egli si parta da noi, e che noi il lasciamo) mandami C talenti d' argento, e i suoi due figliuoli per ostaggi, acciò che lasciandolo non si fugga da noi, e sì nel rimanderemo.
17 Simone ben comprese che (Trifone) gli parlava con frode, non ostante ordinò di consegnare il danaro e i fanciulli, per non tirarsi addosso l'inimicizia del popolo, che avrebbe detto:17 Di che Simone (dubitava e) conobbe veramente che il suo parlare era di tradimento; ma pure consentì di mandargli l'argento e li fanciulli, acciò che il popolo non lo odiasse, dicendo:
18 « Perchè non ha mandato il danaro e i fanciulli,per questo (Gionata) è morto ».18 Vedi che è lasciato morire, per [non] mandargli l'argento e li fanciulli.
19 Mandò dunque i fanciulli e i cento talenti; ma (Trifone) mancò di parola, e non rimise in libertà Gionata.19 E per questa cagione gli mandò l'argento e li fanciulli; donde Trifone mentì, però che non rimandò Ionata, (ma si ritenne l'argento e li fanciulìi).
20 In seguito Trifone si avanzò mila regione per devastarla, e presero la via che mena ad Ador, ma Simone col suo esercito teneva loro dietro, dovunque andassero.20 Poi Trifone venne nel paese per guastarlo; e aggirarono per la via onde si va ad Ador; e Simone colla sua oste gli si poneva presso in ogni luogo, dovunque loro andavano.
21 Or quelli che erano nella cittadella mandarono a dire a Trifone che s'affrettasse a venir dalla parte del deserto, e mandasse loro dei viveri.21 Ma quegli ch' erano nella ròcca mandarono ambasciadori a Trifone, ch' egli s'affrettasse e venisse per lo deserto, e mandasse loro vittuaglia.
22 E Trifone mise in ordine tutta la cavalleria, per arrivare in quella notte; ma essendo la neve molto alta, non potè entrare nella terra di Galaad.22 E acconciossi Trifone con tutta la cavalleria. per venire quella notte; ma egli era grande nevato, e non venne in Galaaditim.
23 Quando fu vicino a Bsacaman, vi uccise Gionata e i suoi figlioli;23 Ma quando egli s'approssimò a Bascama, egli quivi uccise Ionata e li suoi figliuoli.
24 poi Trifone si volse indietro e tornò al suo paese.24 E poi si partì Trifone, e tornossi in suo paese.
25 E Simone mandò a prendere le ossa di Gionata suo fratello, e le seppellì in Modin, città dei suoi padri.25 Allora Simone mandò a ricogliere il corpo. di Ionata e de' suoi figliuoli, e seppelligli in Modin, città de' loro padri.
26 E tutto Israele fece gran duolo per Gionata, e lo pianse per molti giorni.26 E tutto il popolo d' Israel lo piansono, e feciono grande lamento per molti giorni.
27 E sopra il sepolcro di suo padre e dei suoi fratelli, Simone innalzò un fabbricato da vedersi (da lontano) di pietra tagliata, tanto davanti che di dietro.27 E Simone edificò sopra la sepoltura del padre suo e de' suoi fratelli uno alto edificio, però che si vedesse dalla lunga, di pietra (lavorata e) pulita dinanzi e di dietro.
28 E vi collocò sette piramidi; l'una di faccia all'altra, al padre, alla madre e ai quattro fratelli.28 E ordinovvi sette piramidi (e appuntate) le quali erano l' una contro all' altra; e una ne fece al padre, e una alla madre, e quattro a' fratelli, (e una per sè).
29 E intorno ad esse pose delle grandi colonne, e sopra le colonne delle armi, ad eterna memoria, e presso le armi delle navi scolpite, da esser vedute da tutti quelli che navigassero quel mare.29 E intorno a queste piramidi puose grandi colonne, e sopra le colonne l'arme a perpetuale memoria; e a lato all' arme puose navi intagliate, le quali vedessono li naviganti per mare.
30 Tale è fino al giorno d'oggi il sepolcro che egli fece in Modin. Simone si riavvicina al re Demetrio II.30 E questo fue il monumento che fece (fare Simone Maccabeo) in Modin, e infino al dì d'oggi si pare.
31 Or Trifone, essendo in viaggio col giovane re Antioco, lo uccise a tradimento,31 Ora avvenne che Trifone, camminando con Antioco re giovane, per tradimento l'uccise.
32 e regnò in sua vece, si cinse di diadema dell'Asia e riempì il paese di stragi.32 E regnò in suo luogo, e incoronossi [re] d' Asia; egli fu uomo che fece grande male in terra.
33 Ma Simone riparò le fortezze della Giudea, e le munì di alte torri, di grandi mura, di porte e di sbarre, e pose dei viveri nelle fortezze.33 E (intanto) Simone afforzòe le tenute di Giudea, e puosevi fornimenti, e fecevi alte torri,
34 Poi Simone, scelti degli uomini, li mandò al re Demetrio, a pregarlo di concedere l'immunità al paese, perchè tutti gli atti di Trifone avevano avuto per fine il latrocinio.34 E poi elesse Simone ambasciadori, e mandògli allo re Demetrio, che gli piacesse di dovere deliberare la contrada de' suoi debiti; imperciò che quello ch' era istato fatto, si era per lo arbitrio di Trifone.
35 E il re Demetrio rispose a tale richiesta, e scrisse la seguente lettera:35 Allora Demetrio rispuose queste parole, scritte nella tale lettera mandata :
36 « Il re Demetrio a Simone, sommo sacerdote, amico dei re, e agli anziani e alla nazione dei Giudei, salute.36 Lo re Demetrio a Simone, sommo sacerdote e amico del re, e a' più antichi di Giudea, e alla loro gente, salute.
37 Abbiamo ricevuto la corona d'oro e la palma da voi mandata, e siamo disposti a fare con voi una gran pace, e a scrivere agli agenti del re di condonarvi quello che noi vi abbiamo condonato.37 Noi abbiamo ricevuto la corona dell' oro e il collare che ci mandaste, e siamo apparecchiati di fare con voi grande pace, e scrivere alli nostri ufficiali, che vi rimettano (e lascino) quelle cose che noi vi concedemmo.
38 Tutto quello che vi abbiamo concesso resta stabilito: le fortezze da voi edificate siano vostre.38 E tutte quelle cose le quali concedemmo a voi, siano ferme; e le fortezze le quali avete edificate, siano vostre.
39 Vi condoniamo anche le dimenticanze, le offese, fino a questo giorno, e la corona che dovevate dare, e se vi fosse qualche altro tributo in Gerusalemme, non esista più come tributo.39 E ancora vi perdoniamo la ignoranza e li peccati insino al dì d' oggi; e la corona (dell' oro) la quale ci dovevate dare, rimettiamvi; e se alcuna altra cosa era tributaria in Ierusalem, già non sia più.
40 E se vi è tra voi qualcuno capace di essere arruolato nelle nostre milizie, si arruoli, e regni tra di noi la pace ».40 E se per avventura alcuni di voi fossono acconci d'essere coscritti intra i nostri, siano coscritti; e sia intra noi pace.
41 L'anno centosettanta, Israele scosse il giogo dei Greci,41 E nel CLXX anno (del regno de' Greci) sì fu levato il giogo de' pagani dal popolo d' Israel.
42 e il popolo cominciò a scrivere sugli atti e i contratti: « Nell'anno primo, sotto Simone sommo sacerdote, gran duce e principe dei Giudei ».42 E incominciarono a scrivere in tavole e scritte pubbliche, nel primo anno sotto Simone sommo sacerdote, grande duca e principe de' Giudei.
43 In quel tempo Simone andò contro Gaza, la circondò coll'esercito, alzò le macchine e le spinse contro la città, abbattè una torre e la prese.43 In quel tempo (poco istante) Simone venne ad oste a Gaza, e attorniolla colla gente sua, e fece (edifici e) ingegni; e accostossi alla cittade (e combattella), e percosse una delle torri (della cittade), e fecela cadere.
44 Allora quelli che erano in una delle macchine entrarono con furia nella città, la quale fu in gran tumulto.44 E quegli che ne uscirono erano (tra gli edificii nella cittade, cioè) in una (fortezza la quale si chiamava) macchina; donde per questo nacque grande paura nella terra.
45 I cittadini salirono colle mogli e coi figlioli sullo mura, e, colle vesti stracciate, gridavano ad alta voce, scongiurando Simone a conceder loro la pace,45 E montarono quegli dentro della cittade sopra le mura, colle donne loro e con gli figliuoli, e colle gonnelle loro stracciate (in segno di paura e di dolore), e gridarono ad alta voce, e domandarono a Simone pace e concordia.
46 e dicevano: « Non ci trattare secondo la nostra malvagità, ma secondo la tua clemenza».46 E dissono: non ci trattare secondo le nostre malizie, ma secondo le tue misericordie, (e a te serviremo).
47 Simone si lasciò piegare, e non li trattò a rigor di guerra; ma però li cacciò dalla città, purificò le case dove erano stati gl'idoli, e poi v'entrò dentro cantando inni di lode al Signore.47 E Simone umiliandosi non li disertò; ma misegli fuori della terra, e purgò le magioni dove erano stati gl' idoli; e allora entrò dentro con laude, benedicendo Dio.
48 Toltene tutte le immondezze, la fece abitare da gente che osservasse la legge, la fortificò e vi si fece una casa.48 E gittandone fuori ogni bruttura, sì vi rimise uomini che osservassono la legge; e armò la terra, e fecevi abitazioni.
49 Intanto quelli che stavano nella cittadella di Gerusalemme, non potendo andare e venire nel paese, nè vendere, nè comprare, si ridussero alla fame, e molti di essi morirono di fame.49 Ora egli era vietato alli paesani di non vendere e di non comperare con quegli della ròcca di Ierusalem, e di non lasciargli passare; donde cominciarono a sostenere grande fame, e molti ne morirono di fame.
50 Allora ad alte grida chiesero a Simone la pace, che egli concesse; ma li cacciò di là, e purificò la cittadella dalle immondezze.50 E chiesono mercede a Simone; ed egli si adumiliò a loro; e lasciògli andare, e purgòe la ròcca di contaminazioni.
51 I Giudei vi entrarono dentro ai ventitré del secondo mese, l'anno centosettant'uno, con rami di palme, cetre, cembali, arpe, e inni e cantici, perchè era stato tolto via un gran nemico da Israele.51 Ed entrovvi dentro a dì XXIII del secondo mese, nel CLXXI anno (del regno de' Greci), con laude e con rami di palma, e con cimbali e con citare, e con canti e inni; imperciò ch' era attritato il grande nimico d'Israel.
52 Fu stabilito di festeggiare ogni anno questi giorni con gioia.52 E ordinòe che ogni anno questi dì si festeggiassono con letizia.
53 Simone fortificò il monte del tempio che era a lato della cittadella, e vi prese dimora coi suoi.53 E armòe il monte del tempio, il quale era a lato alla ròcca; e abitovvi egli, e quegli ch' erano con lui.
54 Avendo poi riconosciuto che Giovanni suo figliolo era uomo di grande valore, gli dette il comando di tutto l'esercito, con Gazara per residenza.54 E conobbe Simone, che il suo figliuolo Giovanni era uomo forte di guerra; e sì lo fece principe delle virtudi, cioè de' forti combattitori, (e di tutto il popolo); e abitòe a Gazara.