Scrutatio

Venerdi, 24 maggio 2024 - Maria Ausiliatrice ( Letture di oggi)

Siracide 40


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Un grande affanno è stato dato ad ogni uomo, un giogo pesante è sopra i figli di Adamo, da quando escono dal seno della madre fino a quando fan ritorno alla madre di tutti.1 Una molestia grande è destinata a tutti gli uomini, e un giogo pesante posa sopra i figliuoli di Adamo dal giorno, in cui escon dall'utero della madre fino al di della lor sepoltura nel seno della madre comune.
2 I loro pensieri e la trepidazione del cuore esprimono l'attesa del giorno della morte.2 Le loro sollecitudini, i timori del cuore, le apprensioni di quel, che aspettano, e il di che tutto finisce:
3 Da chi siede sopra un trono di gloria fino a chi sta nella terra e nella cenere,3 Da colui, che è assiso sopra un seggio di gloria, fino a quello, che giace per terra, e sulla cenere:
4 da chi indossa porpora e corona fino a chi veste di lino grezzo: rabbia, invidia, ansietà e agitazione, paura della morte, collera e contese.4 Da colui, che veste l'iacinto, e porta corona, fino a quello, che è coperto di rozza tela di lino: il furore, la gelo sia, l'inquietezza, l'agitazione, il timor della morte, l'ira ostinata, e le risse,
5 Anche quando riposa nel letto, il sonno della notte turba i suoi pensieri.5 Anche nel tempo di ristorarsi nel letto, il sonno della notte la immaginazione di lui perturba.
6 Riposa poco ed è come niente, anche nel sonno s'affatica come di giorno, perché è sconvolto dalla visione del suo cuore, come chi fugge di fronte alla guerra.6 Poco, e quasi nulla ha di requie, e dipoi ne' suoi sogni, come quando uno sta di sentinella,
7 Ma quando poi è in salvo deve svegliarsi, costatando che non c'era motivo di temere.7 E turbato dalle visioni del suo spirito, e come chi fugge nel giorno della battaglia, si sveglia allorché è in salvo, e ammira il suo vano timore:
8 Così è per ogni carne, dall'uomo alla bestia, ma per i peccatori è sette volte di più:8 Così va per tutti gli animali dall'uomo fino alla bestia, ma sette volte peggio pei peccatori.
9 morte, sangue, contesa e spada, disastri, carestia, rovina e piaghe.9 Oltre a ciò la morte, le uccisioni, la spada, le oppressioni, la fame, le rovine; i flagelli:
10 Questi mali sono stati creati per gli empi, a causa loro è avvenuto il diluvio.10 Tutte queste cose furon fatte per gli iniqui, e per essi venne il diluvio.
11 Tutto quello che è dalla terra torna alla terra, e quello che è dalle acque si getta di nuovo nel mare.11 Tutto quel, che vien dalla terra torna nella terra, come tutte le acque ritornano al mare.
12 Ogni regalo corruttore e l'ingiustizia spariranno, ma l'onestà rimarrà per sempre.12 Tutte le largizioni, e le ingiustizie periranno; ma la rettitudine sussisterà per tutti i secoli.
13 Le ricchezze degli ingiusti si prosciugano come fiume, si disperdono come tuono che echeggia nella burrasca.13 Le ricchezze degli ingiusti si seccheranno come un torrente, e il loro fracasso è come di un gran tuono in tempo di pioggia.
14 Se dovranno aprire le mani, non ci sarà compassione, i disobbedienti sono abbandonati alla rovina.14 Uno si allegrerà nell'aprire la mano; ma i prevaricatori alla fine anderanno in fumo.
15 I figli degli empi non avranno molti rami, sono radici impure su pietra levigata,15 I nipoti degli empj non moltiplicheranno i rami loro, e le radici immonde sulla cima di un masso fanno romore.
16 come giunco che cresce nelle paludi e lungo i fiumi ed è divelto prima di ogni altra erba.16 Come ogni erba verde in sito umido, e sul margine del fiume è spiantata prima d'ogni altra erba.
17 La bontà è come un paradiso di benedizione, l'elemosina rimane per sempre.17 La benignità è come un giardino benedetto; e la misericordia non perisce giammai.
18 Chi è indipendente e chi è impiegato hanno vita dolce, ma vale di più chi trova un tesoro.18 Dolce è la vita dell'operaio contento di sua sorte, e in essa egli troverà un tesoro.
19 Figli e fondazione d'una città perpetuano il proprio nome, ma vale di più una donna irreprensibile.19 Danno un nome di durata i figliuoli, e la fondazione di una città; ma a queste cose sarà preferita una moglie immacolata.
20 Il vino e la musica rallegrano il cuore, ma vale di più l'amore della sapienza.20 Il vino, e la musica rallegrano il cuore, ma più di ambedue que'ste cose l'amore della sapienza.
21 Il flauto e l'arpa rendono piacevole il canto, ma vale di più una lingua soave.21 Il flauto, e il saltero fan soave concerto, ma l'un, e l'altro è superato da una lingua soave.
22 L'occhio gode a vedere grazia e bellezza, ma più ancora il verde del campo seminato.22 Piacerà al tuo occhio la venustà, o la bellezza, ma più di queste i verdeggianti seminati.
23 E' sempre piacevole l'incontro di due amici, ma più ancora dell'uomo con la moglie.23 L'amico, e il compagno, che vengono opportunamente (son graditi), ina più dell'uno, e dell'altro una moglie unita col marito.
24 Fratelli e soccorritori aiutano nella tribolazione, ma più ancora è l'elemosina che libera.24 I fratelli sono un buon soccorso nel tempo di afflizione; ma la misericordia più di essi è atta a salvare.
25 L'oro e l'argento sostengono i passi, ma vale di più un buon consiglio.25 L'oro, e l'argento tengono l'uomo in piedi, ma più di essi piace il buon consiglio.
26 Ricchezze e forza esaltano il cuore, ma più d'entrambi il timore del Signore. Col timore del Signore non c'è indigenza, allora non c'è da cercare aiuto.26 Le ricchezze, e il valore ingrandiscono il cuore: ma più di queste cose il timor del Signore.
27 Il timore del Signore è come giardino di benedizione, ricopre più di ogni altra gloria.27 Non manca mai nulla al timore di Dio, e con esso non occorre cercar chi ajuti.
28 Figlio, non vivere una vita di mendico, è meglio morire che mendicare.28 Il timor del Signore è come un giardino di benedizione, egli è ammantato di magnificenza, che ogni altra sorpassa.
29 Per l'uomo che guarda alla tavola altrui l'esistenza non merita il nome di vita. Si contamina pure con cibi proibiti, ma l'uomo saggio e istruito se ne guarderà.29 Figliuolo, nel tempo di tua vita non ridurti in mendicità; perocché o meglio morire, che mendicare.
30 Alla bocca dello spudorato piace mendicare, ma nel ventre ha un fuoco che gli brucia.30 Un uomo, che ha l'occhio alla mensa altrui, non impiega sua vita a provvedere il suo vitto, perché si sostenta della pietanza d'un altro:
31 Ma un uomo ben educato, e saggio si guarderà da tal cosa.
32 Alla bocca dello stolto sarà dolce la mendicità, e nel ventre di lui arderà il fuoco.