Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Sapienza 12


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.1 Come è buono e soave lo spirito tuo, Signore, in noi!
2 Per questo castighi a poco a poco quelli che cadono e li correggi, ricordando loro le cose nelle quali peccano, perché, liberati dalla malizia, credano in te, Signore.2 E però castighi tu coloro li quali delle parti errano; di quelle cose che loro peccano, tu gli riprendi; e parli loro, che lasciata la malizia, credano in te, o Signore.
3 Anche gli antichi abitanti della tua terra santa,3 E però quelli abitatori della tua terra santa, li quali tu spaventasti;
4 che tu odiavi per le cose abominevoli che compivano, le pratiche di magia e le iniziazioni sacrileghe4 però ch' elli facevano opere, che tu avevi in odio, per malie e ingiusti sacrificii;
5 crudeli uccisori di figli, divoratori di visceri in banchetti di carne umana e di sangue, iniziati a orge abominevoli,5 e ucciditori sanza misericordia de' suoi figliuoli, e mangiatori delle interiora delli uomini, divoratori del sangue di mezzo del sacramento tuo;
6 genitori omicidi di vite indifese, tu hai voluto distruggere per mano dei nostri padri,6 e li autori, padri delle sconsigliate anime, li volesti uccidere per le mani de' padri nostri,
7 perché ricevesse una degna colonia di figli di Dio la terra che più di tutte ti è cara.7 acciò che elli conoscessero la degna peregrinazione de' servi di Dio, in quella terra ch' è a te più cara di tutte.
8 Ma anche questi, perché uomini, trattasti con moderazione, e inviasti le vespe, come precursori del tuo esercito, perché solo a poco a poco li sterminassero.8 E ancora perdonasti tu a costoro, sì come a uomini, e mandasti le vespe dinanzi dalla tua oste, per che a poco a poco isterminassono coloro.
9 Non ti era impossibile in battaglia dare gli empi in potere dei giusti, o sterminarli in un attimo con bestie feroci o con una parola dura;9 Non per che tu fossi debile in battaglia a sottomettere li malvagi alli giusti, o vero alle crudeli bestie, o ad esterminargli somigliantemente con dura parola;
10 ma punendo a poco a poco, davi luogo alla conversione, non ignorando che malvagia è la loro stirpe, innata la loro malizia e che certamente non sarebbe mutato in eterno il loro modo di pensare,10 ma comandando alle parti, concedevi luogo di penitenza, sappiendo bene che la loro generazione era malvagia, e che in loro vanitade era malizia, perchè il loro pensiero non si poteva mutare in perpetuo.
11 perché era un seme maledetto fin da principio. Non è per timore di qualcuno che lasciavi impuniti quelli che peccavano.11 Il loro seme era maledetto dal cominciamento; e [per] che non temevi alcuno, perdonanza davi alli loro peccati.
12 Chi infatti potrebbe dire: Che cosa hai fatto? O chi oserebbe opporsi alla tua sentenza? Chi potrebbe accusarti di far perire le genti che hai fatto? O chi potrebbe presentarsi contro di te, difensore di uomini ingiusti?12 Or chi sarà colui che dica a te: che hai tu fatto? Or chi starà contro alla tua sentenza? Or chi per vendicare li malvagi uomini verrà nel conspetto tuo? Or chi imputerà a te, se (loro) periranno le genti che tu facesti?
13 Non c'è Dio fuori di te, a cui tutto stia a cuore, perché tu debba dimostrare che non hai giudicato ingiustamente,13 Non è altro Iddio, che te; al quale è cura di tutte le cose, acciò che tu dimostri che tu non sentenzii ingiustamente.
14 né c'è re o tiranno che possa resisterti in difesa di quelli che hai punito.14 Nè re nè tiranno nel conspetto tuo chiederanno di coloro che tu facesti perdere (e morire).
15 Ma essendo giusto, reggi ogni cosa con giustizia, consideri cosa incompatibile con la tua onnipotenza condannare chi non deve essere punito.15 Adunque, conciosia cosa che tu sia giusto, giustamente disponi tutte le cose; e condanni anco colui che non deve essere punito, e distermini dalla tua virtù.
16 La tua forza infatti è principio di giustizia e il tuo dominio universale ti fa trattare tutti con clemenza.16 La tua virtù sì è principio di giustizia; però che tu se' Signore di tutti, a tutti fai perdonanza.
17 Certamente mostri la forza contro chi non crede nella perfezione della tua potenza e confondi la temerarietà di coloro che la conoscono.17 Tu dimostri virtù, il quale non se' creduto essere perfetto in virtù; e coloro che non ti conoscono, li trasporti in audacia.
18 Ma tu, che sei padrone della forza, giudichi con moderazione e ci governi con grande clemenza, perché il potere, quando vuoi, è sempre a tua disposizione.18 Ma tu, signoreggiatore di virtù, digiudichi con tranquillitade, e con grande riverenza ne disponi noi; la potenza è sotto te, quando tu vuoli.
19 Con queste opere hai insegnato al tuo popolo che il giusto deve essere mite e hai dato ai tuoi figli la buona speranza che concedi la conversione per i peccati.19 Tu ammaestrasti il popolo tuo per tali opere, però che si conviene che questo sia giusto e umano, e di buona speranza tu facesti li tuoi figliuoli; però che tu se' giudicante, e che dài luogo nelli peccati alla penitenza.
20 Infatti, se i nemici dei tuoi servi, pur degni di morte, li hai puniti con tanto riguardo e indulgenza, dando tempo e modo per liberarsi dalla malizia,20 Or se li nimici de' servi tuoi, e degni di morte, tu li tormentasti con tanta attenzione (e liberasti), dando luogo e tempo ch' elli si potessono mutare della loro malizia,
21 con quanta maggior precauzione hai giudicato i tuoi figli, ai cui padri hai dato giuramenti e patti di così buone promesse?21 con quanta diligenza giudichi tu li figliuoli tuoi, alli cui padri tu giurasti e pattovisti buone promessioni?
22 Pertanto se noi correggi, mille volte di più hai percosso i nostri nemici, perché quando giudichiamo, pensiamo alla tua bontà, e quando siamo giudicati, con fiducia attendiamo misericordia.22 Dunque, quando tu ne ammaestri, tu flagelli li nimici nostri in molte maniere, acciò che noi giudicando pensiamo la bontade tua; e quando di noi si giudica, speriamo la tua misericordia.
23 Perciò quanti vissero ingiustamente nella stoltezza della vita, li hai tormentati con le loro stesse abominazioni.23 Onde e a coloro che in loro vita vivettono disensatamente e ingiustamente, dèsti loro sommi tormenti per queste cose ch' elli adoronno.
24 Veramente essi deviarono tanto sulla via dell'errore, fino a ritenere dèi anche i più vili tra gli animali disprezzati, ingannati come bambini senza intelligenza.24 Però che molto tempo elli andarono per la via dello errore, giudicando essere iddii quelle imagini le quali colle mani feciono indarno, vivendo a modo di stolti e di fanciulli.
25 Per questo, come a fanciulli senza ragione, mandasti un castigo per derisione.25 Per questo dèsti loro giudicio in loro ischernimento, sì come ad insensati fanciulli.
26 Ma quanti non si sono lasciati riprendere con punizioni puerili, dovranno sperimentare un castigo degno di Dio.26 Ma coloro che non sono corretti per li beffamenti e per le riprensioni, hanno poi provato (e sentito) il degno giudicio di Dio.
27 Indignati per le sofferenze causate loro da quelle cose, che essi avevano ritenuto dèi, e vedendo che erano usate per loro castigo, riconobbero come vero Dio colui che una volta si erano rifiutati di conoscere. Per questo venne su di loro l'estrema condanna.27 Però che in quelle cose elli pativano (molestamente sosteneano, nelle quali sosteneano) s' indignavano, per quelle nelle quali loro pensavano essere iddii, quando elli erano sterminati, vedendo colui il quale prima negavano, riconobbero lui esser vero Iddio; per la quale cosa la fine della condannagione loro si venne sopra loro.