Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 6


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Che diremo dunque? Dobbiamo rimanere aderenti al peccato, perché abbondi la grazia?1 Che diremo noi adunque? Rimarremo noi nel peccato, affinchè sia abbondante la grazia?
2 Non sia mai detto! Noi che morimmo al peccato, come vivremo ormai in esso?2 Dio ce ne guardi. Imperocché se noi siamo morti al peccato, come viveremo tuttora in esso?
3 O ignorate forse che tutti quelli che fummo battezzati per unirci a Cristo Gesù, fummo battezzati per unirci alla sua morte?3 Non sapete voi forse, che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, nella morte di lui siamo stati battezzati?
4 Fummo dunque sepolti con lui per il battesimo per unirci alla sua morte, in modo che, come Cristo è risorto dai morti per la gloria del Padre, così anche noi abbiamo un comportamento di vita del tutto nuovo.4 Imperocché siamo stati insieme con lui sepolti pel Battesimo per morire: affinchè siccome Cristo risuscitò da morte per gloria del Padre, così noi nuova vita viviamo.
5 Se infatti siamo diventati un medesimo essere insieme con lui per l'affinità con la sua morte, lo saremo pure per l'affinità con la sua risurrezione,5 Imperocché se noi siamo stati innestati alla raffigurazione della sua morte, lo saremo eziandio alla risurrezione.
6 ben sapendo questo: il nostro uomo vecchio fu crocifisso insieme con Cristo affinché fosse annullato il corpo del peccato, così da non essere più noi schiavi del peccato,6 Sapendo noi, come il nostro uomo vecchio è stato concrocifisso, affinchè sia distrutto il corpo del peccato, onde noi non serviamo più al peccato.
7 poiché chi è morto è stato giustificato dal peccato.7 Imperocché colui, che è morto, è stato giustificato dal peccato.
8 Se poi morimmo con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui,8 Che se siamo morti con Cristo, crediamo, che vireremo ancora con lui:
9 ben sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più, la morte non eserciterà più alcun dominio su di lui.9 Sapendo noi, che Cristo risuscitato da morte non muore più, la morte più nol dominerà.
10 Egli infatti morì e morì al peccato una volta per sempre; ora invece egli vive, e vive per Dio.10 Imperocché quanto all'essere lui morto, morì per lo peccato una volta: quanto poi al vivere, ei vive per Dio.
11 Così anche voi, reputate voi stessi come morti al peccato e viventi per Dio in Cristo Gesù.11 Nella stessa guisa anche voi fate conto, che siete morti al peccato, e vivi per Dio in Gesù Cristo Signor Nostro.
12 Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale, portandovi ad obbedire ai suoi impulsi sfrenati,12 Non regni adunque il peccato nel corpo vostro mortale, onde serviate alle sue concupiscenze.
13 e non presentate le vostre membra come armi di iniquità per il peccato, ma offrite voi stessi a Dio come viventi dopo essere stati morti e le vostre membra come armi di giustizia per Dio;13 E non imprestate le vostre membra quai strumenti di iniquità al peccato: ma offerite a Dio voi stessi, come viventi dopo essere stati morti, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia.
14 il peccato infatti non avrà dominio su di voi; infatti non siete sotto l'influsso della legge ma della grazia.14 Imperocché il peccato non vi dominerà: atteso che non siete sotto la legge, ma sotto la grazia.
15 E allora? Dovremmo peccare, per il fatto che non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? Non sia mai detto!15 E che adunque? Peccheremo noi, perché non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? Dio ce ne guardi.
16 Non sapete che se vi fate schiavi, obbedendo, di qualcuno, siete schiavi di quello a cui obbedite, sia del peccato per la morte, sia dell'obbedienza per la giustificazione?16 Non sapete voi, che a chiunque vi diate per ubbidire qual servi, di lui siete servi, cui ubbidite, sia del peccato per morte, o sia della ubbidienza per la giustizia?
17 Siano rese grazie a Dio perché, già schiavi del peccato, obbediste di cuore a quella forma di dottrina che vi fu tramandata;17 Grazie però a Dio, che foste servi del peccato, ma avete ubbidito di cuore seconde quella forma di dottrina, dalla quale siete stati formati.
18 liberati dal peccato, foste asserviti alla giustificazione.18 E liberarti dal peccato, siete divenuti servi della giustizia.
19 Parlo in termini umani a causa della debolezza della vostra carne. Come infatti offriste le vostre membra in servizio alla immondezza e all'iniquità per l'iniquità, così ora offrite le vostre membra in servizio della giustizia per la santificazione.19 Parlo da uomo a riguardo della debolezza della vostra carne: imperocché siccome deste le vostre membra a servire alla immondezza, e alla iniquità per la iniquità, così date adesso le vostre membra a servire alla giustizia per la santificazione.
20 Quando eravate schiavi del peccato, eravate liberi in rapporto alla giustificazione.20 Imperocché quando eravate servi del peccato, eravate francati dalla giustizia.
21 Quale frutto raccoglieste allora in quelle cose di cui ora arrossite? Il termine a cui esse conducono è la morte.21 E qual frutto adunque aveste allora da quelle cose, nelle quali avete adesso vergogna? Conciossiachè il fine di essi è la morte.
22 Ora invece, liberati dal peccato, resi invece schiavi a Dio, raccogliete i vostri frutti per la giustificazione e il termine è la vita eterna.22 Adesso poi liberati dal peccato,e fatti servi di Dio, avete per vostro frutto la santificazione; per fine poi la vita eterna.
23 La ricompensa del peccato è la morte, il dono di grazia di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore.23 Imperocché la paga dei peccatosi è la morte. Grazia di Dio (è) la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore.